Cronaca

Cronaca 19 Luglio 2019

A Castel del Rio inaugura il giardino “Enrico Berlinguer' con il sindaco, Raffaello De Brasi e Vasco Errani

Sarà inaugurato domani, sabato 20 luglio a Castel del Rio, in via della Resistenza, il giardino intitolato a Enrico Berlinguer. La cerimonia avrà inizio alle 10.30 e vi interverranno il sindaco di Castel del Rio Alberto Baldazzi, l”onorevole Raffallo De Brasi e il senatore Vasco Errani. Seguirà un rinfresco.

Di seguito il racconto degli ultimi momenti di vita di Enrico Berlinguer, che fu segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 alla morte, avvenuta 12 anni dopo e della quale quest”anno si è celebrato il 35° anniversario.

«E” il 7 giugno 1984. Di lì a poco si terranno le elezioni europee e il segretario del Pci, Enrico Berlinguer, è sul palco allestito in piazza della Frutta, a Padova, per un comizio. Mentre sta parlando accusa un malore. «Compagni, lavorate tutti, casa per casa…». La voce si incrina, si porta un fazzoletto alla bocca. Fa fatica, ma continua, mentre la folla, accortasi della sua sofferenza, gli urla «Basta Enrico».Finito il comizio rientra in albergo, dove si addormenta sul letto entrando in coma. Le sue condizioni appaiono subito drammatiche; viene trasferito in ospedale, dove morirà quattro giorni dopo, alle ore 12.45 dell’11 giugno, a causa dell’emorragia cerebrale. Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che già si trovava a Padova per ragioni di Stato, andrà a trovarlo in ospedale. Farà in tempo a vederlo e baciarlo sulla fronte. Poche ore dopo il decesso imporrà che la salma venga caricata sull’aereo presidenziale per portarla lui stesso nella capitale. “Lo porto via – disse – come un amico fraterno,come un figlio, come un compagno di lotta”».

Questa invece è una parte del ricordo affidato a «sabato sera» dall”onorevole Massimo Marchignoli, tra gli artefici dell”iniziativa di intitolazione: «Enrico Berlinguer viene eletto segretario del Pci nel marzo 1972. Avevo poco meno di quattordici anni e mi iscrissi, per la prima volta, alla Federazione giovanile comunista italiana. Per la mia generazione era impossibile crescere “filosovietici”. Volevamo cambiare il mondo. Chiedevamo un profondo rinnovamento economico, sociale, culturale. Eravamo contro l’equilibrio del terrore che vedeva le due grandi potenze impegnate in una folle corsa nel dotarsi di nuovi armamenti nucleari. Volevamo il disarmo unilaterale e la pace planetaria. «Per noi la guida di tutto ciò era Enrico Berlinguer».

«Un grandissimo e coraggioso innovatore, una persona perbene e coerente, gentile nei comportamenti e nel linguaggio – conclude l”ex sindaco di Castel del Rio e di Imola -. Una figura di statista, l’aggettivo che troverete scritto nella targa commemorativa che scopriremo sabato 20 luglio a Castel del Rio». (r.cr.)

L”intero racconto della scomparsa di Berlinguer e la testimonianza completa di Massimo Marchignoli sono su «sabato sera» del 18 luglio

A Castel del Rio inaugura il giardino “Enrico Berlinguer' con il sindaco, Raffaello De Brasi e Vasco Errani
Cronaca 19 Luglio 2019

Auto si incendia dopo uno scontro a Castel San Pietro

Un incidente tra due auto è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, in via Madonnina a Castel San Pietro. A causa dell”impatto una vettura ha preso fuoco, ma per fortuna non ci sono stati feriti.

Secondo quanto dichiarato dalla polizia municipale di Castel San Pietro, giunta sul posto, all”arrivo degli agenti i due automobilisti avevano già provveduto a compilare i documenti per la constatazione amichevole e per tanto i vigili urbani non hanno registrato nulla dell”incidente. Gli agenti si sono occupati, invece, della viabilità in attesa che i vigili del fuoco di Bologna, provvisti di auto pompa serbatoio, spegnessero l”incendio e l”auto fosse rimossa. L”intervento si è concluso alle 19.35. (d.b.)

