Coronavirus, da oggi per accedere al Pronto soccorso si passa dalla tenda del pre-triage esterno – VIDEO
Tutti coloro che si recano da questa mattina al Pronto soccorso di Imola dovranno passare prima dalla tenda del pre-triage. La tensostruttura esterna è stata installata ieri pomeriggio nell’area del parcheggio, davanti alla rampa di accesso, in linea con quanto sta già avvenendo nei maggiori ospedali della nostra regione e d’Italia per garantire maggior sicurezza e ridurre i rischi durante l’emergenza Coronavirus sia per i cittadini che per medici e infermieri.
L’obiettivo è applicare precocemente procedure di protezione per chi presenta sintomi respiratori e percorsi protetti per i soggetti più a rischio e fragili. In pratica una tenda attrezzata che sostituisce l’accesso al pronto soccorso dalle ore 8 alle 20 per tutti coloro che non arrivano in ambulanza. All’interno due infermieri addetti al triage: chi presenta sintomi simil influenzali e respiratori, dopo aver igienizzato le mani ed indossato i dispositivi di protezione verrà dirottati in uno spazio interno chiuso e svolgerà il triage infermieristico nella tenda stessa per poi essere preso in carico a seconda della gravità del suo problema; quelli con altri problemi di salute, invece, transiteranno e verranno indirizzati all’interno del Pronto soccorso per il triage.
Nelle ore notturne, dalle 20 alle 8, si è valutato che il numero di accessi è tale da poter essere gestito direttamente dal Pronto soccorso.
La tenda, messa a disposizione dalla Protezione Civile, con la collaborazione di Croce Rossa e Comune di Imola, è della tipologia a 4 archi e misura 7,55 m x 5.60 m, con riscaldatore a gasolio e torre-faro elettrica.
Nel video ieri pomeriggio la presentazione alla stampa della tensostruttura. Il direttore dell’Ausl Andrea Rossi e il primario del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza Rodolfo Ferrari spiegano come funziona il pre-triage esterno:
Nella foto il coordinatore infermieristico dell’emergenza Simone Cavini, il direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi e il primario del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza Rodolfo Ferrari