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Imola 17 Ottobre 2023

Riscaldamento a Imola: accensione fino a 10 ore al giorno e con la riduzione di un grado

Le temperatura sono più alte rispetto alla media stagionale e cambiano così anche le regole per l’utilizzo del riscaldamento. Dal 15 ottobre scorso e fino al 30 novembre è possibile accendere gli impianti termici per il riscaldamento per un massimo di 10 ore nella singola giornata, tra le ore 5 e le ore 23 (rispetto ad un orario massimo di funzionamento di 14 ore giornaliere). L’accensione deve inoltre avvenire con la riduzione di 1°C dei valori di temperatura per tutti gli edifici: con una massima, quindi, di 17° (con 2° di tolleranza) per gli edifici adibiti ad attività industriale e artigianali e di 19° (sempre con 2° di tolleranza) per tutti gli altri edifici.

A stabilirlo l’ordinanza firmata dal sindaco Marco Panieri, decisa sulla base del fatto che le temperature registrate a Imola dalle stazioni meteorologiche di Arpa Emilia-Romagna, negli ultimi giorni, sono state ancora superiori ai livelli di media stagionali e, in base alle previsioni, si presume che le temperature si manterranno al di sopra della media stagionale. Ordinanza in vigore salvo un’anomalia termica negativa significativa che comporti un adeguamento della misura con l’adozione di un nuovo provvedimento.

red. cr.

Riscaldamento a Imola: accensione fino a 10 ore al giorno e con la riduzione di un grado
Cronaca 5 Aprile 2023

La primavera si fa desiderare, anche Ozzano proroga l’accensione del riscaldamento

«Le basse temperature di questi giorni, soprattutto nei valori minimi e le imminenti festività pasquali dove magari molte persone passeranno più ore in casa, mi hanno fatto prendere la decisione di firmare l’ordinanza di proroga dell’accensione dei termosifoni fino al 12 aprile». Così il sindaco di Ozzano Lelli sulla decisione, come Imola, di tenere accesi i termosifoni oltre il termine del 7 aprile.

L’ordinanza prevede l’ accensione facoltativa, non un obbligo quindi, per un arco temporale non superiore alle 6 ore giornaliere, e comunque nella fascia compresa fra le ore 5 e le ore 23. (r.cr.)

Foto d’archivio  

La primavera si fa desiderare, anche Ozzano proroga l’accensione del riscaldamento
Cronaca 5 Novembre 2022

Accensione termosifoni, anche Castel San Pietro limita la durata a 10 ore al giorno

Non solo posticipi nella possibilità di accendere i termosifoni ma anche limitazioni all’utilizzo giornaliero del riscaldamento. Questo è quanto ha deciso l’amministrazione comunale di Castel San Pietro che nei giorni scorsi aveva posticipato al 7 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione ad uso riscaldamento.

Una ulteriore ordinanza dell’amministrazione comunale limita l’attivazione a un massimo di 10 ore nella singola giornata (comprese tra le 5 e le 23) dal 7 al 30 novembre 2022 compresi, salvo che non si verifichi un’anomalia termica negativa significativa che comporti l’adozione di un altro analogo provvedimento.

L’ordinanza, pubblicata all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune di Castel San Pietro Terme, precisa anche tutti i casi in cui non si applica la limitazione della durata giornaliera dell’accensione del riscaldamento.

Accensione termosifoni, anche Castel San Pietro limita la durata a 10 ore al giorno
Cronaca 28 Ottobre 2022

In alcuni comuni del circondario l’accensione dei termosifoni slitta al 7 novembre

Visto il permanere di una situazione meteorologica favorevole l’Amministrazione comunale di Imola ha deciso di prorogare il divieto di accensione degli impianti termici fino a domenica 6 novembre compreso. In questo modo sarà permesso l’accensione a partire da lunedì 7 novembre (in precedenza era stata fissata al 2 novembre). Stesso provvedimento, nel circondario, al momento preso anche da Castel San Pietro, Medicina, Ozzano e Borgo Tossignano.

«Questa ordinanza – spiega il sindaco Marco Panieri a giustificazione del documento firmato – rafforza l’attenzione dell’amministrazione per la qualità dell’aria. Infatti, gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante fonte di emissione di elementi atmosferici inquinanti. Tuttavia – rimarca il primo cittadino – non c’è solo il tema ambientale, ma anche quello di risparmio energetico e di alleggerimento sui costi del bilancio Comunale. Non si vogliono trascurare le diverse esigenze che sappiamo esserci nell’ambito energetico e nelle sue declinazioni più concrete, però alcune attenzioni come quella avuta nell’emettere questa Ordinanza consentono di sbloccare risorse importanti per altre emergenze».

