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Cronaca 3 Giugno 2020

La Lagosteria di Castel San Pietro riaprirà entro metà giugno

Da marzo a marzo, dal furto con tanto di incendio doloso al blocco totale dei lavori di ristrutturazione per il diffondersi della pandemia da Covid-19. Non c’è che dire: sono stati 12 mesi (più altri due di lockdown) molto complicati per Andrea Grillini, gestore della «Lagosteria dei ragazzi speciali» a Castel San Pietro.
Nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 del marzo 2019 il locale venne preso di mira per un furto a cui seguì un incendio doloso e relativi danni. A fine aprile la Lagosteria aveva riaperto per la stagione estiva con una cucina da campo a noleggio. Poi, a metà settembre, la decisione di chiudere, in attesa di trovare l’accordo con l’Amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile, e partire con i lavori, che dovevano cominciare a metà marzo 2020, ma l’epidemia e il successivo lockdown hanno dilatato ancora i tempi.

«I lavori sono quasi del tutto terminati. La settimana scorsa sono stati ultimati l’impianto elettrico e quello idraulico e, a questo punto, mancano solo gli infissi» racconta Grillini.
Avete già una data per la riapertura?
«Non possiamo ancora definire una data certa, dipende da quando arriveranno finestre e quant’altro. Direi comunque che manca poco, possiamo ipotizzare che saremo pronti entro metà giugno. Aggiungo che saremo chiusi il giovedì, mentre dal lunedì al venerdì ci sarà la possibilità di menù fisso a mezzogiorno».

L”intervista completa nel numero del Sabato sera del 28 maggio

La Lagosteria di Castel San Pietro riaprirà entro metà giugno
Cronaca 16 Settembre 2019

La Lagosteria chiude solo provvisoriamente. Autorizzazione per i lavori imminente

Da oggi la Lagosteria, “l’osteria dei ragazzi speciali” di Castel San Pietro, è chiusa. Ma soltanto provvisoriamente, fino alla conclusione dei lavori di ripristino dei locali a seguito del furto e dell’incendio doloso che il locale sulle rive del Laghetto Scardovi ha subito il 18 marzo.
«Appena riusciamo a fare i lavori riapriamo», spiega Andrea Grillini, uno dei due titolari. Circa 77.000 euro la spesa prevista, secondo il preventivo che le compagnie assicurative della Lagosteria e del Comune hanno fornito a giugno.

Tregua fra gestori e Amminstrazione
A riportare la pace fra Grillini e l’Amministrazione (dopo le polemiche scatenate da un post del gestore che annunciava la chiusura definitiva) è stato il Consiglio comunale di giovedì 12 settembre, nel corso del quale il primo cittadino Fausto Tinti ha risposto ai question time pervenuti assicurando la conclusione dell’iter autorizzativo per la realizzazione dei lavori di ripristino nell’immediato futuro.
«Massima collaborazione e disponibilità possibili – ha ribadito il sindaco –. E profondo dispiacere sulla vicenda e sui ritardi nel ripristinare la piena operatività del Lagosteria, soprattutto verso quei ragazzi con fragilità e per le loro famiglie, ragazzi che sono stati inseriti dal concessionario in un percorso lavorativo, migliorando la loro autonomia e la loro inclusione sociale».
«Accogliamo l’invito del sindaco a ritornare in buoni rapporti e ad abbassare i toni – ha replicato lo staff del locale, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook della Lagosteria –, speranzosi in una accelerazione della pratica e a far partire i lavori il prima possibile come da lui promesso. Noi non molliamo».

Solidarietà
Molti i messaggi di solidarietà ricevuti dal locale, e tante le presenze agli ultimi due appuntamenti organizzati prima della chiusura, la festa Old School Party di venerdì 13 e l’Aperitivo di chiusura di ieri.
A dimostrazione che l’intera città ha a cuore la Lagosteria e i suoi “ragazzi speciali”, che non vedono l’ora di tornare ad accogliere e a servire i propri clienti affezionati. (r. cr.)

Fotografia tratta dalla pagina Facebook della Lagosteria

La Lagosteria chiude solo provvisoriamente. Autorizzazione per i lavori imminente
Cronaca 10 Settembre 2019

Chiude la Lagosteria a Castel San Pietro: troppe spese dopo l'incendio. Polemica social tra gestori e Comune

Pessime notizie per la Lagosteria, “l’osteria dei ragazzi speciali” di Castel San Pietro, e per i suoi clienti affezionati. Domenica prossima la serranda del locale sulle rive del Laghetto Scardovi si abbasserà definitivamente.
«Non abbiamo più la forza economica di resistere – si è sfogato Andrea Grillini, uno dei due titolari, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, nel primo pomeriggio di ieri –. E sarebbe infattibile comunque, visto che sta arrivando il freddo e non si può lavorare con una cucina esterna. Venerdì facciamo la festa (annullata venerdì scorso a causa del maltempo, ndr), domenica sera l’aperitivo di chiusura, poi smontiamo tutto, e grazie e arrivederci».

