Donna trovata senza vita a Imola, scarcerato il marito. Per l’autopsia probabile morte naturale
Sviluppi importanti nel caso di Cornelia Pascalau, la cinquantenne rumena trovata senza vita, nella notte tra il 6 ed il 7 marzo scorso, all’interno del suo appartamento in via Caterina Sforza a Imola. Ha lasciato, infatti, il carcere in queste ore il marito Ioan Pascalau, cinquantaduenne falegname che fin da subito era stato accusato dell’omicidio volontario della moglie e per questo portato il giorno stesso nel carcere bolognese della Dozza (leggi qui).
Lo scorso 10 marzo il gip aveva convalidato il fermo del cinquantaduenne, che si è sempre dichiarato innocente ed estraneo ai fatti, ma aveva disposto la custodia cautelare in carcere per il solo reato di maltrattamenti in famiglia, in quanto «il giudice ha ritenuto non ci fossero elementi sufficienti per accusare il mio assistito di omicidio» ha spiegato il suo avvocato Ercole Cavarretta. Il 12 marzo, invece, la dottoressa Donatella Fedeli ha proceduto con l’autopsia sul corpo della vittima. Nella mattinata di venerdì 13 marzo, Ioan Pascalau è stato sottoposto in videoconferenza all”interrogatorio di garanzia dove «alla luce dei primi parziali esiti dell’autopsia è emerso che la donna parrebbe essere morta per cause naturali, probabilmente riconducibili ad una emorragia cerebrale derivante da una patologia pregressa» ha confermato il legale.
Per quanto riguarda, invece, le ecchimosi e le ferite riscontrate, soprattutto, sul collo e sul viso della cinquantenne «dalla perizia medico legale è emerso essere compatibili con cadute risalenti a qualche tempo prima o alla stessa notte tra il 6 ed il 7 marzo, come riferito dal marito – ha concluso Cavarretta -. Il giudice tenendo conto di questi elementi e credendo alla versione del mio assistito, il quale ha sempre dichiarato di non aver mai picchiato la moglie, ha così deciso di scarcerarlo e togliere anche i sigilli all’appartamento». (da.be.)
Foto Isolapress