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Cronaca 23 Gennaio 2023

Sanità, Lepore accelera per l’Azienda unica metropolitana, Panieri tira il freno: «Non si prescinde dall’autonomia di Imola»

A far partire tutto è stata la dichiarazione del sindaco metropolitano Matteo Lepore. Questa mattina in Sala Borsa, a margine della presentazione di una ricerca condotta dall’Alma Mater sulle disuguaglianze sanitarie in città, ha detto che per la sanità bolognese è giunto il «momento delle scelte coraggiose». E arrivare ad avere un’unica grande azienda sanitaria a livello metropolitano «è un’occasione che non bisogna farsi sfuggire».

Una dichiarazione che ha lasciato perplessi gli imolesi. Marco Panieri, presidente del Circondario e sindaco di Imola, ha risposto deciso: «Per il nostro territorio ogni ragionamento non può prescindere dall’autonomia della nostra Ausl».

La riflessione sulle possibili integrazioni tra Aziende sanitarie metropolitane e anche la loro messa in atto da un punto di vista socio-sanitario, sta andando avanti da tempo. Però l’ipotesi di un’unificazione delle Ausl di Imola e Bologna è stata sempre formalmente esclusa. Davanti all’accelerazione verso l’orizzonte di un’unica azienda, quindi, Imola tira il freno. «Qualsiasi innovazione dell’attuale governance deve partire dalla qualità dei servizi socio sanitari garantiti sia a livello del nostro ospedale che del distretto – annota Panieri -, così come si dovrà discutere del futuro dell’Istituto di Montecatone, nella fase di riordino degli Irccs bolognesi. La ricerca di possibili soluzioni ottimali non deve essere dettata solo dai meri aspetti economici – aggiunge il presidente del Circondario -, ma occorre ragionare per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini e favorire la ricerca, considerando la presenza dell’Università di Bologna e di 3 Irccs nell’area della Città metropolitana di Bologna. E’ per questo che prima di tutto è fondamentale un confronto politico, a tutti i livelli, che sia accompagnato da un percorso tecnico di approfondimento. Il confronto politico deve essere la base delle decisioni, per poi definire i modelli organizzativi atti a mettere in pratica le scelte politiche compiute, anche con il coinvolgimento della cittadinanza del territorio metropolitano».

Da mesi a livello metropolitano è attivo un gruppo di lavoro guidato da Danila Valenti, direttrice del dipartimento integrazione interaziendale dell’Ausl di Bologna, con la partecipazione delle Aziende sanitarie, degli Irccs, della Regione, del Comune e della Città metropolitana. «Ci sono alcuni scenari di aggregazione – spiega Lepore – io credo che insieme alla Regione e all’Università dovremo fare la scelta più coraggiosa e lavorare con i professionisti di questo settore. E questo non solo perchè mancano le risorse. Chiaramente sappiamo bene che il sistema sanitario nazionale, in questo momento, su cinque miliardi di euro di necessità ne ha soltanto due a disposizione. Quindi il tema c’è».

«Quello che interessa oggi, in particolare dopo questi anni di pandemia, per dare un segnale di un nuovo corso come amministratori pubblici e sindaci, non deve essere tanto di discutere se fare o meno una Ausl unica a livello metropolitano, quanto piuttosto discutere di come migliorare il servizio per i cittadini. E questo non può prescindere da un iniziale confronto politico, a tutti i livelli» conclude Panieri. (l.a.)

Nella foto Matteo Lepore e Marco Panieri

Sanità, Lepore accelera per l’Azienda unica metropolitana, Panieri tira il freno: «Non si prescinde dall’autonomia di Imola»
Cronaca 28 Luglio 2022

Dalla Città metropolitana oltre 20 milioni di euro per le scuole superiori di Imola. I lavori in corso e quelli in programma

Ammontano a più di 20 milioni di euro gli investimenti della Città metropolitana di Bologna per lavori negli istituti superiori di Imola. Interventi che in alcuni casi sono già in corso di svolgimento.

All’istituto tecnico agrario Giuseppe Scarabelli infatti proseguono i lavori di miglioramento sismico dell’ex convitto, per una spesa di 5 milioni e 700 mila euro. Al termine dei lavori, previsto per l’agosto dell’anno prossimo, i nuovi spazi ospiteranno l’istituto tecnico chimico Luca Ghini, che si trasferirà dalla sede attuale in viale D’Agostino.

