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Cronaca 5 Agosto 2023

Alluvione: a Medicina circa 8 milioni di danni nel settore agricolo, il sindaco Montanari: «Vogliamo aiutare tutte le realtà»

È di 8 milioni a Medicina la stima dei danni dell’alluvione al settore agricolo per la mancata produzione di quest’anno, danni a macchinari, magazzini, impianti e prodotti stoccati da buttare. Per un totale di 2 mila di ettari di terreni coinvolti. «L’agricoltura a Medicina è molto importante – commenta il sindaco Montanari -. I danni sono numerosi, ma ribadiamo la volontà di supportare fino in fondo tutte le realtà agricole colpite del nostro territorio. Perché tutte, dalla più piccola alla più grande, sono un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere. Servono risorse adeguate e risposte immediate».

Mercoledì 2 agosto l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e il direttore generale dell’Agricoltura regionale Valtiero Mazzotti insieme al sindaco Matteo Montanari, all’assessore all’Agricoltura Massimo Bonetti e alla consigliera regionale Francesca Marchetti hanno incontrato le aziende maggiormente colpite del territorio medicinese. Durante il pomeriggio si è tenuto l’incontro nell’azienda Malvezza della Clt con sede in via Sant’Antonio, probabilmente l’azienda più colpita. Gli agricoltori hanno evidenziato le loro preoccupazione per le significative perdite del raccolto e per il futuro delle loro attività, auspicando l’arrivo a breve degli indennizzi per poter sostenere la prossima stagione agricola. Nell’incontro sono state presentate le linee di finanziamento e ristoro già messe in campo dalle Regione e quelle in preparazione. Inoltre anche la struttura commissariale sta lavorando per supportante il mondo agricolo.

«Un confronto molto importante con gli agricoltori per raccogliere richieste e aggiornarli rispetto a quanto si sta facendo – conferma l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi -. Sono significative le perdite produttive, migliaia di ettari coinvolti. Milioni di euro di danni solo qui, nel complesso miliardi. Le risorse stanziate per ora non bastano a risarcire e ricostruire tutto al 100%. Continuiamo a lavorare per migliorare i provvedimenti nazionali in corso, dall’accesso al credito ai fondi per la perdita di reddito e la ricostruzione. Ma occorre accelerare e iniziare a dare risposte concrete e certezze. Continuerò ad andare sul territorio per confrontarmi con imprese e associazioni agricole». (r.cr.)

Foto dal Comune di Medicina

Alluvione: a Medicina circa 8 milioni di danni nel settore agricolo, il sindaco Montanari: «Vogliamo aiutare tutte le realtà»
Cronaca 8 Luglio 2023

Alluvione, il sindaco metropolitano Lepore e il presidente del Circondario Panieri visitano tre aziende agricole: «Fondi insufficienti»

A due mesi dall’alluvione, dopo aver visitato nei giorni scorsi le aziende agricole della bassa bolognese, il sindaco metropolitano Matteo Lepore, insieme al presidente del Circondario, Marco Panieri, e al direttore della Confederazione italiana agricoltori di Imola, nella giornata di ieri, ha voluto rendersi conto di persona della situazione in cui versa la campagna imolese. Le aziende interessate sono state la Galeati a Sasso Morelli, La Piana a Fontanelice e la Tattini a Carseggio.

«Anche nell’imolese i danni alle aziende agricole sono stati ingenti, ma nel decreto i fondi destinati a questo capitolo sono a dir poco insufficienti – commentano Lepore e Panieri -. Chi ha visto inondati i propri campi avrà effetti che si protrarranno per anni, perché questi sono i tempi per ripristinare alcune colture. Per l’agricoltura non si sta facendo proprio nulla ed è molto grave. Rischiamo di perdere imprese importanti, posti di lavoro anche di tanti giovani e un presidio fondamentale per la manutenzione del territorio. A proposito di dissesto. Su questo punto come amministratori chiediamo un impegno concreto al Governo e al Commissario Figliuolo».

Una situazione che sta diventando difficile da gestire, come conferma lo stesso Arcangeli. «L’agricoltura in ginocchio non ha ancora i fondi necessari alla ripartenza o anche solo al ripristino di quel minimo sindacale che gli occorre per riattivare le imprese. La nomina del commissario, con una scadenza così breve, e soprattutto il primo decreto ristori non soddisfano le nostre imprese. Bisogna subito trovare dei fondi e non ragionare su prestiti o sospensioni di pagamenti. Le Amministrazioni comunali, specialmente quelle dei Comuni più piccoli, si stanno prodigando per trovare risorse, ma anche loro ormai sono allo stremo. C’è bisogno di aiuto, ma soprattutto di iniziare a pensare che non sono sempre tutte questioni politiche. Il buon senso e la responsabilità devono prevalere». (r.cr.)

