Coronavirus, quinto giorno senza nuovi contagi e solo 19 in regione. Riaprono, con qualche novità, gli Ambulatori di continuità gestiti dai medici di famiglia
Quinto giorno consecutivo senza nuovi contagi sul territorio. I casi di Covid-19 rimangono 394, quindi, di cui 11 sono i casi ancora “attivi” (3 ad Imola, 5 a Medicina e 3 extra-territorio). Tutti gli altri sono già guariti, ma non vanno dimenticati i 39 morti. I dati regionali odierni vedono 19 positivi in più rispetto ma anche oggi ben 15 sono asintomatici individuati tramite le attività di screening sierologico e coi tamponi.
In totale dall’inizio dell’epidemia, in Emilia Romagna i casi di positività salgono così a 27.828. I casi “attivi”, sono scesi sotto i 3mila (2.912, -156 rispetto a ieri). I pazienti in terapia intensiva sono solo 50 (-4) e 358 (-25) i ricoverati negli altri reparti Covid. Purtroppo, si registrano anche 12 nuovi decessi, che raccolgono, però, dati dell’ultima settimana (casi per i quali si attendeva l’esito rispetto alla causa di morte da Covid-19), 5 si sono verificati in provincia di Bologna (nessuno, come detto, nell’imolese).
Per quanto riguarda il circondario imolese, domani si riattivano anche gli Ambulatori di continuità assistenziale feriale diurna gestiti dai medici di famiglia. Un ulteriore altro passo in avanti nel ritorno alla “nuova” normalità sul fronte della sanità.Gli orari sono quelli soliti, dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle 17 alle sedi di Nucleo dell’ospedale vecchio di Imola (via Caterina Sforza 3) e delle Case delle Salute di Castel San Pietro (viale Oriani 1 – primo piano) e Medicina (via Saffi 1 – piano terra). Per la Casa della Salute della vallata del Santerno a Borgo Tossignano (via dell’8° Centenario 4) l’organizzazione vede invece l’ambulatorio di Nucleo aperto dalle ore 8 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 19.30.
Un’altra novità riguarda la prenotazione delle prestazioni infermieristiche di assistenza domiciliare o ambulatoriale: sarà il medico di famiglia ad inviare direttamente la richiesta agli infermieri territoriali, che a loro volta contatteranno poi l’assistito per l’appuntamento.
Non cambiano, invece , le modalità di sicurezza avviate in queste settimane di epidemia: prima di tutto non ci si deve recare in ambulatori in caso di febbre, ma va chiamato da casa il proprio medico curante. Prima di entrare negli ambulatori seguire le indicazioni riportate nella cartellonistica (e telefonare). Infine, gli accompagnatori non sono ammessi, salvo nei casi di pazienti non autosufficienti o minorenni.
“Questi ambulatori garantiscono la continuità dell’assistenza ed una risposta adeguata ai bisogni di salute indifferibili, ma non di emergenza – precisano dall’Ausl -, negli orari in cui gli studi dei medici di famiglia sono generalmente chiusi, e devono essere utilizzati per visite, certificati e prescrizione farmaci che non possono aspettare l’apertura dell’ambulatorio del proprio medico di famiglia. Le ricette ripetitive programmabili, dovrebbero essere richieste al proprio curante e non ai medici in turno all’ambulatorio di continuità”. (r.cr.)
Nella foto la Casa della salute di Castel San Pietro