Sciopero generale, domani Cgil in piazza per salari, pensioni, sanità contro la “legge di Bilancio ingiusta”

Manifestazione anche a Imola domani in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil contro la manovra del Governo. Potenzialmente coinvolti dall’astensione dal lavoro sono tutti i settori, pubblici e privati, compresi trasporti, scuola e sanità. L’appuntamento a Imola è in piazza Gramsci dalle ore 9.30 con interventi di delegati, delegate e le conclusioni del segretario di Imola, Stefano Moni. «Governo cambia rotta» è l’appello che risuona da tempo dal vertice nazionale della Cgil nazionale: Maurizio Landini chiede, tra le altre cose di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile e contrastare la precarietà, vere politiche industriali e del terziario, una riforma fiscale equa e progressiva, finanziamenti per la sanità pubblica. Ma la legge di Bilancio che si prepara per il 2026 veleggia decisamente in senso contrario: «Ingiusta e dannosa per lavoratori, pensionati e giovani». Da qui la mobilitazione voluta dal sindacato, seppur da solo. «Lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati si sono trovati negli ultimi tre anni a pagare 25 miliardi di tasse in più a causa del drenaggio fiscale conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef – sottolinano dalla Cgil di Imola -. Si va dai 700 euro di perdita netta per un reddito da 20.000 euro, ai 2.000 euro di perdita per un reddito da 35.000. Questa clamorosa ingiustizia penalizza i soli redditi fissi». Tra l’altro, l’ulteriore aumento dell’età pensionabile, colpirà il 99% delle lavoratrici e dei lavoratori, e con l’azzeramento di ogni forma di flessibilità in uscita – aggiungono – peggio di Monti e Fornero».

Cosa chiede il sindacato: «Aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, no al riarmo e investire su sanità e istruzione, vere politiche industriali e del terziario, una politica fiscale equa e progressiva»

red.cr.