Il Circo Arata a Castel Guelfo e il nevone del 1929: il libro in vendita e le iniziative con le scuole nel 90° anniversario
Ci sono storie di fantasia e storie di realtà. Questa è una storia di realtà. Una storia vera, di quelle che fanno emozionare e palpitare il cuore. Siamo nel febbraio del 1929 quando a Castel Guelfo arriva il Circo Arata. Il convoglio, formato da una decina di carri giunge quasi all’improvviso alle porte del paese e sorprende le persone ed i bambini che stanno giocando, lasciando per un attimo l’intera comunità senza fiato: «Il circo, arriva il circo!».
Si tratta di un piccolo circo a conduzione famigliare formato da Amedeo Arata, capofamiglia, uomo forte che rompe le catene con la forza del torace, la moglie Claudia Rizzoli, giovane maestra elementare di Bologna, e i loro cinque figli: Alfredo, Elena, Fanny e Violetta, equilibriste sul filo, e Guido, acrobata cavallerizzo. Questo è l’inizio della storia che diversi anni fa Leonida Stignani, un guelfese nato nel 1921, mi ha regalato. Dopo oltre ottant’anni ricordava con precisione la cronaca dell’accaduto, i personaggi e i dettagli dello spettacolo come l’avesse visto la sera prima.
Una storia che ha diversi protagonisti: il paese di Castel Guelfo, il Circo Arata, i bambini e la neve, tanta neve. Infatti, il 1929 viene ricordato come l’anno del nevone, una tormenta che investì per una settimana consecutiva l’Emilia Romagna, gran parte della Toscana, l’Umbria e le Marche, portando accumuli di neve di circa 2 metri. Arriva la sera dello spettacolo e la famiglia fa lo «sfondone», quello che in gergo circense vuol dire il tutto esaurito. Terminato lo spettacolo iniziano a cadere piccole farfalline di neve che nel giro di poco tempo si trasformano in fiocchi grossi come fiori di gelsomino. La neve seppellisce tutto il paese, blocca la vita della comunità, mette in ginocchio la popolazione. Anche il Circo Arata rimane paralizzato dalla neve e dal freddo, senza cibo, senza legna per riscaldarsi, senza coperte e fieno per i cavalli: il tendone ricurvo sotto il peso della tormenta. E qui scatta la magia. I guelfesi aiutano questa piccola comunità con ogni mezzo e grande generosità, portando loro cibo e coperte, vicinanza, aiuto e amicizia. Famiglie che avevano poco e niente aiutano altre che in quel momento hanno ancora meno. (ru.mo.)
Maggiori dettagli si trovano su «sabato sera» del 28 febbraio
L’arrivo del Circo Arata e la contemporanea grande nevicata del febbraio 1929 sono stati gli avvenimenti che hanno ispirato Ruggero Morini, Arianna Di Pietro ed Emanuela Petralli, autori locali, nello scrivere “La storia più bella”, uno dei primi libri di Bacchilega junior, illustrato da Srimalie Bassani, che, tra l’altro, ha ottenuto il riconoscimento del Marchio Microeditoria di Qualità 2015. Ruggero Morini è nato e vive a Castel Guelfo, dove lavora come insegnante di scuola primaria ed è presidente del circolo Arci locale. Arianna Di Pietro è attrice e narratrice della compagnia teatrale Officine Duende, lavora da diversi anni nella produzione di spettacoli caratterizzati dall’unione di teatro di figura e di teatro fisico, il suo interesse verso la scrittura per l’infanzia deriva dalla passione per le fiabe dei Fratelli Grimm. Emanuela Petralli è socia fondatrice della compagnia teatrale Officine Duende, attrice e regista della stessa con all’attivo diverse produzioni di teatro di strada e di teatro di figura. Non è guelfese l’illustratrice, Srimalie Bassani, che fin da giovanissima si è dedicata al disegno e alla pittura, laureandosi in Decorazione pittorica all’Accademia di Belle Arti di Verona e perfezionandosi nel campo dell’illustrazione presso la scuola internazionale di Sàrmede. Nel 2015 ha vinto il primo premio Lucca Junior per l’illustrazione.
Nell”occasione del novantesimo anniversario, il libro “La storia più bella” sarà offerto ai lettori di “sabato sera” al prezzo di 8 euro anziché 12 euro fino al 12 aprile presso la redazione, in viale Zappi 56 C a Imola,dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, chiuso giovedì pomeriggio.
Infine, nel novantesimo anniversario di quei fatti Ruggero Morini continua a raccontare questa storia ai ragazzi della scuola primaria. Sabato 30 marzo, presso la sede della biblioteca, in via 2 Giugno, si terrà una lettura animata della storia stessa, a cura dell’autore e delle bibliotecarie Sonia ed Elisa. Un secondo appuntamento è in programma per venerdì 12 aprile, quando l’illustratrice, Srimalie Bassani, nella mattinata terrà il laboratorio dal titolo «La magia del circo», durante il quale i ragazzi delle terze classi della scuola primaria si cimenteranno nel realizzare i personaggi che animano la pista di un circo in miniatura. (r.cr.)
Nella foto la quarta elementare di Castel Guelfo del 1929: una bambina, Maria Mirandola, è ancora vivente