Un crociato rotto e la pandemia, l’addio allo sci del «mezzo imolese» Henri Battilani
Henri Battilani ha detto basta, a soli 26 anni. Addio allo sci agonistico per il «mezzo imolese», come si definì lui quando lo intervistammo quattro anni fa. Classe 1994, figlio dell’ex tennista Gianluca, che da 30 anni abita in Val d’Aosta, Henri si laureò addirittura campione del mondo Juniores di discesa libera nel marzo del 2015. In carriera, dopo svariate medaglie tricolori giovanili in SuperG e in discesa libera, si è appeso al collo quel pezzo d’oro iridato in Norvegia, partecipando successivamente anche a 19 prove di Coppa del Mondo (esordio nel 2014 a Lake Louise, in Canada, ultima volta a Bormio, nel 2019), arrivando perfino a punti nel 2016, sempre in Norvegia.
La rottura del crociato anteriore del ginocchio destro nel febbraio 2020 (in Coppa Europa a Sella Nevea), unita al ritardo dell’intervento a causa del Coronavirus, lo hanno escluso dalle scelte azzurre e quindi è maturata la decisione più difficile, quella del ritiro. Un vero peccato, anche perché Henri non era probabilmente arrivato alla piena maturazione come atleta: «Per un discesista come me, la strada da percorrere è molto lunga, dicono che il top si raggiunga attorno ai 28 anni». Non è riuscito ad arrivarci, ha smesso prima. Battilani non lascia comunque la neve. Ha già un posto nel centro sportivo dell’Esercito, allenando i ragazzi della squadra Asiva (Associazione Sport Invernali Val d’Aosta). (p.z.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 30 luglio.
Nella foto: Henri Battilani