Al suo posto, nel 2025, troveranno casa il liceo classico Benvenuto Rambaldi e quello linguistico, economico e delle scienze umane Alessandro da Imola, a fronte di un investimento di circa 9 milioni di euro che prevede anche la costruzione di una nuova palestra. Nella sede di viale Dante dell’istituto Francesco Alberghetti (dunque all’istituto professionale), dalla primavera del prossimo anno sono in programma interventi di miglioramento sismico e di rifacimento dei tetti, dei servizi igienici e degli infissi, nonché la demolizione e la ricostruzione di un intero blocco, per una spesa complessiva superiore ai 5 milioni e 200 mila euro. All’istituto tecnico Luigi Paolini, infine, da marzo 2023 cominceranno i lavori di adeguamento dei servizi igienici, a fronte di un investimento di 497.000 euro. (lu.ba.)

Nella fotografia del Comune di Imola, il cantiere allo Scarabelli

Dalla Città metropolitana oltre 20 milioni di euro per le scuole superiori di Imola. I lavori in corso e quelli in programma
Cronaca 3 Luglio 2022

Bar dell'istituto Alberghetti, la Città metropolitana approva la convenzione per sei anni

C”è anche l”istituto Alberghetti di Imola fra i nove della provincia di Bologna che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire alla nuova convenzione con la Città metropolitana per la concessione a terzi della gestione dei locali adibiti a bar-tavola fredda presenti all”interno delle scuole.

La convenzione avrà una durata di sei anni, a cominciare dall’anno scolastico 2022/2023 in partenza a settembre e con scadenza al temine dell’anno scolastico 2027/2028. Il corrispettivo delle concessioni viene calcolato sulla base del numero degli studenti e di unità del personale che usufruiscono del servizio di bar/ristoro, e palazzo Malvezzi lo ha quantificato in via presuntiva per un importo pari a 132.500 euro per cinque anni.

All”inizio del 2021, la Città metropolitana era intervenuta per abbassare i canoni di concessione allora in vigore dell”80% a causa delle ripercussioni della pandemia. (lu.ba.)

Immagine di archivio

Bar dell'istituto Alberghetti, la Città metropolitana approva la convenzione per sei anni
Cronaca 30 Giugno 2022

La Città metropolitana affida ad Area Blu la gestione dei servizi legati alla sicurezza stradale

La Città metropolitana affida ad Area blu la gestione dei servizi legati alla sicurezza stradale fino al 31 dicembre 2026, con un investimento di circa 3,4 milioni di euro per il triennio 2022-2024.
La società in house del Comune di Imola si occuperà dei servizi di gestione e supporto per la sicurezza stradale e le infrazioni al codice della strada, del supporto all’accertamento e riscossione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e della riscossione coattiva dei crediti di spettanza dell”Ente, e del pronto intervento e ripristino della sicurezza stradale e della viabilità a seguito di incidente.
«La scelta di affidamento dei servizi in house, che la Città metropolitana adotta da oltre 10 anni su questo tipo di servizi, è risultata ancora una volta essere la più adeguata a rispondere alle esigenze dell’Amministrazione – commenta Giampiero Veronesi, consigliere metropolitano delegato al Bilancio –. I vantaggi che consentono di preferire il sistema in house non possono essere ottenuti dal mercato, in quanto l’Ente pubblico affidante può mantenere una direzione strategica e un controllo stringente sui risultati della gestione e sui servizi affidati, autoproducendo servizi per compiere le proprie finalità istituzionali». (lu.ba.)

Immagine di archivio

La Città metropolitana affida ad Area Blu la gestione dei servizi legati alla sicurezza stradale
Cronaca 14 Giugno 2022

Redditi: castellani «paperoni» del circondario, i comuni della vallata in fondo alla classifica

Sono i castellani i “paperoni” del circondario. Secondo il rapporto del servizio Studi e Statistica della Città metropolitana sui redditi dei cittadini residenti nei comuni della città metropolitana di Bologna (dati relativi alle dichiarazioni presentate nel 2021), a Castel San Pietro il reddito medio è di 24.728 euro.

Il reddito medio più basso si registra invece a Castel del Rio con 19.467 euro.
Fra i due estremi si inseriscono, nell’ordine, Imola con un reddito medio di 24.200 euro, Dozza con 23.801 euro, Castel Guelfo con 22.795 euro, Medicina con 22.125 euro, Mordano con 21.938 euro, Casalfiumanese con 21.403 euro, Borgo Tossignano con 20.269 euro (terzultimo) e Fontanelice con 20.002 euro.

Nella maggior parte dei comuni della Città metropolitana il reddito medio cala, in conseguenza del calo del reddito complessivo: fanno eccezione Castel del Rio, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Imola. (lu.ba.)