Ma non ci sono solo slittamenti e limitazioni. Lo conferma il sindaco che ricorda come «nel frattempo stiamo ragionando su ulteriori misure legate all’energia, considerando che investimenti più importanti che incideranno fortemente sul medio-lungo periodo come la riqualificazione degli edifici pubblici (cappotto, infissi, impiantistica ed efficientamento energetico) sono già in via d’attuazione. Penso a quanto dell’intero patrimonio immobiliare comunale, compreso l’ambito dell’Edilizia Residenziale Pubblica in virtù di un proficuo dialogo con Acer, si stia trasformando grazie ai fondi del Pnrr, del Superbonus 110% e del Fondo Complementare, con l’avvio di numerosi cantieri già attivati o in via di attivazione per concretizzare interventi proprio di questo tipo, lasciando abitazioni più belle, più funzionali e più sostenibili, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico». (r.cr.)

In alcuni comuni del circondario l’accensione dei termosifoni slitta al 7 novembre
Cronaca 8 Ottobre 2022

Termosifoni accesi per 15 giorni in meno, si parte il 22 ottobre. Prosegue la «rottamazione» delle caldaie

Per contrastare il caro energia anche nel territorio imolese entrano in vigore le nuove regole per l’accessione dei termosifoni in casa. Rispetto al passato, in base al decreto firmato dal ministro della Transizione ecologica Cingolani, il periodo di funzionamento degli impianti viene ridotto per tutti di 15 giorni: dal 22 ottobre, quindi con avvio posticipato di 8 giorni la data ordinaria di inizio, e fino al 7 aprile, anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio. Le temperature dovranno inoltre abbassarsi di un grado (indicativamente da 20° a 19°) e la durata dell’accensione giornaliera di un’ora (da 14 a 13 ore complessive).  

«In un contesto così complesso, abbiamo bisogno di tenere insieme la tutela della salute delle persone, esposta dagli impatti della qualità dell’aria, con le oggettive difficoltà in cui si trovano famiglie e imprese con i rincari energetici – ha commentato l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo -. In questo momento di crisi è importantissimo il dialogo con i Comuni e come Regione, anche se faticosamente, stiamo cercando una condivisione con le altre Regioni del bacino padano, unite dalla condanna in sede europea per la qualità dell’aria, chiedendo al Governo di attivarsi. Una nuova riunione istituzionale per fare il punto della situazione – conclude – è prevista per l’11 ottobre». 

Dala Regione si ricorda che fino al 31 dicembre 2023 è possibile “rottamare” le vecchie caldaie a biomassa con apparecchi meno inquinanti, a 5 stelle o pompe di calore. Cioè si può fare richiesta per un contributo per sostituire con dispositivi di ultima generazione camini, stufe e caldaie a biomassa ormai obsoleti con l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e migliorare la qualità dell’aria. Possono farlo i residenti dei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna e nell’agglomerato di Bologna, ossia nei territori in cui si applicano le misure del Piano Aria (Pair).  

La richiesta di contributo va fatta attraverso la piattaforma telematica della Regione (r.cr.)

Termosifoni accesi per 15 giorni in meno, si parte il 22 ottobre. Prosegue la «rottamazione» delle caldaie
Cronaca 20 Settembre 2022

I residenti nel circondario (tranne quelli della vallata) e Ozzano possono chiedere incentivi per sostituire caldaie, stufe e camini

Puntare all’efficientamento energetico con l’occhio rivolto alla qualità ambientale. Con queste direttrici la Regione stanzia 11,5 milioni, per il prossimo triennio, per permettere alla famiglie di cambiare stufe e camini, quindi dispositivi di calore a biomassa, fortemente inquinanti con nuovi impianti di riscaldamento di ultima generazione. Questo sostegno economico può arrivare a coprire l’intero costo dell’operazione. La domanda è possibile effettuarla fino 31 dicembre.

Le risorse a disposizione per l’annualità 2022 ammontano a 3 milioni e 105mila euro, che si aggiungono ai 3,5 milioni del 2021 e ai quasi 5 milioni per il 2023, per uno stanziamento complessivo di 11,5 milioni di euro per il triennio. Fondi destinati al ricambio di impianti di calore alimentati a biomassa legnosa come camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet, di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna già assegnatari del contributo del ‘Conto termico’ – il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni – da parte del Gestore Servizi Energetici, che decorreva dal 7 gennaio 2021. Nel nostro territorio interessati gli abitanti dei comuni della pianura est (Imola, Castel Guelfo, Mordano, Medicina, Castel Guelfo, Dozza) e dell’agglomerato di Bologna (Ozzano Emilia). Esclusi quindi i residenti in Vallata.