Nella foto: il luogo dell”incidente

Auto si incendia dopo uno scontro a Castel San Pietro
Cronaca 18 Luglio 2019

Due concerti in Sardegna per gli imolesi No dimora

Gli imolesi Erik Addis e i NoDimora sono arrivati fino in Sardegna. Due serate fra venerdì e sabato scorsi li hanno visti protagonisti all’Ottavo vizio di Porto Ottiolu e al Faya bar di Porto San Paolo, in provincia di Olbia-Tempio. 48 brani suonati e una grandissima soddisfazione, soprattutto per il “capitano” della band, che ha nel cuore la Sardegna. Accanto ai brani dell’ultimo album “Stanza inverno 18” e dei precedenti lavori, tutti scritti e arrangiati da Erik Addis, in scaletta anche qualche cover di Ligabue.

Dopo la trasferta al di là del Tirreno, il gruppo – fra i partecipanti al concorso “Gocce di musica” cinque anni fa – sarà a Marina di Ravenna domenica 21 luglio e al Dolce vita di Imola venerdì 26, prima di un po’ di pausa. Sono però già in programma altre date e in cantiere nuove idee (r.c.).

Due concerti in Sardegna per gli imolesi No dimora
Cronaca 18 Luglio 2019

Alternanza scuola-lavoro, 37 stage estivi in Hera per studenti delle superiori, 11 nell'area Imola-Faenza

Sono partiti in questi giorni 18 percorsi di alternanza scuola-lavoro, della durata di quattro settimane, promosse da Hera Spa. A questi, che riguardano studenti delle terze e quarte delle scuole superiori di tutto il territorio emiliano romagnolo servito dalla multiutility, se ne aggiungeranno durante l”estate altri 19, per un totale di 37 stage retribuiti. Per la sola area di Imola e Faenza ne sono stati attivati 11 tra fine giugno e inizio luglio. Le sedi Hera interessate dai percorsi avviati sono quelle di Bologna, Imola, Forlì-Cesena e Ravenna, mentre le esperienze che partiranno in un secondo momento prevedono il coinvolgimento anche di Modena, Ferrara e Rimini. 

Gli stage, che si svolgono all”interno delle aziende del gruppo Hera, rappresentano una parte del progetto di alternanza scuola-lavoro che la società ha avviato in collaborazione con gli istituti scolastici delle province in cui opera. Nell”anno scolastico 2018-2019, sono stati programmati in tutto 80 percorsi nelle varie province della regione, con esperienza di lunghezza variabile da un minimo di 60 a un massimo di 220 ore. Per quanto riguarda gli indirizzi di studio, gli studenti coinvolti provengono prevalentemente da istituti tecnico-professionali, ma ce ne sono anche che frequentano i licei. Nella loro esperienza in azienda sono guidati da responsabili di Hera, che svolgono il ruolo di tutor per l”intero periodo di attività nelle varie sedi del gruppo. Gli studenti svolgono la loro attività nelle strutture che si occupano dei servizi acqua, energia, gas e ambiente e nelle strutture Amministrazione finanza e controllo, personale e organizzazione. Tra i settori interessati all”alternanza anche mercato e comunicazione ambientale.

Venendo in dettaglio al territorio di Imola e Faenza, nell”anno scolastico 2018-2019 sono stati avviati 15 percorsi di alternanza scuola-lavoro con le seguenti scuole: Paolini Cassiano, liceo ‘Rambaldi Valeriani Alessandro da Imola’ e Istituto ‘Alberghetti’, oltre all”Istituto tecnico-economico ‘Ginanni’ di Ravenna. Le attività vanno dall’addetto back office di mercato, all’addetto alla gestione credito o all’amministrazione del personale o a ruoli più tecnici che riguardano i diversi ambiti di attività del gruppo: acqua, ambiente, ed energia. Gli stage si svolgono nelle sedi di via Casalegno, via Molino Rosso, via Boaria e nella sede bolognese di viale Berti Pichat.

Secondo il progetto di Hera, gli stage si svolgono con un metodo che integra le competenze lavorative e quelle dei piani didattici. Personale della multiutility segue i ragazzi durante le esperienze e sono previsti momenti di valutazione, finalizzati alla crescita dell’apprendimento dei ragazzi. Al termine gli studenti ricevono le attestazioni delle competenze tecnico-professionali acquisite, in linea con gli standard europei, potendo così inserire questo elemento nel curriculum.

