Coronavirus, sarà a Imola uno dei presidi di medicina avanzata per filtrare l”accesso al Ps. Rinviata a domattina la decisione sulle scuole
C’è anche Imola tra gli ospedali presso i quali verrà realizzato un presidio di medicina avanzata per coloro che manifestassero sintomi compatibili con il Coronavirus.
L’ha annunciato il neo assessore alla Sanità della Regione Raffaele Donini durante la conferenza stampa terminata poco fa. Si tratta delle strutture per filtrare l’accesso al Pronto soccorso, in totale in Emilia Romagna saranno otto. «Raccomandiamo ancora una volta ai cittadini con questa sintomatologia di non recarsi al pronto soccorso per chiedere aiuto o informazioni ma chiamare il 118 oppure il numero verde regionale 800033033, che ha già ricevuto 20 mila telefonate». Gli altri presidi di medicina avanzata sono stati allestiti: tre davanti ai pronto soccorso di Piacenza, tre nel modenese a Mirandola, Vignola e Pavullo e uno a Fidenza.
Per capire se le scuole saranno riaperte, però, occorrerà aspettare domani mattina. «E’ in corso a Roma una riunione presso il ministero della Salute – ha detto Donini -. Domattina avremo delle indicazioni dal Consiglio dei Ministri alle quali ci atterremo. Auspichiamo un mantenimento di uniformità tra le regioni interessate». Bollata come fake news, sulla quale la Regione intende far partire una denuncia, il documento che annunciava la chiusura fino al 7 delle scuole messo in circolo nel pomeriggio in vari social e chat online.
Altro tema caldo quello di musei ed eventi culturali ma anche per questo si dovrà aspettare domani mattina. «Abbiamo ricevuto la richiesta molto forte dai territori di allentare la presa delle restrizioni su musei, cinema e attività culturali. Valuteremo sulla base di ciò che ci sarà detto domani. L’intenzione è continuare ad adottare tutte le misure precauzionali che servono per contenere la diffusione del virus ma anche dare anche il segno che pian piano si può ripartire e ritornare alla vita normale» ha precisato Donini.
Ad oggi i positivi sono 145 in Emilia Romagna, 89 a Piacenza, 18 a Modena, 27 a Parma, 1 a Reggio Emilia, 1 a Ravenna e 9 a Rimini. E passano da 1.033 di ieri a 1.224 i tamponi refertati. Due i morti, il secondo è un 85enne originario della lombardia. «Non ci risultano problemi di posti letto anche perchè dei 145 più della metà sono al loro domicilio e asintomatici (non ammalati) e solo 6 in terapia intensiva, gli stessi di ieri. Gli altri sono ospedalizzati ma in condizioni non gravi» ha concluso Donini, che ha raccolto oggi ufficialmente il testimone lasciato ieri dal suo predecessore Venturi.
«La situazione che il contenimento è assicurato ci viene dal fatto che ad oggi non ci sono le condizioni per dire che ci sono focolai autoctoni in Emilia Romagna, anche quello di Rimini è riconducibile al focolaio del lodigiano. (l.a.)
L”assessore alla Sanità Raffaele Donini