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Ciucci (ri)belli 4 Aprile 2022

Seminare fiori per le api, a Castel San Pietro due iniziative per i bambini

Seminare fiori per le api. È l’idea di Antonella Rambaldi, esperta di agricoltura biologica e biodinamica, che ha pensato di coinvolgere i bambini in una serie di iniziative che mettono al centro l’ambiente. «Finora – spiega – stati seminati 3 mila metri quadri di miscela Bio prato fiorito studiato per le api e gli insetti come farfalle, falene, presso l’agriturismo Molino Nuovo di Castel San Pietro».

Sabato 9 aprile sarà la volta dell’agriturismo il Fienile, in via Corlo 120 a Castel San Pietro, con più 100 metri quadri dove, dalle ore 14, i bambini potranno seminare, guidati dalla supervisione di Antonella. A seguire, merenda contadina (possibilità anche di pranzare, per info sui costi e prenotazioni: tel. 340 7081904, info@ilfienileagriturismo.it).

«Sabato 23 aprile – prosegue – presso l’azienda agricola biologica Il Molinetto di Riccardo Piccioli, in via monte Cerere 2711 a Castel San Pietro, dalle ore 15 saranno seminati ben 5 mila metri quadri di una serie di fiori sempre per insetti, ma più adatti per rigenerare il terreno e renderlo meno franoso. A seguire, merenda contadina (per info sui costi e prenotazioni via Whatsapp, entro il 20 aprile, tel. 342 8213068)». Per entrambe le iniziative è consigliato abbigliamento comodo, per chi li ha, portare secchielli da mare.

Ma c’è di più: «Negli agriturismi e nelle aziende agricole che si sono rese disponibili e che si aggregheranno – sottolinea Rambaldi – le famiglie potranno tornare ad ammirare le piantine che crescono, la bellezza del prato misto fiorito, fotografare gli insetti al lavoro e apprezzare l’unicità di ogni fiore, di ogni pianta. Le foto si potranno postare sulla pagina Facebook “Fiori per le api”, così come si potranno trovare le informazioni su chi ha aderito». (lo.mi.)

Seminare fiori per le api, a Castel San Pietro due iniziative per i bambini
Cronaca 30 Maggio 2021

Apicoltura, ok del consiglio comunale di Castello all’odg di Francesca Marchetti: «Pista delle api ed educazione nelle scuole»

In occasione della giornata mondiale delle api del 20 maggio scorso, la capogruppo del Partito Democratico Francesca Marchetti ha presentato un ordine del giorno al consiglio comunale di Castel San Pietro poi approvato all”unanimità. «L’amministrazione si è da sempre contraddistinta per l’attenzione che nel tempo ha riservato all’importanza delle api e come Città del Miele vanta una tradizione apistica consolidata sia sul piano produttivo che della promozione del prodotto – spiega lMarchetti –. In città ha inoltre sede l’Osservatorio Nazionale del Miele, un organismo nazionale unico nel suo genere. Recentemente poi l”amministrazione ha aderito all” iniziativa “CittaslowBee – sentinelle della biodiversità” con una edizione speciale 2021 di Very Slow, un’iniziativa patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica. Per questo riteniamo importante che il consiglio comunale così come l’amministrazione si impegnino a proseguire e potenziare l”attenzione per il settore dell’apicoltura e tutto ciò che vi ruota attorno, per sensibilizzare la cittadinanza oltre a valorizzare l’ambiente e il patrimonio naturalistico del territorio».

Le richieste contenute nell”ordine del giorno prevedono: incentivare azioni per creare piccioli habitat per le api nel contesto urbano e agrario; coinvolgere le scuole in programmi didattici di “educazione delle api”; potenziare la manutenzione del verde pubblico e realizzare la “pista delle api”, che prevede la piantumazione di piante di interesse apistico nel parco lungo fiume accanto alla pista ciclabile in corso di progettazione. (r.cr.)

Nella foto: Francesca Marchetti

Apicoltura, ok del consiglio comunale di Castello all’odg di Francesca Marchetti: «Pista delle api ed educazione nelle scuole»
Economia 21 Agosto 2020

Apicoltura, la Regione investe 555 mila euro per la salute delle api e la qualità del miele

Che le api siano importanti per la salvaguardia della biodiversità e quindi per la salute del nostro pianeta è un fatto ormai risaputo. Ma c”è di più: dal punto di vista della produzione e dei posti di lavoro, il comparto dell”apicoltura è un settore di rilievo a livello regionale. E proprio la Regione, ora, decide di investire per la salute delle api e la qualità del miele regionale.

La Giunta regionale ha infatti dato via libera al bando che dà attuazione agli interventi della seconda annualità del Programma regionale triennale 2020-2022. Per gli apicoltori emiliano-romagnoli si tratta di 555 mila euro che potranno essere richiesti entro il 19 novembre attraverso la piattaforma di AgreaBologna.