Nel quinquennio 2015-2019 i percorsi in Emilia Romagna sono stati in tutto 244, compreso il primo semestre dell”anno in corso, mentre inizialmente ne erano previsti 180.  Sono stati coinvolti 24 istituti, di cui 20 tecnici e 4 licei, 83 i tutor aziendali messi a disposizione da Hera. Grazie agli ottimi risultati conseguiti, il progetto è stato ampliato e il protocollo siglato nei mesi scorsi con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna per il triennio 2018-2021 mette in programma 240 percorsi di alternanza scuola-lavoro, che potrebbero arrivare a 300 con l”inserimento nei territori del nord-est in cui il gruppo Hera opera. (r.cr.)

Nella foto un”immagine dell”archivio Hera relativa ai percorsi di alternanza scuola-lavoro

Alternanza scuola-lavoro, 37 stage estivi in Hera per studenti delle superiori, 11 nell'area Imola-Faenza
Cronaca 18 Luglio 2019

ConAmi, “salvato” il campus all’Osservanza, i sindaci avvertono: «Ora aggiornare il Piano industriale»

I sindaci-soci del ConAmi nei giorni scorsi hanno dato il via libera per procedere con il progetto dello studentato nell’Osservanza a Imola. Inoltre, hanno approvato, seppur con riserva, il bilancio consuntivo 2018, permettendo così la ripartizione degli utili, chiesta a gran voce sempre da Imola. Rinviata, invece, la delibera per ritirare il progetto di ampliamento della discarica Tre Monti, nonostante il tema sia politicamente prioritario per la Giunta pentastellata di piazza Matteotti. Così come non c’è stato nulla da fare per il reintegro del Cda, quello nominato in solitaria un mese fa dalla sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, che ha già perso per strada due componenti su cinque, un film già visto a gennaio.

Un due a due prevedibile alla luce dei pesanti dissidi dei mesi scorsi (e degli esposti e ricorsi ancora pendenti sulle nomine del Cda). Ma l’assessore imolese alle Partecipate, Patrik Cavina, per una volta ha guardato il bicchiere mezzo pieno e ha ringraziato sull”Osservanza «gli altri sindaci per l’evidente comprensione all’indirizzo di un elemento così determinante» per Imola, «un”eccellenza strategica per il futuro». Un ramoscello d’ulivo dopo tante prove di forza. Matteo Montanari, sindaco di Medicina, ha rimarcato: «Dopo dieci mesi di colpevole silenzio e immobilismo da parte di Imola, dato che è da dicembre che i vari soggetti chiedono riscontri, ci si è ridotti a votare una linea di indirizzo a una decina di giorni dal termine ultimo fissato dal Ministero, senza che tale opera sia stata mai inserita nel Piano degli investimenti e quindi senza rispettare la corretta procedura. Tra l’altro – continua Montanari – è uno dei pochissimi investimenti totalmente in perdita per il ConAmi. Quindi, a tutela del Consorzio, si è garantito che l’esborso previsto (1 milione e 937 mila euro di cofinanziamento) sarà decurtato dagli investimenti destinati a Imola nel vecchio Piano degli investimenti, che dovrà necessariamente essere aggiornato prima che la cifra possa effettivamente essere spesa».  

Ora tocca al Cda rimboccarsi le maniche e redigere celermente un Piano triennale per mettere in sicurezza il futuro del Consorzio Ami che gestisce il patrimonio di reti e impianti (acqua, luce, gas) di ben 23 Comuni. Montanari ha aggiunto: «Mancheranno dei fondi, a partire da quelli della discarica. Non si può solo pensare a dividersi i soldi. Occorrono idee per non perdere gli utili che si trasformano in investimenti e servizi per territori e cittadini». (l.a.)           

Altri particolari sul “sabato sera” del 18 luglio.

Nelle foto l’assessore Patrik Cavina, la sede del ConAmi in via Mentana a Imola, il sindaco di medicina Matteo Montanari

ConAmi, “salvato” il campus all’Osservanza, i sindaci avvertono: «Ora aggiornare il Piano industriale»
Cronaca 18 Luglio 2019

Circondario, i sindacati mobilitati sul personale e per i servizi dei cittadini

Ad oggi capire quanti siano i lavoratori in capo al Circondario tra dipendenti e comandati non è facile. Gli ultimi dati parlano di un centinaio a cui vanno aggiunti i circa 200 dell’Asp. «Ma è difficile saperlo dato che le relazioni sindacali sono ferme da mesi» ricorda Maurizio Serra della Fp-Cgil. Questo ovviamente con ripercussioni in tema di contrattazione integrativa «con ricadute estremamente negative sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro che del salario accessorio».

