Festa del tortello, da stasera a Piancaldoli tra ricotta e i segreti delle cuoche
«Siamo una piccola comunità di 196 residenti, e praticamente tutti si mobilitano per la festa del tortello» afferma Paolo Raffini, storico volontario di Piancaldoli. Festa che inizia oggi, ma che prosegue anche domani, giorno di Ferragosto, e nelle giornate di sabato 17 e 18 agosto, dove la piccola frazione di Firenzuola (in vallata al confine con Castel del Rio) si anima per una tradizione che si rinnova da oltre trent’anni.
«Tutte le generazioni, dai piccini ai nonni, sono coinvolti. È un momento aggregativo il cui ricavato viene utilizzato per il bene del paese. Abbiamo ristrutturato il cimitero, manteniamo puliti i giardini pubblici, abbiamo contribuito agli interventi della parrocchia. Abbiamo comprato per il nostro medico una macchina per misurare il colesterolo, così gli anziani non sono costretti a recarsi nelle strutture sanitarie lontane per i controlli». In occasione della festa c’è un grande afflusso anche dai comuni vicini, soprattutto da Imola. «Di media registriamo circa tremila presenze, anche dal Mugello. Per noi è un’enorme soddisfazione riuscire ad attirare così tanta gente nel nostro piccolo paese, farlo conoscere».
Nei giorni precedenti alla sagra vengono preparati circa 100 mila tortelli, che andranno a costituire oltre tremila porzioni. «I tortelli sono di ricotta e le nostre donne hanno una loro ricetta. Oltre alle cuoche, che in genere sono le più anziane ed esperte, ci sono tantissimi giovani e intere famiglie che aiutano: i più piccoli si dedicano al servizio ai tavoli, i ragazzini ai fornelli per apprendere le tecniche delle cuoche, che tramandano la “buona mano” alle future generazioni. Questo ci fa ben sperare per il futuro della nostra comunità e della nostra festa».
an.av.