Ma quali sono gli interventi ammessi al finanziamento?

Si va dall”acquisto di interi sciami di api e famiglie con regine per favorire il ripopolamento degli alveari minacciati dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dall’uso scorretto dei prodotti chimici per la difesa delle colture, al sostegno alle analisi di laboratorio per il miglioramento della qualità del miele; dall’ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, ai laboratori di smielatura e per praticare il nomadismo (ovvero lo spostamento delle arnie sul territorio seguendo le fioriture stagionali); dall’applicazione di nuovi metodi di lotta contro le malattie delle api all potenziamento dell’assistenza tecnica e dell’aggiornamento professionale.

Le risorse danno attuazione al piano di aiuti 2020/2021 per il settore, secondo step del Programma regionale triennale 2020-2022 che ha stimato un fabbisogno complessivo che sfiora i 3 milioni di euro nel prossimo triennio. Metà delle risorse sono di provenienza comunitaria, l’altra metà è resa disponibile dal Governo italiano.

Il budget per il 2020 è stato calcolato in base al numero di alveari presenti in Emilia-Romagna a fine 2019: sono 122.590 quelli censiti dall’Anagrafe apistica nazionale.

“L’apicoltura ha una crescente importanza economica in Emilia-Romagna – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura a agroalimentare Alessio Mammi -. Quest’anno gli effetti negativi della crisi Covid sul mercato e le avversità climatiche, con le gelate di fine marzo che hanno determinato una produzione a macchia di leopardo, hanno colpito anche questo settore. Soprattutto le piccole aziende, che rappresentano la maggioranza tra gli apicoltori, hanno risentito del lockdown e del conseguente blocco del mercato. Il bando a cui diamo il via è uno degli strumenti primari per sostenere il settore nel segno della qualità e della tipicità della produzione”.

Maggiori informazioni, tabelle di ripartizione degli aiuti e dettaglio delle tempistiche di iscrizione al bando sono pubblicate sul sito della Regione.

(r.cr)

Imola

Apicoltura, la Regione investe 555 mila euro per la salute delle api e la qualità del miele
Cronaca 23 Giugno 2020

L’idea di due giovani castellani: un’«autostrada delle api» al Lungosillaro

Lo sanno anche i bambini: le api rivestono un ruolo importantissimo in natura. Essendo insetti impollinatori, da loro dipende buona parte dell’ecosistema e, di conseguenza, della vita dell’uomo. Un’altra cosa oggi è ampiamente risaputa, anche per merito dei rinati movimenti ecologisti e ambientalisti: che le api devono essere protette. Ma come?

Due giovani castellani hanno un’idea per il proprio territorio: un’autostrada delle api lungo il Sillaro per sostenere la vita e il lavoro dei piccoli insetti a strisce. Si tratta di Gerardo Caglioti ed Eleonora Barbieri, meno di cinquant’anni in due, già attivi per l’ambiente con il gruppo ForMyPlace.
«L’idea è quella di attrezzare il parco Lungosillaro con una lunga serie di grandi aiuole dove seminare un’ampia varietà di fiori autoctoni benefici per le api – spiegano –. Un’aiuola dopo l’altra, le api troverebbero così un corridoio fiorito di cui potrebbe godere anche la cittadinanza, per la bellezza ma anche per i pannelli informativi che raccontano il progetto e spiegano come manutenere il verde all’interno delle aiuole stesse, contribuendo così ad un progetto per la natura e per il territorio. Tra gli orti sociali e la passerella vicino alla fonte Fegatella immaginiamo di porre anche un’arnia con una colonia di api da monitorare per indagare la salute degli insetti, e di conseguenza dell’ambiente castellano, dall’inquinamento urbano all’uso dei pesticidi in agricoltura. Le api, infatti, sono un termometro della salubrità dell’ecosistema: contandone il numero a intervalli regolari potremmo imparare tanto sul nostro territorio». (mi.mo.)

Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 18 giugno

L’idea di due giovani castellani: un’«autostrada delle api» al Lungosillaro
Economia 13 Settembre 2019

La Regione Emilia-Romagna stanzia 560 mila euro per rilanciare l'apicoltura di qualità

Acquisto di interi sciami e famiglie con api regine per favorire il ripopolamento degli alveari minacciati dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dell’uso scorretto dei prodotti chimici per la difesa delle colture; sostegno alle analisi di laboratorio finalizzate al miglioramento della qualità del miele; ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, i laboratori di smielatura e per praticare il nomadismo (cioè lo spostamento delle arnie sul territorio) seguendo le fioriture stagionali; nuovi metodi di lotta contro le malattie delle api; potenziamento dell’assistenza tecnica; partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Sono alcuni degli interventi finanziati dal bando varato ad inizio agosto dalla Giunta regionale, che ha messo a disposizione quasi 560 mila euro per dare attuazione al piano 2019-2020 di aiuti al settore dell’apicoltura. Primo step del Programma regionale triennale 2020-2022 approvato dall’Assemblea legislativa, che ha stimato un fabbisogno complessivo che sfiora i 3 milioni di euro nel prossimo triennio.

