Esordisce lo Squalo, ma l’Andrea Costa resta sott’acqua
Andrea Costa – Crema 79-90 (17-19, 33-39, 54-64)
Il ledwall ai piedi della tribuna nobile crolla nell’intervallo che precede l’ultimo quarto. Non si accenderà più, come l’Andrea Costa. La squadra di Vecchi è sì penalizzata dai falli (34 a 23), ma anche dalle difese molli sulle triple di Crema (16 su 34) e da una serata alterna di Klanjscek (19 punti, ma anche 1 su 7 da tre, l’unica a risultato acquisito) e quella spenta, come il ledwall, dei senatori Sanguinetti, Chiappelli e Filippini.
La pinna dello Squalo
In curva lo hanno ribattezzato lo Squalo per la «pinna» di capelli che porta in testa. Raucci entra prima dei 5’ minuti e poco dopo mette una tripla. A fine primo quarto un gioco da 4 punti non riesce (sono comunque 8 a referto e 3 su 3 dal campo). Anche nel secondo quarto si fa sentire (4 punti e 2 rimbalzi). Il terzo è il quarto più anonimo dello Squalo (2 punti) che resta senza errori al tiro. Una precisione confermata con la tripla del -10 (66-76) a metà ultimo quarto. Il primo errore dal campo (da 3) dopo la boa di metà ultimo quarto è solo un particolare. I denti digrignati a Dincic che lo aveva fermato con un fallo sono degni del soprannome della curva (17 punti in 27 minuti con 4 rimbalzi e 7 su 8 al tiro).
La sintesi
Via e subito 0-9 Crema (due triple). In 3 minuti bolla solo Klanjscek e 0 su 5 da tre. Raucci entra e rimedia (9-11). Pareggia Martini. Crema però resta col naso avanti.
Primo vantaggio Andrea Costa dopo 12 minuti (23-22), subito cancellato da Dincic. Black out biancorosso (0-8) interrotto da una schiacciata di Toniato. Crema beve il tè caldo di Caressa con 10 su 22 da tre e +6.
Kalnjscek esce bene dai blocchi (4 punti). Ma è solo un bagliore. I litigi con gli arbitri giustificano in parte il -15 (43-58) nella seconda metà terzo quarto. Ancora Toniato prova a riamare la nave insieme al positivo Zedda ma è dura.
Zupan e Dincic fanno +16 dopo 50 secondi che diventano 19. Un fallo di Sanguinetti e il tecnico post proteste confermano il vantaggio di Crema e l’astio del Ruggi verso gli arbitri. Raucci e Klanjscek ci provano ma non riemergono.
Paolo Bernardi
Davide Raucci, l’esordio dello Squalo (Isolapress)