Le ragioni del locale
La decisione arriva dopo sei mesi di grandi difficoltà seguiti al furto e all’incendio doloso che la Lagosteria ha subito il 18 marzo scorso. «Dopo i primi attestati di solidarietà, avevamo solo una scelta: riaprire il prima possibile – ripercorre la vicenda Grillini –. Ci facciamo fare il preventivo per una cucina da campo dopo appena tre giorni. Il Comune viene a visionare il danno, ci garantisce che entro un mese partiranno i lavori e quindi, visto il costo elevato di una cucina da campo a noleggio, decidiamo di aspettare. Dopo vari solleciti non accade nulla, e decidiamo di montare la cucina da campo e riaprire il 25 aprile».
La Lagosteria nomina un ingegnere strutturale, che concorda sulla demolizione del tetto del magazzino, ed effettua le prove strutturali richieste dal Comune, nell’attesa dell’incontro con i liquidatori delle assicurazioni, fissato per il 27 giugno. Incontro che non va assolutamente come sperato: «Si trova l’accordo per il 90% del danno richiesto e accettiamo – spiega il titolare –. Ma tra le spese non riconosciute ci sono le prove di carico fatte da noi ma richieste dal Comune (2.600 euro), i costi dell’ingegnere per progetti di ristrutturazione coperti solo in parte, e gli affitti che invece di essere annullati sono stati sospesi e a fine settembre li dobbiamo versare».
Non finisce qua: «Intanto le assicurazioni chiedono al Comune di comunicare chi fa i lavori – aggiunge Grillini –. A oggi, dopo due mesi e mezzo, il Comune deve ancora mandare quella comunicazione. Peccato perché dentro a quel rimborso, oltre ai soldi per i lavori, ci sono i nostri soldi di tutte la roba bruciata che abbiamo dovuto ricomprare per riaprire l’attività».
Lo sfogo è anche un dito puntato contro l’Amministrazione: «Ci avete lasciato cinque mesi con una cucina da campo che costa un occhio della testa, che ci ha svenati – attacca il titolare –. Vi avevo chiesto se ci potevate dare in prestito un tendone della Festa dell’unità per risparmiare un po’ sul noleggio, anche li ci avete detto di no».

La risposta del Comune
La risposta dell’Amministrazione non si fa attendere: «Il contratto con cui la Lagosteria (il locale è di proprietà del Comune, ndr) è stata affidata in gestione all’associazione temporanea di imprese Agi Centro Studi, di cui Grillini è capofila, il 7 giugno dello scorso anno non lascia alcun dubbio: il concessionario subentra in toto al concedente – precisa Fausto Tinti, primo cittadino di Castel San Pietro -, quindi il ripristino dei locali è completamente a carico del concessionario». Anche in un caso eccezionale come un incendio.
Fatta questa premessa, «l”Amministrazione ha comunque dimostrato attenzione al problema e disponibilità a risolverlo, prima sospendendo il pagamento del canone di locazione fra il 26 marzo e la fine di settembre, per non gravare ulteriormente sulle spese per i lavori di ripristino dei locali che il concessionario avrebbe dovuto sostenere – aggiunge Tinti –, poi mettendo in campo anche la propria polizza assicurativa, per riuscire a coprire interamente i costi, in quanto la sola polizza assicurativa del concessionario non lo consentiva. Due interventi che, secondo il contratto, non erano neanche dovuti».
Dunque, «questa Amministrazione non ha trascurato niente – rivendica il sindaco –. Abbiamo, però, delle tempistiche da rispettare che sono molto differenti rispetto a quelle dei privati. In quanto ente pubblico non possiamo fare niente fino a quando le due compagnie di assicurazione non ci garantiscono che le spese sono completamente coperte».
Per ultimo, un “sassolino nella scarpa” dopo l”attacco del gestore su Facebook: «Prima che Grillini prendesse una decisione di questo genere, mi sarei aspettato che mi interpellasse – prosegue Tinti –. E’ venuto spesso in Comune per parlare con gli uffici, ma l’ultima volta che mi ha contattato è stata il 6 agosto. Non si è dimostrato all”altezza di interloquire con l”Amministrazione. (lu.ba.)