Una mancanza di dialogo che, unita ai dubbi dati dal recesso di Imola dalla gestione associata di Servizi finanziari-Economato-Controllo di gestione, e di Castello, Gastel Guelfo e Mordano dalla polizia municipale, ha convinto i sindacati di categoria, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Csa, ad indire lo stato di agitazione. Una mobilitazione che unisce i dipendenti del Circondario e quelli dei Comuni ad esso afferenti (Medicina esclusa) e dell’Asp. I sindacati minacciano lo sciopero e hanno scritto al Prefetto affinché operi per la conciliazione tra le parti. Una situazione talmente preoccupante da portare anche i confederali di Cgil, Cisl e Uil a chiedere un incontro urgente ai sindaci per capire «cosa sta accadendo e le strategie che gli eletti dai cittadini intendono mettere in campo per i prossimi anni per garantire servizi di qualità».

Poi, due giorni fa è arrivata la notizia dell’accordo per il rilancio del Circondario con la nomina della nuova Giunta, che vede come presidente la sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, e come vice il collega di Medicina, Matteo Montanari, e quella di Casalfiumanese, Beatrice Poli. Sangiorgi viene dall’esperienza maturata nel Patronato Uil, quindi conosce bene la materia sindacale. Forse le nubi si dissolveranno e ritornerà presto il sole sulla testa dei dipendenti pubblici.

Ma Mirella Collina, segretaria Cgil di Imola, va oltre e avverte: «A settembre si comincerà a discutere del progetto sulla sanità metropolitana e del distretto sociosanitario che vogliamo. Solo Imola non ha ancora presentato un progetto. E non è un problema dell’Azienda usl ma del fatto che manca la politica, i sindaci: il Comitato di distretto non è stato ancora nominato. Avevamo chiesto di potenziare l’assistenza domiciliare, è stato fatto? Con il Comune di Imola ci siamo accordati per delle risorse aggiuntive, ma non ne abbiamo più saputo nulla». (l.a.)  

Altri particolari sul “sabato sera” del 18 luglio.

Nella foto la sede del Circondario in via Boccaccio a Imola

Circondario, i sindacati mobilitati sul personale e per i servizi dei cittadini
Cronaca 18 Luglio 2019

Automobilista ubriaco va a sbattere contro la rotonda, denunciato un 22enne

Un automobilista 22enne, ieri notte, ha causato un incidente andando a sbattere contro la rotonda presente tra via Pisacane e via della Resistenza. I carabinieri, intervenuti, hanno sottoposto il giovane all”alcol test, risultato poi positivo e con valori cinque volte superiore al limite di legge.

Per il giovane è scattata immediatamente la denuncia per guida sotto l”influenza dell”alcol. Fortunatamente, però, il 22enne non ha riportato lesioni e nessuna altra vettura o persona è rimasta coinvolta. (d.b.)

Foto d”archivio

Automobilista ubriaco va a sbattere contro la rotonda, denunciato un 22enne
Cronaca 18 Luglio 2019

Buona Settimana di Marco Raccagna: Emilia Romagna, andare oltre al «come siamo stati bravi»

Le ultime elezioni europee, per ciò che riguarda l’Emilia Romagna, ci consegnano un quadro politico differente rispetto al passato. Il centrodestra classico (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) è al 45%, estendibile di altri 2 o 3 punti con le formazioni minori; il centrosinistra classico (Pd, Verdi, +Europa-Italia in Comune) è al 39%; i 5Stelle sono al 13%. E’ un quadro che mette una forte ipoteca della destra sulle prossime regionali di fine 2019 o inizio 2020. Tutto già scritto, allora? Forse. Tuttavia, potrebbe esserci una strada. Una via certamente non semplice e non tattica, ma che farebbe nuovamente della nostra terra un luogo di coraggio e sperimentazione politica e culturale.

