Moltissimi messaggi di cordoglio per la scomparsa di Massimo Marchignoli
Il mondo politico, civile ed economico imolese continua a ricordare Massimo Marchignoli, scomparso la sera dell”8 marzo a causa di un malore improvviso.
Comune di Imola
«A nome dell’attuale governo della Città, esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Massimo Marchignoli – dichiara Nicola Izzo, commissario straordinario del Comune di Imola -. Nel rendere omaggio alla figura di questo importante sindaco di Imola, la Città si unisce al dolore della famiglia».
Fabrizio Castellari
«Nove anni fianco a fianco lasciano un segno profondo – aggiunge Fabrizio Castellari, vicesindaco di tutte e due le giunte Marchignoli -. Prima di tutto un segno di amicizia e di stima, sempre ricambiate. Per me e per molti altri Massimo è stato un amico, prima ancora che un bravo sindaco. Una persona capace di costruire relazioni forti. Amministratore concreto e pragmatico, senza paura di decidere, senza timidezze o tentennamenti. E’ la lezione più grande che ho appreso da lui, assieme a tutti coloro che hanno condiviso l’esperienza di Giunta al suo fianco. E’ stata un’esperienza straordinaria, che ci ha insegnato il valore della responsabilità unita alla fiducia reciproca. Massimo si fidava di noi, della sua squadra. Ci delegava e ci metteva la faccia e questo avveniva sempre, anche nelle scelte più difficili. Come quando decidemmo di non arretrare sulla riqualificazione della Piazza Matteotti. “Se anche voi ci credete, allora avanti insieme”».
Cgil
«Marchignoli, nel suo percorso politico e istituzionale, si è sempre mostrato interprete dei bisogni della comunità che rappresentava – continua la segreteria della Cgil imolese -, attento alle questioni del mondo del lavoro, sempre presente alle nostre iniziative e mobilitazioni, sempre disponibile al confronto per trovare soluzioni ai problemi da affrontare».
Confartigianato
«Lo voglio ricordare innanzitutto come persona, perché quei tratti personali li ha trasferiti nel suo fare politica – prosegue Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Ricordo uno dei suoi primi interventi come sindaco di Imola quando affermò ‘Voglio un palazzo aperto alla città’. E nei fatti dimostrò una forte capacità di ascolto verso tutta la sua comunità e verso tutti coloro che cercavano un momento di confronto con lui. Un rapporto che è poi proseguito nella sua attività da parlamentare, durante la quale ha sempre mantenuto un legame forte con il territorio e con le sue espressioni associative. Quando lo incontravi in occasioni pubbliche, e spesso anche per telefono, chiedeva informazioni sulla situazione locale, sui bisogni del territorio, su ciò che si poteva fare meglio per tutta la comunità». (r.cr.)