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Cronaca 14 Novembre 2022

Screening gartuiti sul diabete, appuntamenti promossi da Glucasia il 19 e il 20 novembre a Imola

Oggi, 14 novembre, in oltre 150 Paesi ricorre la Giornata Mondiale del Diabete, e come da tradizione anche a Imola viene promossa una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del diabete dall’associazione Glucasia, in collaborazione con l’Ausl di Imola, Farmacie Sfera, Coop 3.0 e Centro commerciale Leonardo.

Quest’anno sono due gli appuntamenti dedicati agli screenind gratuiti per il rischio insorgenza del diabete di Tipo 2 . Il primo si terrà sabato 19 novembre dalle ore 8.30 alle 12.30 nella Farmacia Comunale dell’Ospedale in via Emilia 95, il secondo domenica 20 novembre dalle ore 10 alle 13 presso la galleria del Centro Leonardo di viale Amendola 129; saranno effettuate, con la collaborazione anche dei medici diabetologi e infermieri del Servizio Diabetologico Adulto e della Pediatria della Ausl di Imola.

Un argomento che merita una sottolineatura e una adeguata sensibilizzazione, poiché a 100 anni dalla scoperta dell’insulina, ancora molti farmaci e tecnologie per la cura del diabete restano fuori dalla portata di tante persone che ne avrebbero bisogno. «Sebbene il SSN dia il diritto alle persone con diabete di godere di un’omogeneità delle cure per il controllo glicemico e la prevenzione delle complicanze croniche della malattia, questo nella realtà non accade. E’ necessario che sul territorio nazionale italiano l’accesso ai nuovi farmaci, ai device innovativi, agli strumenti della telemedicina, e la messa in campo di strumenti di diagnosi precoce e di prevenzione primaria per questa che è una patologia a fortissima predisposizione familiare, siano il più possibile uniforme» afferma Anna Vacirca, medico della Diabetologa dell’Ausl di Imola. Fino all’80% dei casi di diabete tipo 2 può essere prevenuto adottando uno stile di vita sano, comportamenti virtuosi e prestando attenzione a segnali d’allarme. Per info contattare Glucasia al 347 0743948 o via mail a info@glucasia.com. (r.cr.)

Nella foto dell’Associazione Glucasia l’edizione 2021 dello screening

Screening gartuiti sul diabete, appuntamenti promossi da Glucasia il 19 e il 20 novembre a Imola
Cronaca 14 Dicembre 2020

Stati generali del diabete in Emilia Romagna, Glucasia: «Grazie al lavoro dei volontari»

Due giornate di lavori sul modello di workshop per fare il punto su quanto è stato fatto e su quanto è in divenire nella nostra regione per l’assistenza a chi è affetto da diabete. Venerdì 11 e sabato 12 dicembre si sono tenuti online gli Stati generali del diabete in Emilia Romagna, organizzati dalla Federazione Diabete della regione. «Il Covid 19 ha cambiato le nostre vite – dice Rita Lidia Stara, presidente Federazione diabete Emilia-Romagna -, il sistema salute ha subito grandi cambiamenti e stiamo imparando a vivere in modo diverso ma non dobbiamo dimenticare che il diabete è sempre presente. L’epidemia non deve distrarci dal perseguire un servizio sanitario efficiente, in grado di dare risposte concrete ai bisogni di salute delle persone con diabete che noi rappresentiamo».

Gli Stati generali erano aperti a tutti in modalità di videoconferenza tramite la piattaforma Zoom. «Si è trattato del decennale della nostra Federazione – dice Silvia Penazzi, presidente di Glucasia, l’associazione dei diabetici dell’imolese – che in tutti questi anni ci ha rappresentato come associazione e come persone con diabete di fronte alle istituzioni ed enti a cui noi ogni giorno ci rapportiamo, ascoltando le nostre esigenze e cercando di salvaguardare al meglio i diritti di pazienti e familiari accompagnatori. I risultati ottenuti da Feder sono stati ottenuti grazie ai sacrifici di volontari che in cambio non hanno mai voluto nulla tranne che la gratitudine e la soddisfazione di aver fatto qualcosa contro una malattia subdola e difficile come la nostra. Gli Stati generali sono stati l’occasione di raccontare le cose che funzionano e quelle che devono essere migliorate, l’analisi del lavoro svolto per migliorarsi e trovare soluzioni e opportunità alle condizioni delle persone che ogni giorno vivono col diabete». (r.cr.)

Nella foto: il logo dell’evento

Stati generali del diabete in Emilia Romagna, Glucasia: «Grazie al lavoro dei volontari»
Cronaca 8 Novembre 2019

Diabete: il mese della prevenzione si passa “in famiglia'

La Giornata mondiale del diabete si celebra ogni anno il 14 novembre, in oltre 150 Paesi e corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting il co-scopritore dell’insulina con Charles Best nel 1922.
E’ stata istituita nel 1991 dalla International diabetes federation e dall’Organizzazione mondiale della sanità per promuovere la prevenzione e la sensibilizzazione nei confronti del diabete; nel nostro Paese l’appuntamento è promosso da Diabete Italia (associazione tra la Società italiana di diabetologia e l’associazione dei Medici diabetologi) in collaborazione con le associazioni di pazienti e con la partecipazione volontaria di centinaia di medici, infermieri e operatori sanitari.

