Mare, vela e inclusione nel ricordo dell’imolese Raffaele Gulmanelli
Si è conclusa con grande successo l’iniziativa «Vela d’amare» organizzata dall’associazione Raflì, interamente finanziata grazie alle donazioni raccolte in memoria dell’imolese Raffaele Gulmanelli, mancato durante una sessione di pesca in apnea nell’aprile scorso. L’evento si è svolto il 10 e 11 settembre a Ravenna, in collaborazione con la Lega Navale di Ravenna, che ha messo a disposizione barche e istruttori, regalando ai partecipanti due esperienze all’insegna della vela e della socialità.
Il primo giorno ha visto coinvolti gli utenti della comunità diurna Arcobaleno dell’Ausl di Imola, dove lavorava come assistente sociale lo stesso Raffaele, mentre il secondo è stato dedicato ai ragazzi della comunità «Il giardino dei ciliegi». Per tutti loro, l’iniziativa ha rappresentato un’opportunità preziosa per sperimentare attività nuove, fare squadra e condividere momenti di serenità e inclusione.
«La partecipazione entusiasta dei ragazzi ci dimostra quanto siano fondamentali queste occasioni di socialità, che offrono un’alternativa positiva e stimolante al loro percorso di vita – ha dichiarato Isabella Signani, referente del progetto sportivo di Raflì -. Grazie alla generosità dei donatori, possiamo offrire non solo esperienze come la vela, ma anche borse di studio e corsi di nuoto, ampliando le opportunità per i giovani in situazioni di fragilità. Per coloro che hanno beneficiato dell’esperienza, partecipare a Vela d’amare è stato molto più di un semplice giro in barca. È stata un’occasione di socialità, di scoperta e di crescita personale, elementi fondamentali nel loro percorso di recupero e inclusione sociale».
Per Loretta Strada, referente dei progetti di formazione di Raflì e madre di Raffaele «Vela d’amare è un modo per ricordare mio figlio e per proseguire il suo impegno sociale, creando nuove opportunità per i giovani. Continueremo con determinazione questo percorso, con tanti altri progetti in programma come premi scolastici e corsi di nuoto gratuiti».
r.cr.
Foto dell’evento dell’associazione Raflì