Foto concessa dalla Città metropolitana di Bologna

Alluvione, il sindaco metropolitano Lepore e il presidente del Circondario Panieri visitano tre aziende agricole: «Fondi insufficienti»
Cronaca 16 Giugno 2023

Fiera agricola del Santerno, si parte. Al taglio del nastro anche l’assessore regionale Mammi

Ha preso il via oggi nel parco del complesso «Sante Zennaro» di via Pirandello, a Imola, l’XI Fiera agricola del Santerno, che vede protagonista il mondo dell’agricoltura. La rassegna rimarrà aperta, sempre ad ingresso gratuito, domani sabato 17 giugno dalle 9 alle 23 e domenica 18 giugno dalle 9 alle 21. Ad organizzarla è il Comune di Imola in collaborazione con il Consorzio Utenti Canale Molini e il supporto delle associazioni agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Terra Viva, con l’importante contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Hera e Clai.

Il taglio del nastro ha visto la presenza, fra gli altri, del sindaco Marco Panieri, dell’assessore all’Agricoltura della Regione, Alessio Mammi, dell’assessore del Comune allo Sviluppo Economico-Agricoltura Pierangelo Raffini, del presidente del Consorzio del Canale dei Mulini di Imola e Massa Lombarda, Giordano Zambrini e dei rappresentanti delle associazioni agricole. Ad impartire la benedizione è stato il vescovo monsignor Giovanni Mosciatti. 

«La Fiera Agricola del Santerno a Imola, uno dei territori colpiti dalla drammatica alluvione, è un’importantissima occasione per sottolineare l’importanza dell’agricoltura per l’Emilia-Romagna e per l’intero Paese – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi -. Siamo al fianco delle degli agricoltori colpiti e continua il nostro impegno come Regione per risarcire, ricostruire e ripartire insieme. Abbiamo già sbloccato 15 milioni di euro dal Psr per venire incontro alle aziende agricole alluvionate e 1,2 milioni di euro di risorse regionali per abbattere i tassi di interesse; siamo pronti a mettere a disposizione altri 6 milioni. Ma non basta: abbiamo bisogno di risorse ed interventi rapidi, nazionali ed europei, a sostegno delle nostre imprese agricole e agroalimentari».

«La Fiera Agricola del Santerno è un momento per rivivere una giornata “in campagna” a contatto con gli animali e per fare esperienze anche tattili con i diversi laboratori – spiega Pierangelo Raffini, assessore allo Sviluppo Economico-Agricoltura -. La Fiera è anche un luogo di aggregazione per la comunità, promuove la conoscenza dei prodotti alimentari locali e la cultura dell’agricoltura anche ecocompatibile. Abbiamo pensato che proporla anche quest’anno sia un messaggio positivo e resiliente per il settore agricolo». (r.cr.)

Programma, curiosità e interviste nello «speciale» di «sabato sera» in edicola.

Foto dal Comune di Imola

Fiera agricola del Santerno, si parte. Al taglio del nastro anche l’assessore regionale Mammi
Cronaca 8 Aprile 2023

Gelate notturne, segnalazioni di danni anche a Imola e Fontanelice

Purtroppo si confermano i timori di inizio settimana, dopo le grandinate è arrivata l’aria polare proveniente dalla Norvegia anche sulle nostre zone. Alcune aziende agricole hanno utilizzato teli o le ventole per limitare i danni, altre i più efficaci impianti antibrina. Ma ci sono già alcune segnalazioni di danni causati dalla colonnina sotto zero degli ultime notti su frutta e ortaggi, con piante fiorite e verdure in campo. In particolare a Imola e Fontanelice su frutticoltura e viticoltura, ma per la quantificazione completa le associazioni di categoria attendono i prossimi giorni, al termine dell’ondata di freddo.

L’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi ha reso noto che: “È stata avviata una ricognizione, se vi saranno le condizioni siamo pronti ad avviare l’iter per sostenere i produttori colpiti”.

