Calcio, la «sfavorita» Juvenilia trionfa senza stelle e sale in Prima categoria
La classica ciambella riuscita col buco, perché quando non parti con i favori del pronostico, è ancora più bello festeggiare alla fine. E’ quello che è successo alla Juvenilia, che da domenica 29 aprile è ufficialmente in Prima categoria.
Il rocambolesco successo per 4-3 sul Rainbow Granarolo è stato la ciliegina sulla torta di una stagione perfetta, segnata da una promozione che in pochissimi, per non dire nessuno, si aspettavano. Una società che, senza grandi nomi e grandi proclami, ha lavorato con grande umiltà e unità di gruppo da fine agosto, portandosi a casa il massimo bottino. «Vincere da sfavoriti è ancora più bello – ammette mister Daniele Rebeggiani -. Eravamo partiti per fare un bel campionato e tentare di giocarcela con tutti, magari centrando i play-off. Ce lo siamo meritato, non mi stancherò mai di dire che l’unità del gruppo ha fatto la differenza».
Quando avete iniziato a pensare di potercela fare?
«Non l’ho mai detto ai ragazzi, ma dall’inizio del girone di ritorno ho avuto sensazioni positive. Vedevo che le altre ogni tanto inciampavano ed ero sicuro che noi non saremmo calati fisicamente. Non l’ho mai esternato, probabilmente anche qualcuno del gruppo ha fatto come me e dentro di sé lo sentiva. Da parte mia, c’è sempre stata positività, perché anche quando abbiamo perso, siamo riusciti a dimostrare di essere una squadra vera».
Un plauso va fatto anche a chi l’ha scelto: stiamo parlando del direttore sportivo Maurizio Migliori e dell’intera dirigenza imolese, che si è mossa in anticipo scegliendo il tecnico già lo scorso febbraio, quando fu chiamato a sostituire mister Maiardi per completare la stagione 2016/2017. «Con il lavoro che faccio, mi piace programmare per tempo – spiega Migliori, che si occupa di pianificazione finanziaria per una banca -. Lo scorso anno c’era qualche problema di comprensione tra mister Maiardi e lo spogliatoio e, siccome sapevamo che le strade si sarebbero separate in estate, abbiamo deciso di chiamare Daniele Rebeggiani e di iniziare in anticipo un percorso che poi ci ha portato a questa clamorosa promozione».
Un gruppo giovane e senza primedonne: è stata la ricetta fondamentale per questo successo?
«Credo proprio di sì. Spesso alcuni personaggi di spessore finiscono col rompere gli equilibri di uno spogliatoio. Da parte nostra, invece, siamo riusciti ad inserire, in un gruppo già coeso, dei ragazzi giovani con grande voglia di giocare e di divertirsi, come i fratelli Giordani, Castellucci, Volta e altri. Ovviamente, grandi meriti a Rebeggiani per averli saputi gestire e amalgamare al meglio».
Avete già in mente dei piani per la prossima stagione?
«Ripartiremo dalla passione, senza spendere per i giocatori. Ripartiremo dal Pambera che, a differenza di quanto pensano in molti, è omologato per la Prima categoria. Cercheremo di sfruttare il nostro campo e l’ambiente che conosciamo al meglio. Ci guarderemo attorno per completare la rosa, con giovani interessanti che abbiano voglia di spendersi, con un piccolo budget; vedremo se la categoria ci porterà qualche sponsor in più…».
an.cas.
L”articolo completo su «sabato sera» del 3 maggio.
Nella foto (Isolapress): il gruppo della Juvenilia festeggia la promozione