F1, Imola è ufficialmente fuori dal calendario 2026. De Pascale e Panieri: «Non è la parola fine»
Nonostante i grandi numeri dell’ultima edizione e l’appello di istituzioni, piloti e tifosi, nel 2026 non c’è spazio per il Gp di Imola di F1. Ad annunciarlo è la Federazione che in queste ore ha ufficializzato il calendario per la prossima stagione mondiale. Al posto dell’Enzo e Dino Ferrari arriva Madrid, il cui tracciato però è ancora in attesa di omologazione.
Ventiquattro le gare in programma, con qualche cambiamento di date rispetto al recente passato. Se però l’Italia avrà un solo Gp, gli Usa resistono con tre (Miami, Austin e Las Vegas), mentre la Spagna salvo sorprese né avrà due (Montmelò e Madrid).
Si partirà nel fine settimana del 6-8 marzo con il Gp di Australia, poi Cina (13-15 marzo, Shanghai), Giappone (27-29 marzo, Suzuka), Bahrain (10-12 aprile, Sakhir) e Arabia Saudita (17-19 aprile, Jeddah). Il Circus volerà poi a Miami (1-3 maggio) per il primo dei tre Gp negli Usa, ma prima di arrivare in Europa farà tappa in Canada (22-24 maggio, Montreal). Una volta nel vecchio continente ci saranno nell’ordine Monaco (5-7 giugno, Montecarlo), Spagna (12-14 giugno, Montmelò), Austria (26-28 giugno, Spielberg), Regno Unito (3-5 luglio, Silverstone), Belgio (17-19 luglio, Spa-Francorchamps), Ungheria (24-26 luglio, Budapest), Olanda (21-23 agosto, Zandvoort), l’unico Gp in Italia (4-6 settembre, Monza) e il secondo in Spagna (11-13 settembre, Madrid, con il tracciato comunque in attesa di omologazione). Verstappen e compagnia andranno poi in Azerbaigian (25-27 settembre, Baku), Singapore (9-11 ottobre, Marina Bay), di nuovo negli Usa (23-25, Austin), Messico (30 ottobre-1 novembre, Città del Messico), Brasile (6-8 novembre, Interlagos), Las Vegas (19-21 novembre) e Qatar (27-29 novembre, Lusail). Ultimo atto del mondiale, come da tradizione, ad Abu Dhabi (4-6 dicembre, Yas Marina).
«È una notizia di cui eravamo consapevoli e che comprensibilmente all’esterno genera interrogativi, dispiacere e un senso di amarezza, tuttavia, vogliamo essere molto chiari: questa notizia non rappresenta affatto la parola fine – hanno commentato il presidente della Regione Michele de Pascale e il sindaco di Imola Marco Panieri -. Per la Regione e il territorio, il percorso intrapreso da Imola e dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna non si chiude qui. Siamo ed eravamo consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e il quadro era molto complicato fin dall’inizio. Questo non è il tempo delle polemiche, degli scaricabarili e di abbandonarsi alla rassegnazione. Ora è il tempo, per tutti, di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Ecco perché nei giorni scorsi, già dal 26 maggio, abbiamo chiesto al Governo e all’autorità sportiva un Tavolo Istituzionale per approfondire con precisione termini e modalità di sostegno e lavoro congiunto per riportare il Gran Premio di Formula 1 a Imola. A chi vive e ama la città, l’Emilia-Romagna e questo Gran Premio diciamo che in un momento in cui sarebbe facile cedere a polemiche inutili e alla delusione, è invece il tempo della tenacia e dell’impegno costruttivo sempre più largo da parte di tutti. La partita non finisce qui e fino ad ora abbiamo fatto cose che solo pochi anni fa sembravano impossibili. Continuiamo a crederci, con convinzione e lucidità, con l’orgoglio di un territorio che, insieme agli altri partner istituzionali, ha dimostrato di saper sognare in grande e costruire concretamente opportunità».
r.s.
Nella foto (Isolapress): il pubblico al Gp di Imola 2025