Impianto antibrina in un frutteto (foto Confagricoltura Bologna)

Gelate notturne, segnalazioni di danni anche a Imola e Fontanelice
Cronaca 3 Aprile 2023

La grandine ha colpito duro sui campi, «Demoralizzato» Marocchi di Sesto Imolese, «Colpite pere, bietolone e cipolla» dice Tampieri presidente Cia Imola

Sesto Imolese è una delle zone più colpite dalla grandine che ieri pomeriggio ha interessato anche Medicina, Castel San Pietro, Massa Lombarda e Sant’Agata, nel ravvenate. “La grandine – dice Luana Tampieri, presidente di Cia Imola – ha colpito a macchia di leopardo e ha interessato non solo le pere, in piena allegagione (il passaggio da fiore a frutto, ndr), e si saprà solo tra qualche mese i reali danni, ma, soprattutto a Sesto Imolese,  anche il bietolone da seme e la cipolla estiva, quella seminata a febbraio che, essendo ancora piccola forse può riprendersi”.

“Siamo già al lavoro per cercare di recuperare i danni, ma sarà dura”. E’ molto demoralizzato Gian Marco Marocchi, agricoltore di 28 anni di Sesto Imolese che segue 42 ettari di terra, specialmente a frutteto, e che in un’ora ha visto un desolante manto bianco sui campi. “Una grandine a inizio stagione, così intensa e così grossa non se la ricorda neanche mio nonno – dice ancora Marocchi -. Ero così orgoglioso delle mie fioriture di meli e di peri, mi vantavo con tutti, e adesso è tutto a terra. Certo che può capitare, ma così è veramente troppo. Questa situazione ci ha destabilizzato”. (al.gio.)

Nelle foto Gian Marco Marocchi e gli effetti della grandinata di ieri nella sua azienda agricola

La grandine ha colpito duro sui campi, «Demoralizzato» Marocchi di Sesto Imolese, «Colpite pere, bietolone e cipolla» dice Tampieri presidente Cia Imola

Olio da premio per Frantoio Valsanterno e Palazzo di Varignana

L’olio extravergine di oliva Monte di Nola del Frantoio Valsanterno di Imola ha ricevuto un importante riconoscimento nazionale: l’edizione 2023 della guida Bibenda gli ha assegnato le “5 Gocce”. Bibenda, la guida curata dalla Fondazione Italiana Sommelier, in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier dell’olio, si occupa di selezionare i migliori oli italiani e assegna ogni anno la menzione di Eccellenza, le 5 Gocce, agli oli che ottengono punteggi maggiori di 91/100.

Monte di Nola è un blend prodotto con olive Leccino, Frantoio, Nostrana e Ghiacciola raccolte in principio di maturazione, un olio di grande intensità e persistenza caratterizzato da note di foglia di pomodoro e carciofo che riesce amabilmente ad abbinarsi a carni rosse, zuppe di legumi, bruschette.  “È un traguardo molto ambito che riconosce il nostro impegno quotidiano, la nostra passione illimitata e il nostro amore e rispetto per la terra che coltiviamo – dichiara il presidente del Frantoio Valter Marcolini – Essere una delle sei aziende che in Emilia Romagna ha ricevuto questo premio e averlo ricevuto già al secondo anno di attività ci riempie di orgoglio e soddisfazione”.

Un’altra delle aziende che ha prodotto un olio di eccellenza è Palazzo di Varignana. Nell’azienda agricola sopra le colline castellane è nato un Claterna, prodotto con monocultivar di olive Ghiacciola, premiato con le “5 Gocce” da Bibenda. (r.e.)

Nella foto olive dalla pagina Fb del Frantoio Valsanterno

Olio da premio per Frantoio Valsanterno e Palazzo di Varignana
Economia 27 Febbraio 2023

Alla ricerca della Mela Rosa Romana, piante secolari a Castel del Rio, nell’imolese e in val Sillaro

Cercasi alberi di Mela Rosa Romana dimenticati tra i poderi e le colline. «Negli anni Novanta è stata trovata, vicino al Ponte degli Alidosi a Castel del Rio, una pianta secolare, ma non è l’unica, perché ne sono state identificate altre nell’imolese e nella valle del Sillaro. Abbiamo fatto campioni di Dna di tutte. E non ci siamo stupiti perché la zona dell’imolese, e soprattutto la vallata, è vocata alla melicoltura e lo dimostrano le aziende che coltivano ancora questo frutto con successo e passione.

Poi, negli anni Sessanta ha prevalso l’albicocca» spiega Claudio Buscaroli, della coop. cesenate RiNova che segue il progetto Merr. Forma schiacciata, meno croccante e succosa delle mele moderne ma più compatta, ha un sapore e un aroma di gran lunga superiore. È un frutto antico, già iscritto all’Arca del Gusto di Slow Food per la Biodiversità, sul quale si sta puntando con un occhio da un lato alla valorizzazione e allo sviluppo economico del territorio, dall’altro al recupero di varietà resistenti al cambiamento climatico. Primo passo: un censimento delle piante esistenti. (al.giov.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola.