Redditi: castellani «paperoni» del circondario, i comuni della vallata in fondo alla classifica
Cronaca 17 Marzo 2022

Nel 2021 +1,18% di residenti a Castel del Rio, valore fra i più alti del bolognese. I dati nel Circondario e Ozzano

Nel 2021 la popolazione di Castel del Rio, dopo due anni di ribasso, è cresciuta dell’1,18% (1.203 abitanti). Il comune alidosiano è così il quinto della Città metropolitana per aumento percentuale più rilevante degli abitanti rispetto all”anno precedente.

È il quadro che emerge dai dati del Servizio studi e statistica di palazzo Malvezzi, sulla base dei dati provvisori del Bilancio demografico mensile dell’Istat pubblicati il 14 marzo. Al 31 dicembre 2021, sono 1.015.701 i residenti nella città metropolitana di Bologna, di cui 491.685 maschi e 524.016 femmine, 93 persone in più rispetto al 2020 (+0,01%). Mentre a livello nazionale si riscontra un declino demografico avviatosi dal 2015, e accentuato dagli effetti dell’epidemia Covid-19, che mostra una diminuzione dello 0,4%, nel territorio metropolitano la consistenza dei residenti resta sostanzialmente stabile.

Tornando al nostro territorio, negli ultimi tre anni, il Circondario ha registrato un caldo di popolazione passando dai 133.749 del 2019 ai 132.726 del 2020 e i 132.380 del 2021 (-0.26%). Nel dettaglio, hanno il segno meno, Imola, per il secondo anno consecutivo, con 69.592 abitanti (-0.38%), Castel San Pietro, terzo anno a fila, con 20.674 (-0.54%), Dozza con 6.563 (-0,7%), Mordano, per il secondo anno a fila, con 4.598 (-0.33%), Casalfiumanese, per il quarto anno consecutivo, con 3.361 (-0.36%) e Fontanelice, per il secondo anno a fila, con 1.929 (-0.82%).

In positivo, invece, Medicina, dopo due anni di flessione, con 16.676 (+0.46%), Castel Guelfo, al sesto anno con il segno più, con 4.543 (+0.31%), Borgo Tossignano, dopo due anni in negativo, con 3.241 (+0.4%) e Ozzano con 13.947 (+0.14%).

TUTTI I DATI

Nella foto (dal sito del Comune): veduta aerea di Castel del Rio

Nel 2021 +1,18% di residenti a Castel del Rio, valore fra i più alti del bolognese. I dati nel Circondario e Ozzano
Cronaca 10 Marzo 2022

Dal Pnrr 15,3 milioni di euro per il progetto dell’Osservanza

Importante novità per il progetto «Il Futuro dell”Osservanza-Polo della Conoscenza, Scienza e Ricerca» del Comune di Imola. Il progetto è infatti tra i quattro che la Città metropolitana ha selezionato e che verranno finanziati dai fondi Pnrr assegnati al territorio bolognese. «Siamo molto soddisfatti, perché si tratta di una grande opportunità – commenta il sindaco di Imola e presidente del Circondario Marco Panieri -. Queste risorse ci consentiranno di rigenerare luoghi e spazi chiave per il futuro della nostra comunità, all’interno del polmone verde del complesso dell’Osservanza, un’area di 123 mila mq tra la stazione, il centro storico, la sede dell’Università di Bologna a Imola, e l’autodromo, polo internazionale fortemente collegato nell’ultimo anno all’Alma Mater e alla formazione. Questo progetto rappresenta una chiave di relazione con la Città metropolitana e i nuovi asset di investimenti, come il tecnopolo. Inoltre, ha il pregio di mettere in rete l’Amministrazione pubblica, la formazione scolastica e universitaria ed il mondo delle imprese»

Il progetto «Il Futuro dell’Osservanza-Polo della Conoscenza, Scienza e Ricerca» si propone di sviluppare le seguenti linee di attività: il sostegno alle imprese per favorire la transizione digitale ed ecologica; il sostegno alla nuova imprenditorialità; la promozione di uno spazio per l’open innovation; la creazione di un Accademy di formazione sul digitale rivolta alle imprese, alle istituzioni ed ai cittadini; la creazione di servizi per l’attrazione e retention di talenti nazionali e internazionali e di imprese sul territorio imolese. Nel dettaglio, gli interventi di restauro e rigenerazione riguarderanno i padiglioni 10 e 12, l’edificio «ex artieri» e l’edificio «ex cabina elettrica», con un’ulteriore valorizzazione della presenza dell’Accademia pianistica, nel padiglione 1. (r.cr.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 17 marzo.