Metà delle risorse sono di provenienza comunitaria, l’altra metà è resa disponibile dal Governo italiano. Il budget per il 2019 è stato calcolato in base al numero di alveari presenti in Emilia Romagna a fine 2018 (113 mila quelli censiti dall’Anagrafe apistica nazionale). «L’apicoltura – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – è un settore di crescente importanza economica in Emilia Romagna, anche se quest’anno sta vivendo un’annata sfavorevole a causa delle cattive condizioni meteo della stagione primaverile, con piogge insistenti nel mese di maggio che hanno provocato un drastico calo della produzione di miele. Grazie al programma triennale di aiuti e alla nuova legge approvata nel marzo scorso dall’Assemblea legislativa, che ha rafforzato le misure di tutela delle api come sentinelle dell’ambiente, poniamo le basi per il rilancio del settore nel segno della qualità e della tipicità della produzione».

Le domande potranno essere presentate fino al 19 novembre 2019 attraverso la piattaforma informatica di Agrea (Sop). Gli aiuti sono in prevalenza riservati ad apicoltori singoli o aderenti a cooperative, associazioni apistiche, organizzazioni di produttori e, in parte, anche a enti ed istituti di ricerca. I contributi si riferiscono a spese sostenute nel periodo 1 agosto 2019-31 luglio 2020 e le percentuali di aiuto variano dal 50% al 100% a seconda della tipologia dell’intervento. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 settembre

La Regione Emilia-Romagna stanzia 560 mila euro per rilanciare l'apicoltura di qualità
Cultura e Spettacoli 13 Settembre 2018

Il weekend a Castel San Pietro è dolce come il miele con fiera, concorso e convegni

Miele, miele e ancora miele. Il Settembre castellano punta l”attenzione sul nettare degli dei. Le manifestazioni apistiche a Castel San Pietro si aprono venerdì 14 settembre alle 10 quando al teatro Cassero si terrà il convegno dal titolo «Buone pratiche agricole e salvaguardia delle api, primi risultati dalle intese e prospettive future», seguito alle 14.30 da un ulteriore seminario dedicato a «Economia e impresa apistica». Alle 19.30, nella Galleria di arte moderna, verrà inaugurata la mostra fotografica «Ape, mieli, biodiversità con gusto». Alle 20 si torna al Cassero per parlare di «Zucchero 100% italiano per un”agricoltura più sostenibile» in collaborazione con Coprob Italia Zuccheri.

Sabato, ecco in centro storico dalle 10 alle 23 la «Fiera del Miele, dell’Agricoltura e dell’Enogastronomia» con mieli e tipicità italiani in via Matteotti, attrezzature apistiche in piazza Acquaderni, prodotti agroalimentari tipici, laboratori, fattorie didattiche e progetti sociali in piazza XX Settembre, prodotti agricoli a chilometro zero in piazza Galvani e via Cavour. Tutte iniziative che torneranno anche domenica dalle 9.30 alle 21. Non mancheranno, poi, i convegni: sabato alle 10 al Cassero si parlerà di «Legislazione regionale in materia apistica e necessario coordinamento normativo nazionale» e alle 14.30 di «Qualità del prodotto e mercato del miele in Italia». La serata vedrà al centro la musica: alle 21 in piazza XX Settembre ci sarà un concerto dal jazz al pop con il Corpo musicale San Luigi di Vedano al Lambro e il Corpo bandistico di Castel San Pietro. In città ci saranno anche intrattenimento e danze popolari dalle 20.30

Domenica 16 ritorna la Fiera in centro dalle 9.30 alle 23 e, sempre alle 9.30, in piazza XX Settembre si esibirà il corpo musicale lombardo. Nella piazza centrale della città dalle 10.30 si farà spazio al concorso «Grandi mieli d”Italia – 3 gocce d”oro» giunto alla trentottesima edizione: curato dall”Osservatorio nazionale del miele, vedrà la partecipazione in gara di 1124 mieli divisi in tre sezioni (i millefiori, i grandi mieli di Sicilia, i mieli da apicoltura biologica). La premiazione avverrà alle 12.30 e sarà condotta da Patrizio Roversi. Durante la manifestazione, verranno ricordati Maria Rosa Modelli e Cesarino Dalmonte dell”apicoltura Dalmonte. Al pomeriggio, dalle 16.30, spazio all”intrattenimento con le danze popolari.

Info: 051/6954112.

Il weekend a Castel San Pietro è dolce come il miele con fiera, concorso e convegni

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