Casa
Cronaca
31 Luglio 2025

Casa di piacere in un appartamento del centro di Imola, la polizia smantella un giro di prostituzione

Una casa di piacere in un appartamento nel centro storico di Imola. A scoprirla la polizia, al termine di un’indagine che ha permesso al commissariato di via Mazzini di smantellare un giro di sfruttamento della prostituzione. Da quanto emerso a gestire l’attività illecita nell’abitazione in affitto era una 58enne residente a Milano, denunciata per sfruttamento della prostituzione.

Indagine avviata a seguito del sospetto viavai di persone attorno all’appartamento, con alcuni uomini visti entrare e uscire dal condominio durante la giornata. Abitazione al primo piano nel quale le tende alle finestre rimanevano spesso socchiuse e dall’esterno si notava una luce rossa soffusa. Dopo gli appostamenti, gli agenti sono entrati in azione, fermando circa una decina di clienti all’uscita dell’edificio. Interrogati, i soggetti avrebbero tutti confessato alla polizia che per gli appuntamenti bastava contattare un numero presente su una nota bacheca online di incontri, poi una volta sotto al palazzo bastava una chiamata, la porta si apriva e avvenivano gli incontri, con il costo che andava dai 40 ai 70 euro.

La 58enne denunciata è stata bloccata fuori dall’appartamento dai poliziotti che addosso le hanno trovato e sequestrato lo smartphone con il numero registrato sul sito di incontri e circa 2.800 euro in contanti. In casa, invece, agende e block notes su cui segnava conti e appuntamenti, oltre a centinaia e centinaia di preservativi e manette “particolari”. Insieme a lei, all’interno dell’abitazione, due donne di 47 e 38 anni, che hanno riferito alla polizia di aver conosciuto la loro titolare in chat dove lei avrebbe offerto loro un lavoro in un centro di massaggi, poi risultata invece essere una copertura. Dagli ulteriori accertamenti si è scoperto che le due donne sfruttate si intrattenevano con 8-9 clienti al giorno a testa, dietro la promessa di ricevere metà dei guadagni, anche se finora non avevano ancora visto un euro. Pare però che prima di loro altre ragazze venissero sfruttate allo stesso modo.

Come confermato dal commissariato di via Mazzini le indagini non si fermano qui, ma continuano per ricostruire ulteriori aspetti legati a questa vicenda e individuare altre persone eventualmente coinvolte. Come, ad esempio, chi si potrebbe celare dietro alla 58enne denunciata e a chi fa capo la proprietà dell’appartamento dove aveva base il giro di prostituzione smantellato dalla polizia.

r.cr.

 

Foto dalla polizia 

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