In fondo, se ci pensiamo bene, è proprio quello che serve alla sinistra italiana e a tutto quel pezzo di comunità nazionale che pensa si possa aspirare ad un Paese diverso da quello che hanno in testa Matteo Salvini e i suoi. Perché coraggio e sperimentazione politica? Perché è evidente che il quadro politico nazionale è sostanzialmente rigido e che il 22 o 23% del Pd, che è comunque un buon risultato, non serve purtroppo a nulla, a meno che non si parta da lì per scomporre il quadro politico e recuperare centralità nella società. Scegliere, come ora, di discutere del passato o di cosa farà tizio, caio o sempronio, o di tattiche logore (rifare i Ds e la Margherita dalle spoglie del Pd) o dire genericamente che bisogna cambiare tutto, serve invece a molto poco.

In questa situazione è difficile che venga dal livello nazionale una spinta così innovativa. Ecco allora che proprio qui, da noi, in Emilia Romagna, tutto ciò potrebbe invece accadere e, anzi, essere auspicabile. Parlo della scomposizione di quello che non rientra in quel 45% che è stato il consenso del centrodestra classico alle europee, con la capacità di attrarre anche una parte del consenso moderato che oggi è ancora propenso ad affidarsi a Salvini, Meloni e Berlusconi. Come si fa, allora, delle prossime elezioni emiliano-romagnole un banco di prova per una proposta politica e culturale «spacca tavolo» che sia banco di prova in vista di una nuova sfida politica nazionale? Innanzi tutto, e lo può dire la sinistra imolese, che in questa legislatura ha avuto due ottimi consiglieri regionali, valutando positivamente la«salute» dell’Emilia Romagna e le molte cose fatte, ma andando oltre al «come siamo stati bravi».

Poi, forse, mettendo al centro la gestione dell’immigrazione, il sostegno alle famiglie, un impegno sulle imposte,che devono calare ed essere progressive, e il ruolo della Regione di sostegno alle comunità locali, fuori dagli schemi precostituiti di strutture istituzionali pensate a tavolino, ma nel concreto della vita dei cittadini, delle imprese, dell’associazionismo. Dimostrando di essere capaci per davvero di aprirsi anche ad alcuni dei temi sollevati dalla gente del M5S, movimento che ha molti difetti, ma che nasce per reazione a un decadimento reale del «fare politica» e afferma anche proposte a volte condivisibili. Ho detto dalla gente e non dalla dirigenza attuale dei grillini, che sono invece impegnati nel dar manforte a Salvini e alla cultura più reazionaria d’Europa.

Occorre, in una parola, tornare a fare politica a 360 gradi, senza preconcetti, ma, al contrario, con il coraggio di aprirsi a contaminazioni e con la capacità di costruire idee che illuminino una visione nuova di società, da contrapporre a quella chiusa e rancorosa della destra. Occorre destrutturare e scomporre per rinascere. Occorre un progetto. Occorre l’Emilia Romagna, quella che in nove ore rimette a posto gli stabilimenti balneari dopo una tromba d’aria; quella delle dade e degli insegnanti che da decenni fanno del nostro sistema dell’infanzia e dell’istruzione un’esperienza straordinaria; quella degli artigiani del biomedicale che da un garage hanno costruito aziende e un polo imprenditoriale di valore mondiale; quella della motorvalley, del turismo e dell’intrattenimento, della cooperazione.Quella che non si accontenta mai di ciò che è stato fatto, perché ha energie per fare molto di più. Quella che sa che si vive meglio se lo si fa tutti insieme e non gli uni contro gli altri. Occorrono testa, braccia e cuore. Buona settimana.

Buona Settimana di Marco Raccagna: Emilia Romagna, andare oltre al «come siamo stati bravi»
Cronaca 18 Luglio 2019

Sabato Sera, questa settimana in Prima Pagina

Oggi esce in edicola il nuovo numero di “sabato sera”: ecco un breve riassunto di ciò che troverete in prima pagina.

CRONACA. I Comuni del ConAmi «salvano» il campus dell”Osservanza. CRONACA NERA. Aggredisce il vicino con una mannaia, notte alcolica con tentato omicidio. CHIESA. Festa e musica per il nuovo vescovo Mosciatti. POLITICA. La sindaca Sangiorgi eletta presidente del Circondario, dove è stato trovato un accordo per il rilancio. Castello, invece, esce dal corpo unico della polizia municipale e cerca un assessore dopo l”addio di Lorenza Tosarelli. APICOLTURA. Il clima pazzo fa crollare la produzione di miele. LAVORO. Crisi La Perla, la testimonianza delle lavoratrici contro gli esuberi.