L’incentivo regionale consiste in una percentuale aggiuntiva rispetto a quella rilasciata dal GSE e può coprire fino al 100% della spesa ammissibile. Sono ammesse le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi generatori in sostituzione di quelli obsoleti, ma non i casi di nuova installazione. Gli incentivi saranno erogati ai richiedenti in possesso dei requisiti fino a esaurimento fondi e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. (r.cr.)

Nella foto di archivio un esempio di vecchio camino che può essere rinnovato

I residenti nel circondario (tranne quelli della vallata) e Ozzano possono chiedere incentivi  per sostituire caldaie, stufe e camini
Cronaca 2 Agosto 2022

I campi da tennis di via Monte del Re pronti anche per la stagione invernale

A Dozza sono stati completati i lavori di rifacimento dell’impianto di riscaldamento dei campi da tennis nel centro sportivo in via Monte del Re. Una spesa complessiva di 70 mila euro, finanziata interamente con contributi del ministero dell’Interno, inseriti nel Bilancio di previsione 2021-2023.

Le opere, realizzate dall’impresa Idro- project di Ozzano Emilia, si sono concentrate sulla sostituzione del generatore esistente con altri due, dedicati ciascuno a una porzione dell’ampia tensostruttura per garantire idonea temperatura e permettere l’utilizzo di entrambi i campi anche nella stagione invernale. «Un intervento – spiega il sindaco, Luca Albertazzi – che ci permetterà di sfruttare a pieno il potenziale dei nostri campi da tennis del centro sportivo di Monte del Re». (r.cr.) 

Nella foto: i campi da tennis coperti di Dozza

I campi da tennis di via Monte del Re pronti anche per la stagione invernale
Cronaca 15 Aprile 2021

Accensione degli impianti di riscaldamento, proroghe a Imola, Castel San Pietro e Ozzano

Temperature minime esterne sostanzialmente in linea con le medie stagionali del periodo, ma nonostante ciò molti sistemi edificio-impianto non consentono di ottenere temperature operanti che garantiscano il comfort climatico atteso. Per tutelare quindi la salute delle fasce più deboli della cittadinanza come anziani, bambini piccoli e persone in condizioni precarie di salute, alcuni comuni del Circondario hanno deciso di prorogare l’accensione degli impianti di riscaldamento. 

Il Comune di Imola, ad esempio, con un’ordinanza ha fissato la nuova data al 26 aprile 2021 compreso. Stesso provvedimento ma fino al 30 aprile sia a Castel San Pietro che ad Ozzano Emilia. (r.cr.)

Accensione degli impianti di riscaldamento, proroghe a Imola, Castel San Pietro e Ozzano
Cronaca 12 Ottobre 2020

A Imola e Castel San Pietro da oggi accensione anticipata degli impianti di riscaldamento

Viste le temperature inferiori alla media stagionale, i comuni di Imola e Castel San Pietro hanno deciso di anticipare ad oggi l’accessione degli impianti di riscaldamento, originariamente previsto per il 15 ottobre.

Attivazione facoltativa per un limite massimo non superiore alle 7 ore giornaliere (pari alla metà della durata consentita a pieno regime) nella fascia tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno (è consentito il frazionamento dell’orario di riscaldamento in due o più sezioni). L’obbligo di legge, inoltre, dispone di non superare la temperatura di 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili,  e di 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici, fatte salve le esclusioni previste dall’art. 12, commi 5 e 6, del Regolamento regionale del 30 luglio 2018, n.2. (da.be.)

A Imola e Castel San Pietro da oggi accensione anticipata degli impianti di riscaldamento
Cronaca 15 Aprile 2020

Imola, il Commissario proroga l’accensione degli impianti di riscaldamento fino al 3 maggio

A Imola gli impianti di riscaldamento potranno rimanere accesi fino a domenica 3 maggio compresa.
«Si prevede un abbassamento della temperatura atmosferica – spiega la delibera del commissario straordinario del Comune Nicola Izzo –, con possibili disagi da parte della popolazione, soprattutto anziana, in relazione al suddetto obbligo di rimanere nelle proprie abitazioni». Il riferimento va, evidentemente, ai decreti e alle ordinanze per il contrasto alla diffusione del coronavirus.

«La durata giornaliera dell’accensione non deve essere superiore alla metà di quella consentita a pieno regime, ossia non può superare le 7 ore giornaliere nella fascia oraria tra le ore 5,00 e le ore 23,00 di ciascun giorno – aggiunge l’atto –. E’ consentito il frazionamento dell”orario di riscaldamento in due o più sezioni».
In qualsiasi caso, l’invito è quello di «limitare l’accensione nelle ore più fredde – conclude la delibera –, ricordando l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 18°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili e di 20°C+2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici». (r.cr.)

Imola, il Commissario proroga l’accensione degli impianti di riscaldamento fino al 3 maggio

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