Alla ricerca della Mela Rosa Romana, piante secolari a Castel del Rio, nell’imolese e in val Sillaro
Cronaca 20 Gennaio 2023

Sfide dell’agricoltura, l’assessore Mammi ne parla durante la visita in aziende dell’Imolese

«Siamo impegnati per creare le condizioni per rendere le imprese e le comunità agricole resilienti. Per farlo nei prossimi anni investiremo 1miliardo e 650 milioni di euro per interventi legati al potenziamento degli impianti di irrigazione, per sostenere investimenti produttivi delle imprese agricole, con particolare attenzione a quelle giovanili e per la produzione di biologico». Così l’assessore all’Agricoltura regionale Alessio Mammi ha chiuso ieri la visita sul territorio imolese. 

Una visita che l’assessore regionale ha effettuato accompagnato da amministratori dell’imolese in tre importanti realtà del territorio: l’azienda Galletti Ezio a Castel San Pietro Terme, la società agricola Brintazzoli a Castel Guelfo e l’azienda agribioenergia Società Cooperativa Agricola a Medicina, dove si è svolto anche il Tavolo Verde conclusivo. Ad accompagnarlo c’erano il sindaco di Castel Guelfo con delega all’agricoltura del Circondario Claudio Franceschi, i sindaci di Castel San Pietro Terme Fausto Tinti e di Medicina Matteo Montanari e gli assessori all’agricoltura Pierangelo Raffini (Imola), Massimo Bonetti (Medicina) e Silvano Casella (Casalfiumanese).

«Questa visita dell’assessore della Regione si inserisce nel filone già intrapreso da alcuni anni dal Tavolo Verde circondariale che presiedo come sindaco delegato –afferma Claudio Franceschi –. L’intento è quello di avvicinare sempre di più il territorio e quindi le aziende che vi operano agli enti comunali deputati alla valorizzazione e alla tenuta del settore agricolo. In questa occasione abbiamo visitato un’azienda che produce sementi, un’azienda zootecnica e una cooperativa che produce energia da biomasse e officinali».

Con il Tavolo Verde del Circondario, al quale partecipano le associazioni di categoria agricole e gli stakeholders del territorio, si vuole avere un luogo di confronto e di discussione utile ad affrontare le principali sfide nell’ambito agricolo. Tra le altre quella della crisi idrica, erogazioni dei fondi regionali, contrasto alla riduzione della produzione ortofrutticola in vallata e di quella della patata in pianura, valorizzazione dei prodotti agricoli, gestione della fauna selvatica e più agevole riconoscimento dei danni causati dalla stessa e potenziamento dell’intervento dei Agrifidi.

Non a caso «l’agricoltura – sottolinea l’assessore imolese, Pierangelo Raffini – rappresenta un comparto molto importante dal punto di vista economico contribuendo per un buon 20% al Pil del nostro territorio. Questi momenti di incontro tra la Regione e i comuni del Circondario sono importanti per cercare di muoversi in sintonia e trovare insieme risposte a temi molto rilevanti come la produzione e valorizzazione dei prodotti locali». (r.cr.)

Nella foto la delegazione istituzionale del Circondario in visita con l’assessore Mammi

Sfide dell’agricoltura, l’assessore Mammi ne parla durante la visita in aziende dell’Imolese
Economia 14 Novembre 2022

Scalogno Igp, l’Europa concede la vendita sfusa

Dopo un iter di quattro anni, è entrato in vigore il nuovo disciplinare dell’Ue, che permette di vendere il prodotto in varie pezzature e confezioni, compresa la vendita sfusa. Soddisfatto il Consorzio, nonostante l’annata nera. (r.e.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola.

Scalogno Igp, l’Europa concede la vendita sfusa
Cultura e Spettacoli 9 Settembre 2022

Agricoltura in festa e protagonista a Sesto Imolese

Arriva alla XXVI edizione la Festa dell’Agricoltura, che prende il via a Sesto Imolese questa sera (fino a domenica 11) con l’apertura ufficiale alle 20 al centro civico alla presenza delle autorità e con la premiazione degli studenti diplomatisi negli anni scolastici 2020/2021/2022 all’Istituto tecnico agrario Scarabelli. Un momento seguito, alle 20.30, dal convegno «L’acqua: risorse essenziali per l’agricoltura moderna. Aspetti istituzionali, economici e tecnologici con casi di studi» con brindisi e buffet. (r.c.)

Il programma dell’evento su «sabato sera» in edicola.

Nella foto (Isolapress): trattori in sfilata nel 2019

Agricoltura in festa e protagonista a Sesto Imolese

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