In casa al freddo con il marito disabile per un guasto al gas: «Grazie ai carabinieri, sono stati la nostra salvezza»
Una storia che, per fortuna, ha avuto un lieto fine arriva da Castel San Pietro e ha come protagonisti la signora Silvana Sarti, il marito Corrado e i carabinieri. Il 19 gennaio scorso, nell’appartamento della donna in un condominio del quartiere Bertella, un guasto all’impianto del gas aveva causato l’interruzione della fornitura. Un problema enorme per lei e il marito, invalido al 100% in quanto completamente cieco da più di 30 anni ed ex agente della polizia locale di Castello, rimasti così al freddo e senza acqua calda. «Non potevo prepararmi nemmeno una tisana – commenta Sarti -. Così ho subito avvertito Hera, gestore del servizio che ha inviato una squadra. Il guasto però, mi hanno detto, era dopo il mio contatore quindi a carico mio e me lo hanno staccato».
A quel punto la signora Silvana ha subito avvertito l’amministratore di condominio che si è attivato per cercare muratori e idraulici disponibili ed autorizzati, ovvero in grado di rilasciare una specifica documentazione, a quel genere di interventi sulle condotte del gas. «Il guasto è stato trovato in giardino dove le radici di un albero avevano tranciato di netto il tubo – prosegue -. Per ripararlo hanno lavorato sotto la pioggia e la neve sia il giovedì stesso che il giorno seguente fino alle 14».
Concluso l’intervento la donna ha chiamato Hera perché inviasse una squadra, come da prassi, per riattivare il contattore e riallacciare la fornitura di gas. «Mi sono sentita rispondere che non potevano venire nell’immediato causa dei numerosi interventi che si stavano effettuando in quei giorni, dovuti anche al fatto del calo repentino ed improvviso delle temperature – spiega -. E nonostante continuassi a spiegargli il problema l’operatore mi ripeteva che la mia richiesta era in coda ad altre e, visto il weekend non lavorativo, avrei dovuto aspettare lunedì 23 gennaio».
La signora Silvana, disperata e temendo per la salute del marito, il 21 gennaio si è quindi rivolta ai carabinieri. Il piantone della caserma, ascoltata la storia e capita la gravità della situazione, ha contattato il gestore che nemmeno due ore dopo ha subito inviato i tecnici. «Ho già ringraziato i carabinieri di persona e sui social ma lo faccio e lo farò ancora – conclude -. Sono stati la nostra salvezza, però è incredibile quanto accaduto, senza di loro sarei stata cinque giorni al gelo». (da.be.)
Foto d’archivio