Fotografia tratta dalla pagina Facebook della Lagosteria

Chiude la Lagosteria a Castel San Pietro: troppe spese dopo l'incendio. Polemica social tra gestori e Comune
Cronaca 24 Aprile 2019

Un mese dopo l'incendio riapre la «Lagosteria» a Castel San Pietro

A poco più di un mese dall”incendio che rese inagibile gran parte del locale (leggi la news) domani, giovedì 25 aprile, riapre la «Lagosteria dei ragazzi speciali», punto di ristoro al centro del laghetto Scardovi a Castel San Pietro. «Stiamo finendo di montare una cucina da campo esterna sul retro in modo da poter riprendere l”attività – ha commentato Andrea Grillini, rappresentante legale dell”Agi Srl, ovvero la società che gestisce l”immobile di proprietà comunale -. Questa era l”unica soluzione possibile dal momento che quella interna è ancora inutilizzabile. Purtroppo assicurazione e burocrazia stanno rallentando il resto dei lavori di ripristino».

Un”apertura che non si limiterà solo ai giorni festivi. «Da domani l”attività riprenderà regolarmente ed in maniera continuativa sia a pranzo che a cena, compreso il 1° maggio – ha proseguito Grillini – In questi giorni abbiamo tenuto aperto il bar ed il lunedì rimarrà il nostro giorno di chiusura, a parte il 29 aprile che saremo aperti».

Una buona notizia, quindi, dopo l”incendio del marzo scorso che Grillini non ha mai escluso potesse essere di natura dolosa e appiccato da qualche ladruncolo entrato per rubare qualcosa. «I primi giorni di aprile qualcuno è entrato nuovamente – ha concluso-, rompendo una porta e portando via per fortuna solo qualche vaso ed un bidone di plastica. Da quel giorno però ho deciso di dormire all”interno del locale, almeno in attesa che vengano a montarci il sistema d”allarme già ordinato». (d.b.)

Nella foto: la Lagosteria a Castel San Pietro

Un mese dopo l'incendio riapre la «Lagosteria» a Castel San Pietro
Cronaca 19 Giugno 2018

Inaugurata al laghetto Scardovi di Castello la «Lagosteria dei ragazzi speciali»

E’ stata inaugurata venerdì scorso la «Lagosteria dei ragazzi speciali», il punto di ristoro al centro del laghetto Scardovi  a Castel San Pietro assegnato al nuovo gestore Agi Centro Studi srls, che è stato selezionato con un bando comunale nell’ambito di un progetto di inclusione sociale. In pratica il locale di proprietà del comune è stato concesso ad un canone molto ridotto solo a fronte di un impegno ad assumere persone disabili.

Al taglio del nastro erano presenti insieme ai nuovi gestori anche il sindaco Fausto Tinti, la vicesindaca Francesca Farolfi, che ha seguito il progetto nell’ambito della sua delega alle Politiche Sociali, gli assessori Giuliano Giordani e Tomas Cenni, i consiglieri comunali Andrea Bondi e Martina Rangoni.  «Un luogo molto amato riapre con una duplice veste, valori di impresa e di inclusione sociale – hanno dichiarato insieme il sindaco Fausto Tinti e la vicesindaca Francesca Farolfi -.  Lagosteria rappresenta un esempio concreto di impegno e attenzione nei confronti delle persone più fragili e permette a tutta la cittadinanza di potervi partecipare. L”Amministrazione è orgogliosa e felice per questo nuovo inizio, e tutta la comunità deve essere orgogliosa di avere un locale pubblico, un buon ristorante, dove lavoreranno ragazzi disabili, che hanno seguito un percorso formativo e ora hanno bisogno di trovare un certo grado di autonomia. Ringraziamo Andrea Grillini di Agi e i suoi collaboratori che hanno fatto una scelta sfidante».

Entusiasmo che proviene anche dai nuovi gestori. «Sono molto contento – afferma Andrea Grillini, rappresentante legale di Agi Centro Studi srl, castellano residente a Imola -. Con questo bando il Comune di Castel San Pietro Terme è stato lungimirante. Questi ragazzi si possono recuperare, non essere una voce al passivo per lo Stato, possono essere inseriti nella comunità. Agi è una società di consulenza, non siamo ristoratori, ma abbiamo partecipato al bando perché sono padre di un bambino autistico di 8 anni e mi interessano progetti per il futuro di questi ragazzi. Sono seguiti dalle istituzioni fino ai 18 anni, finché vanno a scuola, ma dopo non hanno prospettive. In Italia è uno dei primi progetti di questo tipo a partire. Per questo bando, abbiamo fatto un raggruppamento temporaneo di imprese con Domos srl e SL srl di Luca Bietoli e Roberta Gaiba, che hanno fornito impianto elettrico e allarme e la relativa manutenzione. Il bando è andato bene e ora nel locale sono già al lavoro sette persone assunte e dalla prossima settimana inizieranno gli inserimenti lavorativi di quattro ragazzi disabili».

r.c.

