Le storie dei maturandi «senior» del corso serale dell”Istituto tecnico Alberghetti
Hanno affrontato la prova di maturità assieme ai loro colleghi più giovani. Sono gli studenti «senior» del corso serale, che all’Istituto tecnico Alberghetti di Imola, consente anche agli adulti di ottenere il diploma di perito meccanico e meccatronico. Un percorso impegnativo, della durata di tre anni, che prevede una frequenza dal lunedì al venerdì dalle 18.20 alle 23. Tornare sui banchi di scuola, spesso a tanti anni dall’ultima volta e dopo una giornata di lavoro, dovendo in più conciliare lo studio con la famiglia, richiede forti motivazioni. I 17 studenti della 5ªAts hanno tutti alle spalle belle storie di tenacia e determinazione e a volte anche di volontà di riscatto. Perché, concordano tutti, «non è mai troppo tardi per cercare di migliorarsi e l’esperienza alla fine è gratificante, al di là dei sacrifici e dei voti finali». Prova ne è, che ancor prima degli esiti, stanno già arrivando proposte di colloqui di lavoro da parte di aziende e agenzie interinali in contatto con la scuola.
La quarta rivoluzione industriale, che sta già portando nelle imprese la digitalizzazione 4.0, costringerà sempre più persone a compiere percorsi di riqualificazione e a rimettersi in gioco anche in età matura. Abbiamo quindi scelto di raccontarvi le esperienze di alcuni di questi studenti modello.
Diplomarsi dopo i cinquant’anni.
Stefano Borsatti ha affrontato la prova di maturità a 52 anni. E’ lui il decano della classe. «Da ragazzo – racconta – avevo cominciato proprio l’Itis Alberghetti, ma ho abbandonato, scoraggiato dai voti e dalla (poca) voglia. Ho sempre fatto l’operaio e oggi sono capoturno alla Wienerberger di Bubano. Mi mancava però il diploma, per me era come un cerchio da chiudere».
L’ingegnere edile tornato alle superiori.
Nel curriculum del trentaduenne Davide Valente ci sono un diploma di maturità scientifica, una laurea in Ingegneria edile, esperienze presso uno studio di servizi per l’edilizia e un’impresa del bolognese, e oggi un lavoro nell’azienda meccanica di famiglia, che a Castel Bolognese produce cilindri oleodinamici. Qui si occupa di conformità prodotti e risorse umane. Nonostante questo, è tornato sui banchi di scuola per completare la sua formazione.
Geometra e meccanico dopo la libera professione.
Anche per il geometra François Bigarini, di 42 anni, la scelta di iscriversi al corso serale è conseguenza della crisi dell’edilizia. «Per anni ho svolto la libera professione con Partita Iva, ma specie negli ultimi tempi era diventato difficile proseguire su questa strada. Volevo specializzarmi nel disegno meccanico. Per me era impossibile accedere ai corsi di formazione professionale, giustamente riservati ai disoccupati, così, tre anni fa, ho deciso di intraprendere la strada più lunga e impegnativa e iscrivermi al corso serale».
Il percorso di chi voleva vivere di musica.
A esame orale concluso, Ubaldo Bolognesi, di 49 anni, esulta su Facebook: «Ho vinto una delle più grandi sfide della mia vita. Ora mi sento una persona migliore. E sono felice!». A caldo ci spiega che «avere un diploma nel cassetto è una grande soddisfazione personale». «La decisione di prendere il diploma è scattata quando mi sono reso conto che la mentalità che vige nell’ente pubblico è troppo burocratizzata, mentre dove lavoro adesso si dà finalmente valore alla meritocrazia».
L’ex pugile che spera di lasciare la fonderia.
Tra gli studenti più giovani c’è Riccardo Toschi, di 26 anni, che da ragazzo ha abbandonato gli studi all’Ipsia e all’Ecap. «Avevo altri interessi, facevo pugilato a livello agonistico – dice -. Ma col tempo si cambia e mi sono reso conto che il diploma nella vita serve». (lo. mi.)
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Nella foto la 5aATS al completo davanti all”Istituto Alberghetti