SPORT. Nuoto. Al via i Mondiali in Corea: Scozzoli, Carraro e Bianchi vogliono la finale. Basket. Il capitano dell”Andrea Costa Prato si ritira dal basket, mentre Regazzi è il nuovo coach della Vsv Imola. Calcio. Giovedì 18 luglio l”Imolese si raduna al Bacchilega. Tiro a volo. Gli 11 titoli mondiali dell”ozzanese Paola Tattini.

SABATOSERA DUE. Musica. Gli archi irrompono all”Erf. Successo per Mario Biondi all”autodromo. Talenti in primo… piano ai concerti dell”Accademia. Evento. Ultima serata a La Centrale con Gli Taliani. Editoria. La scrittrice Viola Di Grado presenta il suo romanzo. Arte. I restauri della Rocca di Dozza. (d.b.)

Nella foto: le «prime pagine» di sabato sera questa settimana

Sabato Sera, questa settimana in Prima Pagina
Cronaca 17 Luglio 2019

Vaccinazione antinfluenzale, l'Ausl di Imola prima in regione per la copertura sui cittadini oltre i 65 anni

L’Ausl di Imola in testa alla classifica regionale in tema di vaccinazione antinfluenzale sui cittadini oltre i 65 anni di età. La percentuale raggiunta nella stagione invernale 2018-2019 è infatti del 58,5%, ben 3,5 punti oltre la media registrata in Emilia Romagna. Un risultato al quale ha certamente contribuito la campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto l’azienda insieme ai Comitati consultivi misti (Ccm e Cuf, vale a dire Comitato consultivo misto e Comitato utenti e familiari della salute mentale), attraverso un’opera di promozione nei centri sociali in occasione di tombole, pranzi e cene, per far capire agli anziani quanto sia importante proteggersi dall’epidemia e dalle sue possibili complicanze. 

Tale progetto, avviato da alcuni anni, ha consentito di migliorare costantemente la copertura vaccinale degli ultrasessantancinquenni del circondario imolese, passata dal 52,9% del 2016-2017 al 56% del 2017-18 e, appunto, all’attuale 58,5%. «Non è solo un’opera di maquillage – commenta il direttore di distretto sanitario, Alberto Minardi -. E’ anche grazie a questi risultati che non ci sono stati casi gravi o morti imputabili all’influenza tra gli assistiti dell’Ausl di Imola negli ultimi due anni. Inoltre, l’ospedale di Imola non è andato in affanno ma ha anzi superato l’inverno senza la necessità di ridurre gli interventi chirurgici programmati, in quanto costretto a impegnare posti letto da dedicare alle complicanze legate all’epidemia influenzale». 

Soddisfatto per la performance anche il Ccm, che è costituito da membri delle associazioni ed organizzazioni di volontariato, tutela dei diritti e promozione sociale, da rappresentanti dell’Ausl e dei medici di medicina generale. La presidente Carla Govoni sottolinea così l’attività svolta e in particolare le “incursioni” nei centri sociali mirate a sensibilizzare i cittadini: «Visti i buoni risultati della prima iniziativa, lo scorso anno abbiamo riproposto e rinforzato la formula delle incursioni, effettuandone oltre 20 durante i tanti eventi ricreativi già previsti dai calendari dei centri sociali e delle associazioni. Pochi minuti sottratti al divertimento, in cui un medico di famiglia, noi volontari ed il direttore del distretto invitavano i presenti, in particolare gli ultrasessantacinquenni o con patologie croniche, a presentarsi dal loro medico per effettuare la vaccinazione, spiegandone l’importanza e consegnando materiale informativo. Considerando le presenze a ciascun appuntamento, sono stati circa 2.700 i cittadini che hanno ricevuto questo messaggio di sensibilizzazione, in una sorta di “educazione tra pari e di comunità” per informare correttamente e con grande semplicità su come prendersi cura della propria salute».  

E per il 2019-2020 ci si prepara a continuare su questa strada, coinvolgendo sempre più persone nella campagna di promozione della vaccinazione antinfluenzale anche attraverso nuove iniziative che il Ccm sta studiando per aumentare l’efficacia dell’azione di prevenzione. (c.cr.)

Nella foto i dati di tutte le Ausl della regione

Vaccinazione antinfluenzale, l'Ausl di Imola prima in regione per la copertura sui cittadini oltre i 65 anni

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