Riforma dell’emergenza-urgenza e investimenti nella sanità pubblica, a Imola il 21 dicembre apre il Cau
Teatro comunale pieno ieri sera in occasione dell’incontro pubblico sulla sanità, la riforma dell’emergenza urgenza, Pnrr e gli investimenti nel Circondario imolese. A partire dai Cau, i Centri di assistenza per l’urgenza, tassello e novità della riforma voluta dalla Regione, il cui obiettivo dichiarato è quello di voler liberare il pronto soccorso dalle richieste a bassa complessità clinica e assistenziale, i codici bianchi e verdi, che rappresentano oggi tra il 50 e il 70 per cento dell’attività, appesantendo un sistema a corto di personale e risorse. Imola, come annunciato da mesi, avrà un Cau, che sarà situato presso la nascente Casa della comunità nell’ospedale vecchio. Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, ha annunciato la data in cui sarà operativo: giovedì 21 dicembre.
Marco Panieri, presidente del Circondario e sindaco di Imola ha dettagliato «le prossime trasformazioni della sanità pubblica locale, alla luce degli oltre 25 milioni di euro di investimenti che ci saranno da qui al 2026». Grazie soprattutto ai fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A partire dalla stessa Casa della Salute di Imola (5,9 milioni), il miglioramento sismico dell’ospedale nuovo (1,5 milioni) e la nuova Camera Mortuaria (3 milioni), l’OsCo di Castel San Pietro e al futuro di Montecatone. «Insieme allo sviluppo sulle strutture e sulla tecnologia, un’attenzione al valore del capitale umano e del personale: ricordiamoci che sono persone che curano persone».
Durante la serata Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl di Imola e i direttori Michele Masetti (Dipartimento Chirurgico), Igor Bacchilega, (Dipartimento Emergenza e Accettazione), Stefano Pasquali (Dipartimento Medico-Oncologico), Sabrina Gabrielli (Case della Comunità e OsCo), Alba Natali (Dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche) hanno illustrato il lavoro svolto e presentato gli sviluppi futuri nella sanità pubblica imolese.
red.cr