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Cronaca 27 Settembre 2022

«Un s’bóta veja gnét», Imola combatte lo spreco alimentare

L’adagio «Non si butta via niente», vera filosofia popolare del secolo scorso, diventa oggi un progetto per il recupero delle eccedenze e la prevenzione degli sprechi alimentari, promosso dal Comune di Imola (assessorati Ambiente, Politiche sociali e Sviluppo economico), in collaborazione con Hera e Last Minute Market (società spin-off dell’Università di Bologna), con l’impegno di aziende ed enti no profit del territorio. Il progetto, sottolineano gli assessori Elisa Spada (Ambiente e Mobilità sostenibile), Daniela Spadoni (Welfare) e Pierangelo Raffini (Sviluppo economico), «si innesta in un sistema virtuoso già avviato e ha lo scopo di ampliare la platea dei soggetti coinvolti, donatori e destinatari».
Nella fase sperimentale, da gennaio a giugno 2022, il progetto ha consentito di recuperare 5 tonnellate pari a 1.600 porzioni di pasti pronti, da tre donatori (Interspar, Ecu e mensa Hera). Coop. Mano Tesa e No Sprechi sono i due enti no-profit del territorio coinvolti finora. Ora si entra nella fase operativa e grazie ai donatori che hanno già aderito all’iniziativa si stima di arrivare a recuperare oltre 10 tonnellate di eccedenze entro fine anno. Nuovi donatori entrano nella filiera: le Macellerie del contadino Clai Pedagna e centro, Natura Sì, Crai di Sesto Imolese, e i tre Conad di Imola in via Carducci, via Baruzzi e via Montericco, oltre all’Autodromo che nell’ambito delle azioni dell’Imola Living Lab recupererà le eccedenze legate ai grandi eventi. (r.cr.)

Approfondimenti sul sabato sera del 29 settembre

Nella foto: la presentazione del progetto

«Un s’bóta veja gnét», Imola combatte lo spreco alimentare
Cronaca 6 Febbraio 2022

Oltre 9.700 pasti donati nel 2021 con CiboAmico, il progetto di Hera e Last Minute Market

Circa 120 mila pasti recuperati, per un valore totale di oltre 492.000 euro, evitando la produzione di circa 50 tonnellate di rifiuti, corrispondenti a oltre 113 cassonetti, e l’emissione di circa 220 tonnellate di Co2. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti. Sono i numeri che riguardano CiboAmico, il progetto nato 13 anni fa dalla collaborazione tra il Gruppo Hera con Last Minute Market, impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale.

In particolare, nella mensa Hera di Imola è stato possibile recuperare quasi 14.400 pasti, per un valore complessivo che sfiora i 56.000 euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta dell’associazione cooperativa sociale Mano tesa, che dal 2020 provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana all’ente beneficiario: la residenza di co-housing per anziani che ha sede a Sesto imolese. «Da anni con CiboAmico e il recupero del cibo non consumato nelle nostre mense contribuiamo al contrasto dello spreco alimentare – commenta Filippo Bocchi, direttore Valore condiviso e sostenibilità del Gruppo Hera – e solo nel 2021 siamo riusciti a donare oltre 9.700 pasti, pari a oltre 4 tonnellate di cibo, a favore degli enti no-profit dei territori interessati». (lu.ba.)

Oltre 9.700 pasti donati nel 2021 con CiboAmico, il progetto di Hera e Last Minute Market
Cronaca 14 Novembre 2021

Imola finalista del premio «Vivere a SprecoZero 2021», gli «oscar nazionali della sostenibilità»

C’è anche il Comune di Imola tra i finalisti del premio «Vivere a SprecoZero 2021», iniziativa nell’ambito della campagna pubblica di sensibilizzazione SprecoZero, promossa dal Last Minute Market, in collaborazione con il dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna. Si tratta degli «oscar nazionali della sostenibilità» e la premiazione è prevista per il 26 novembre a Bologna, a palazzo D’Accursio (ore 16). SprecoZero, nata nel 2010 e illustrata dal disegnatore e fumettista Altan, è l’unica campagna permanente di sensibilizzazione in Italia sul tema dello spreco alimentare.

Il progetto imolese, dal titolo «A scarto zero», punta alla riduzione degli sprechi alimentari domestici, e vede protagonisti il Comune di Imola, il ristorante San Domenico e la Clai. In quattro videoricette, rispettivamente antipasto, primo, secondo e dessert, pubblicate sui canali social dell’Amministrazione comunale, gli chef del territorio spiegano come gli scarti possono diventare risorsa per ogni menù. Al progetto hanno collaborato Max Mascia (San Domenico), Michele Quitadamo (Vivanderia), Ambra Lenini e Rosa Tozzoli (Osteria del Vicolo Nuovo), Matteo Coralli (Dulcis Cafè). (r.cr.) 

Nella foto: lo chef del San Domenico Max Mascia nella puntata dedicata alle polpette

Imola finalista del premio «Vivere a SprecoZero 2021», gli «oscar nazionali della sostenibilità»

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