Sgominata banda che faceva prostituire giovani ragazze tra Imola, Medicina e la riviera
Brillante operazione dei carabinieri della Compagnia di Imola che hanno arrestato una banda, composta da cinque persone, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Tutto è partito nel 2020, durante il lockdown, da una denuncia presentata da un cliente, residente a Medicina, per tentata estorsione da parte del capobanda dopo che il primo avrebbe voluto avere un rapporto sessuale con una della ragazze. Rapporto che però non si è mai consumato, ma questo non ha fermato il malvivente, intenzionato a farsi consegnare lo stesso la somma di denaro. Durante l’indagine i militari hanno così scoperto un giro ben organizzato: c’era chi controllava i guadagni (circa 10 mila euro al mese per ogni ragazza e unica fonte di reddito per i componenti della banda), chi metteva online foto, spesso false, per agganciare i clienti e chi aveva il compito di «piazzare» le ragazze in hotel o lungo le strade a Imola, Medicina, Bologna e nella riviera romagnola.
Le cinque persone sono finite in manette. Il capobanda si trova nel carcere di Ferrara, mentre gli altri quattro sono agli arresti domiciliari tra Bologna, Cesena e Ferrara. (r.cr.)
Nella foto: la conferenza stampa il maggiore dei carabinieri di Imola, Andrea Oxilia