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Cronaca, News
15 Aprile 2019

Tempi certi per il completamento della Trasversale di pianura, entro ottobre il piano di fattibilità

Confermata la tabella di marcia per il completamento della Trasversale di pianura o provinciale 3 tra Budrio e Villa Fontana di Medicina. La Città metropolitana di Bologna nei giorni scorsi ha approvato lo schema di convenzione con la Regione Emilia Romagna, il cui obiettivo è arrivare ad un piano di fattibilità entro il mese di ottobre; hanno votato a favore Pd e Rete Civica, mentre Uniti per l’Alternativa e Movimento 5 Stelle si sono astenuti.

La convenzione prevede che la Regione copra la quasi totalità dei costi per la progettazione tecnico-economica e lo studio ambientale preliminare, ovvero 150 mila euro su 160 mila. La Città metropolitana opererà come soggetto attuatore con personale interno, per una quota di 10 mila euro. I tempi sono quelli annunciati da tempo: entro il 30 settembre la presentazione degli elaborati del progetto di fattibilità ed entro il 31 ottobre lo studio ambientale e consegna degli elaborati alla Regione. Si concretizza così l’impegno preso dall’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, con Medicina e Budrio. Il tratto mancante sono 4-5 chilometri tra la frazione medicinese (rotonda di via Fasanina) e la località budriese Olmo, non a caso la strada in quel punto si chiama via dell’Olmo.

Soddisfatto Matteo Montanari, vicesindaco di Medicina, che rivendica il lavoro per ottenere questo risultato: «In questi anni i Comuni, in particolare Medicina, hanno pressato la Regione affinché quest’opera venisse inserita nella programmazione. Per noi si tratta di un collegamento fondamentale e lo si vede bene in questo periodo di blocco del passante di Bologna, in cui il traffico è aumentato notevolmente». Medicina ha chiesto che nel progetto di fattibilità sia compreso anche un collegamento tra la zona artigianale di Fossatone e la Trasversale che «come valore aggiunto e spostare traffico dalla San Vitale». La Trasversale, da un lato collega con Bologna e l’interporto e dall’altro con la Romagna, inoltre c’è il raccordo con la San Carlo nuova, che riporta verso lo svincolo con il casello dell’A14 di Castel San Pietro, una viabilità più rapida e adeguata ai mezzi pesanti. «Ci hanno garantito che nella progettazione verrà tenuto conto anche del collegamento con la nostra zona artigianale, poi si vedrà quanti soldi ci saranno a disposizione per l’inserimento nel piano delle opere – aggiunge pragmatico -. Spero che si possa lavorare per allargare l’esistente, vorrà dire risparmiare tempo, denaro e suolo». (l.a.)

L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 aprile 

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