Foto Isolapress

Dal Pnrr 15,3 milioni di euro per il progetto dell’Osservanza
Economia 10 Febbraio 2022

Peste suina, nucleo operativo sul territorio metropolitano con azione di vigilanza e perlustrazione

Continuano le attività di controllo e prevenzione della peste suina africana, con  l’aggiornamento fornito dal consigliere metropolitano delegato Paolo Crescimbeni nella seduta dell’esecutivo di Palazzo Malvezzi dell’8 febbraio. «Ad oggi risultano una trentina di casi confermati tra Piemonte e Liguria. Nessun contagio è stato registrato finora in Emilia Romagna» fanno sapere.

Una prima rassicurazione sull’attuale totale assenza di casi accertati sul nostro territorio si trova nella nota della Polizia locale della Città metropolitana che conferma inoltre la non trasmissibilità all’uomo della peste suina che colpisce esclusivamente suini domestici e cinghiali. Gli esseri umani e specie animali diverse dai suini, possono però essere vettori di trasferimento del virus (calpestando i terreni che i selvatici attraversano e trasportandone i residui in contesti rurali “sani”). Da gennaio il Corpo di Polizia locale della Città metropolitana ha raccolto e sottoposto al controllo dell”Istituto Zoo-profilattico 85 carcasse sospette (rivelatesi tutte non infette) e ha collaborato con la polizia della Provincia di Modena in attività di controllo con drone, nel territorio fra Montese e Gaggio Montano. Intanto a inizio febbraio si è avviato un apposito nucleo operativo composto da polizia metropolitana, carabinieri forestali e servizio territoriale agricoltura caccia e pesca che, insieme ai veterinari dell’Ausl, ha concordato sull’opportunità di una strategia di prevenzione.

Per favorire una capillare azione di vigilanza preventiva il territorio sarà perlustrato da 50 soggetti volontari che opereranno su porzioni di 400 ettari. Da queste azioni si riuscirà ad ottenere una georeferenziazione analitica e dati statistici su eventuali passaggi e percorsi. Parallelamente alle attività di monitoraggio, già dalla prossima settimana partiranno incontri informativi e campagne di comunicazione rivolte alla cittadinanza, si potenzieranno percorsi formativi ad hoc per le polizie locali, l’associazionismo e il volontariato e proseguiranno campagne di informazione per 5600 aziende agricole. (r.cr.)

Foto d’archivio

Peste suina, nucleo operativo sul territorio metropolitano con azione di vigilanza e perlustrazione
Cronaca 8 Giugno 2021

Giovane poiana ferita salvata sul lungofiume a Imola

A seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini, una pattuglia della polizia locale della Città metropolitana di Bologna è intervenuta ieri pomeriggio in soccorso di una giovane poiana che da ore si trovava su alcuni arbusti molto vicini all’acqua nel lungofiume Santerno a Imola, e non riusciva a prendere il volo.

Gli agenti della Zona 6 di Imola giunti sul posto, grazie a imbragatura e fune di sicurezza, sono riusciti ad avvicinare il volatile ed a catturarlo senza procurare ulteriori danni. L’intervento si è svolto con il supporto e la collaborazione dei vigili del fuoco e delle guardie ecologiche volontarie.

L”animale, impaurito ma vivace, è stato affidato alle cure del centro di recupero specializzato in rapaci del dottor Avoni che ha riscontrato il danneggiamento importante delle penne dell”ala sinistra. Secondo il veterinario cure appropriate e una convalescenza forse piuttosto lunga, dovrebbero comunque garantirne la guarigione e il ritorno in natura. (r.cr.)

Nella foto: la poiana ferita

Giovane poiana ferita salvata sul lungofiume a Imola
Cronaca 29 Aprile 2021

Riforestazione urbana, tra i progetti candidati anche il «Bosco per l’autodromo di Imola»

C’è anche la creazione di un bosco all’autodromo di Imola, lungo la ciclopista del Santerno, tra i cinque progetti che la Città metropolitana candiderà per il finanziamento al Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito dall’avviso pubblico per la riforestazione urbana nelle città metropolitane. La superficie complessiva interessata è di 57.600 mq con la messa a dimora di 6.900 impianti arborei.

Il Ministero ha avviato nel 2020 il programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura e per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane stanziando 15 milioni, mentre per il 2021 ha messo a disposizione 18 milioni di euro. Nel 2020 la Città metropolitana aveva inviato al Ministero la candidatura di altri cinque progetti (tra cui Medicina) per un finanziamento totale di circa 2,5 milioni di euro e una superficie complessiva interessata di circa 22 ettari. (r.cr.)

Ulteriori informazioni sul progetto su «sabato sera» del 15 aprile.

Nella foto: veduta aerea dell’audtodromo di Imola

    

Riforestazione urbana, tra i progetti candidati anche il «Bosco per l’autodromo di Imola»

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