«Quest’anno il tema nazionale “Famiglia e diabete” ci ha fornito un ottimo spunto per organizzare il nostro convegno territoriale annuale aperto a tutti i cittadini» sottolinea Silvia Penazzi, presidentessa Glucasia Adici, l’associazione diabetici del circondario.
Così, il terzo degli appuntamenti del mese di novembre dedicati al diabete di sabato 16 novembre è stato intitolato “Famiglia e diabete: l’importanza di una gestione partecipata » e si terrà dalle ore 9.45 alle 12 presso la prestigiosa Sala Auditorium Aldo Villa dei Musei Civici San Domenico, in via Sacchi 4 a Imola.
«I vari relatori contribuiranno a mettere in evidenza l’importanza della famiglia nella gestione del diabete – continua Penazzi –, poiché chi ha questa patologia non deve sentirsi solo e la vicinanza dei familiari può fare davvero la differenza nella gestione e nella qualità della vita. Sono argomenti importanti che ci riguardano da vicino pertanto invitiamo tutti a partecipare e a portare domande, riflessioni a cui risponderemo alla fine del convegno». (r.cr.)

Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 16 novembre

Diabete: il mese della prevenzione si passa “in famiglia'
Cronaca 16 Novembre 2018

Come affrontare il diabete a scuola: il 17 novembre a Imola un convegno promosso dall'associazione Glucasia

Si celebra il 14 novembre, in oltre 150 Paesi, la Giornata mondiale del Diabete. Questo giorno corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell’insulina con Charles Best nel 1922). La campagna per la prevenzione e la sensibilizzazione al diabete, istituita nel 1991 dalla International diabetes federation e dall’Organizzazione mondiale della sanità, nel nostro Paese è promossa da Diabete Italia, in collaborazione con le associazioni di pazienti e con la partecipazione volontaria di centinaia di medici, infermieri, operatori sanitari e farmacisti.

Quest’anno il tema «Famiglia e Diabete» si concentra sull’importanza di una gestione partecipata e consapevole che coinvolge tutta la famiglia, la società in cui viviamo fino all’ambito scolastico. A Imola è la presidentessa dell’associazione Glucasia, Silvia Penazzi, a spiegare l’impegno dei volontari. «Dopo le due giornate di sabato 10 e domenica 11 novembre in cui Glucasia si è impegnata in collaborazione con gli operatori sanitari del Servizio diabetologico dell’Ausl di Imola ad effettuare gratuitamente più di 150 test glicemici e altrettanti screening di prevenzione del rischio insorgenza del diabete di tipo 2, vi invitiamo al prossimo appuntamento di sabato 17 novembre con un convegno in cui i vari relatori contribuiranno a chiarire gli aspetti legati al bambino con diabete a scuola. Sono argomenti importanti che riguardano da vicino il nostro territorio pertanto invitiamo tutti a partecipare e a portare domande, riflessioni a cui risponderemo alla fine del convegno».

Il titolo del convegno per esteso è «Diabete a scuola: come affrontarlo?» e si terrà dalle 9.45 alle 12 alla Sala delle Stagioni, via Emilia 25. Il diabete di tipo 1 (Dmt1) è una delle malattie croniche più frequenti dell’età scolare e prescolare. Nel convegno di sabato 17 novembre si approfondirà la tematica della gestione del bambino diabetico a scuola, precisando i compiti di tutte le figure coinvolte nella presa in carico, dal pediatra ospedaliero diabetologo al dirigente e al personale scolastico, oltre al tipo di assistenza sanitaria da attivare dopo la segnalazione del caso.

L’obiettivo è quello di mettere a fuoco la situazione attuale territoriale e le criticità presenti. A tal fine si presenterà un progetto sulla diagnosi precoce del diabete in età pediatrica, in collaborazione con la Regione, il cui obiettivo principale è sensibilizzare coloro che sono più a contatto coi bambini e giovani sui sintomi del diabete al fine di diagnosticarlo tempestivamente ed evitare gravi danni causati da complicanze anche mortali. La campagna si basa su poster multilingua, realizzati dalla Regione in collaborazione con Feder (Federazione diabete Emilia Romagna), che saranno distribuiti in tutte le scuole del territorio, poi nelle sale di attesa delle pediatrie, degli studi dei medici di medicina generale e in altri luoghi pubblici.

Silvia Penazzi inquadra la situazione sul nostro territorio e le sue criticità.«L’Ausl di Imola sta lavorando intensamente per la formazione nelle scuole – risponde Penazzi -, in particolar modo la dottoressa Laura Serra, dell’unità operativa Pediatria e Nido, sta spendendo molto tempo su questo versante. Dopo l’eliminazione della Pediatria di comunità, molti servizi, come le vaccinazioni e la formazione appunto, sono svolti direttamente dalle dottoresse dell’ospedale, in primis la dottoressa Serra, che deve far fronte a una mole di lavoro enorme, considerando il fabbisogno formativo crescente su questa malattia. Ora stiamo riorganizzando e strutturando un percorso formativo con le poche risorse a nostra disposizione, ma è giusto farlo, perché il bisogno di formazione è alto, dato l’aumento degli esordi di diabete nelle scuole e non possiamo pensare di utilizzare unicamente risorse sanitarie».

La presidentessa di Glucasia immagina altre figure da coinvolgere in questo percorso. «L’esperienza finora prodotta ci insegna che un’assistenza qualificata per alcune malattie croniche come il diabete di tipo 1 passa anche attraverso il coinvolgimento di altre figure professionali non sanitarie come quelle degli insegnanti i quali, attraverso un buon lavoro di rete, favoriscono un ruolo attivo della scuola nella gestione del diabete e l’autonomia del bambino stesso. Utilizzare solo figure sanitarie, oltre che non sostenibile, a nostro avviso non è neppure efficace ai fini dell’autonomia e della serenità dei bambini diabetici».

L”articolo completo è su «sabato sera» del 15 novembre

Come affrontare il diabete a scuola: il 17 novembre a Imola un convegno promosso dall'associazione Glucasia

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