In semilibertà spaccia cocaina al lavoro, uomo di 34 anni torna in carcere
Si sono richiuse le porte del carcere di Bologna per un uomo di 34 anni, arrestato dalla polizia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso di banconote false. Processo per direttissima, per lui il giudice ieri ha disposto la revoca della semilibertà. Misura grazie alla quale, da novembre, l’uomo veniva a Imola per lavorare come addetto delle pulizie in una ditta con la sede legale a due passi dalla Rocca sforzesca. Invece, però, di dare lo straccio o lavare i vetri, e poi tornare dietro le sbarre la sera, aveva messo in piedi una bella attività di spaccio.
Il 34enne era attenzionato da tempo dalla polizia, come accade per tutti quei soggetti che godono della semilibertà. Gli agenti hanno così tenuto d’occhio l’uomo, trovato sempre da solo sul posto di lavoro, in un ambiente precario dal punto di vista igienico e sprovvisto anche solo di un secchio per lavare i pavimenti. Da qui i primi sospetti del commissariato di via Mazzini. A questo si è poi aggiunto il via vai di persone notato entrare e uscire dall’edificio negli ultime settimane. I sospetti sono poi diventati prove quando mercoledì una pattuglia è tornata nella sede della ditta e, durante una perquisizione, ha rinvenuto 31 grammi di cocaina avvolti nel cellophane e nascosti in un rotolo di carta assorbente. L’operazione si è poi spostata a casa della compagna imolese del 34enne, dalla quale si recava sempre in pausa pranzo. All’interno di uno zaino di proprietà di quest’ultimo e riposto dentro un armadio, gli agenti hanno trovato 460 euro in banconote poi risultate false.
r.cr.
Foto dalla polizia