Nella foto: il taglio del nastro

Inaugurata al laghetto Scardovi di Castello la «Lagosteria dei ragazzi speciali»
Cronaca 13 Aprile 2018

«Lagosteria» e nuova vita per il locale dell'ex Lao Cafè a Castello

Dopo un anno e mezzo di chiusura, il locale al centro del laghetto Scardovi ha finalmente un nuovo gestore dopo la pubblicazione del bando nei mesi scorsi (leggi la news). Si tratta del raggruppamento temporaneo di imprese formato da tre aziende, ossia Agicentrostudi Srl di Imola (capogruppo), Domus Srl e S&L Srl, che si occuperanno del fabbricato per i prossimi 6 anni, eventualmente prorogabili di altri sei. La prima, che si occupa tra le altre cose di consulenza ad aziende e privati per controlli sulle cartelle esattoriali, fa capo ad Andrea Grillini e Mariangela Donati, mentre le altre due sono riconducibili a Luca Bietoli e Roberta Gaiba, titolari di una ditta di impianti elettrici e di allarmi per la sorveglianza con sede a Castel San Pietro.

Insomma, tre società che apparentemente nulla hanno a che vedere con la ristorazione, ma che per i tecnici di Castel San Pietro sono risultati i più idonei a prendere in gestione un locale che, come dichiarato dall’Amministrazione, dovrà impiegare nell’attività almeno una persona disabile (preferibilmente di Castello o comunque del circondario imolese) e, possibilmente, avere un occhio di riguardo per i prodotti locali. L’idea di partecipare al bando è venuta a Grillini. Castellano di nascita, ma imolese di adozione dopo il matrimonio, è padre di un bambino autistico di 7 anni e in passato ha anche ricoperto il ruolo di vicepresidente della onlus Imola Autismo. «Il nostro obiettivo è dimostrare che i disabili possono essere una risorsa per un’impresa e non sono solo una voce a carico dello Stato – spiega -. Per loro è un’opportunità, una volta finita la scuola, di avere un’occupazione, qualcosa che li gratifichi».

Il locale non si chiamerà più Lao Cafè come in passato, bensì «Lagosteria dei ragazzi speciali». Come si evince dal nome, «sarà un barosteria, aperto tutto l’anno, dal mattino con le colazioni, passando per il pranzo, fino all’aperitivo e alla cena – dettaglia Grillini -. In inverno valuteremo se mantenere questa apertura oppure ridurre l’orario. Ci siamo orientati a creare un punto di ristoro per famiglie e adulti, che chiuda entro le 23.30 o mezzanotte al massimo, e non un locale che propone musica fino a tarda notte. Inoltre, siamo disponibili per comunioni, cresime, feste di compleanno e matrimoni». L’idea è quella di proporre un menù a base di «piadine, crescentine, pasta fresca fatta in casa e carne alla griglia – aggiunge Grillini -. Inoltre, utilizzeremo anche prodotti a chilometri zero, quali formaggi, vino e miele».

Complessivamente, il locale può contare su una sessantina di posti all’interno e altrettanti all’esterno dove, tra l’altro, verrà stesa dell’erba sintetica sotto ai tavoli. Oltre a questo, c’è qualche altra piccola messa a punto da fare, in particolare «pulizia, imbiancatura, sistemazione impianto elettrico e rifacimento dell’impianto d’allarme» elenca Grillini. Per quanto riguarda le attrezzature di cucina, tavoli e sedie, i nuovi gestori sono già in contatto con il precedente per valutare la possibilità di una vendita. Considerato tutto questo, «l’obiettivo è aprire entro fino maggio». E anche per questo è già iniziata la ricerca del personale. «Sicuramente avremo un dipendente disabile che sarà cameriere o aiuto cuoco – afferma -. Stiamo vagliando alcune persone perché non per tutti è semplice riuscire a lavorare 6 ore al giorno». Il dipendente diversamente abile sarà affiancato da colleghi non disabili. «Siamo alla ricerca di un lavapiatti, un aiutocuoco, un barista e dei camerieri, mentre il cuoco l’abbiamo già individuato» elenca Grillini.

gi.gi.

L”articolo completo su «sabato sera» del 12 aprile.

Nella foto: il locale presso il laghetto Scardovi

«Lagosteria» e nuova vita per il locale dell'ex Lao Cafè a Castello

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