Tre domande a Leo Gullotta, sul palco del Teatro Ebe Stignani di Imola con “Pensaci, Giacomino” di Luigi Pirandello fino a domani. Un”intervista nella quale per prima cosa gli abbiamo chiesto come mai ha deciso di scegliere questo testo. “Il fatto che cento anni fa aveva intuito il disfacimento di questa società. C”è la situazione femminile, la scuola, l”ipocrisia, gli anziani…”.
Poi qual è il segreto della longevità e dell”attualità di molti autori del passato. “Hanno saputo raccontare l”animo umano nelle sue controversie e in maniera straordinaria. Sapevano scrivere”.
Ma soprattutto come si è trovato a Imola? “In Emilia Romagna è sempre un piacere, questa regione è differente, per la storia vostra, il concetto di lotte per il lavoro, il rispetto degli altri, la dignità, il piacere di dialogare con le persone, e poi si mangia benissimo …”.
DI SEGUITO L”INTERVISTA A LEO GULLOTTA – IMMAGINI E SERVIZIO A CURA DI LUCA BALDUZZI
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