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Cronaca 9 Dicembre 2022

Caro bollette, Imola spegne i lampioni: ecco dove e quando. Panieri: “Risparmieremo 360 mila euro all’anno'

Oggi è stata pubblicata dal Comune di Imola l’ordinanza con i dettagli della riduzione dell’illuminazione pubblica stradale che comincerà stasera e proseguirà fino al 30 aprile 2023. Una decisione della Giunta Panieri che risale a qualche settimana fa ed ora diventa operativa.

Nel dettaglio i lampioni saranno spenti: da domenica a giovedì dall’1 alle 5, venerdì dalle 2 alle 5 e sabato dalle 2 alle 6. Non tutta la città rimarrà al buio: non cambierà nulla nell’illuminazione di alcune vie che garantiscono i principali collegamenti Nord-Sud (vie della Cooperazione, del Lavoro, Selice, della Solidarietà, della Costituzione, D’Acquisto, d’Agostino e Montanara) e quelli Est -Ovest (vie Pisacane, Emilia Levante e Ponente, Marconi, della Resistenza, Galvani, Amendola), oltre ai collegamenti con le frazioni (via Correcchio e via San Vitale) e le tre piazze del centro storico (Matteotti, Gramsci e Caduti per la Libertà). Tutte le vie, in particolare quelle che si estendono fuori dal centro abitato, sono intese fino ai tratti di competenza in capo al Comune di Imola.

“Sono stati analizzati i flussi di movimento sugli assi della mobilità ed è stata svolta un’attenta valutazione sugli incidenti stradali rilevati dall’Osservatorio: nelle ore notturne il traffico stradale è ridotto al minimo e anche in termini di pericolosità è la fascia meno critica che permette di ridurre sensibilmente i possibili rischi” motiva il sindaco Marco Panieri che si è confrontato con  Area Blu Spa, la Polizia locale e le altre forze dell’ordine.  In sostanza si tratta di spegnere i lampioni stradali di notte nelle zone e negli “orari che avranno un impatto minore sulle abitudini dei cittadini e sulle dinamiche urbane della nostra città”.

“Proseguiamo sulla strada del contenimento dell’aumento dei costi energetici – continua Panieri – intrapresa dal Comune di Imola con le ordinanze sugli impianti termici di riscaldamento: quella sul rinvio dell’inizio dell’accensione, quella che ha limitato a 10 ore il massimo di tempo di accensione giornaliero fino al 30 novembre e quella che estende il limite a 12 ore giornaliere fino al 7 aprile 2023. Tutte le misure elencate apportano un impatto nel medio e lungo termine, ma – conclude il sindaco – nell’attuale situazione e nella delicatezza che richiede la gestione dei bilanci pubblici occorrevano da subito anche scelte impattanti nell’immediato. Da qui è nata la scelta di ridurre l’orario di accensione dell’illuminazione pubblica, la quale solo quella ci consentirà di ridurre gli aumenti dei consumi energetici, stimati, sulla media del costo dell’energia del 2022, di un’importante somma che si traduce in circa 360.000 euro all’anno”.

“La responsabilità e la serietà che presuppone il ruolo di sindaco impone di assumersi rischi o scelte complesse”. (r.cr.)

Nella foto il sindaco Marco Panieri e uno scorcio notturno del centro storico 

Caro bollette, Imola spegne i lampioni: ecco dove e quando. Panieri: “Risparmieremo 360 mila euro all’anno'
Cronaca 30 Novembre 2022

Termosifoni accesi solo 12 ore negli immobili comunali a Imola, Panieri: “Scelta di buonsenso per risparmiare”

Nuova ordinanza del Comune di Imola sull’accensione degli impianti di riscaldamento. Domani terminerà quella in vigore dal 3 novembre che prevedeva solo 10 ore di durata massima giornaliera per tutti, da giovedì 1 dicembre per gli immobili comunali, i cui costi gravano direttamente o indirettamente sul Comune, si salirà a 12 ore, mentre per quanto riguarda tutti gli altri ritornano come riferimento le norme nazionali. Quindi privati e famiglie potranno tenere il riscaldamento acceso di più, fino a 13 ore ogni giorno come disposto dal Decreto Cingolani di ototbre (che comunque prevede un’ora in meno rispetto alle solite 14 ore degli anni passati e un grado in meno, indicativamente da 20° a 19° per abitazioni uffici e commercio, da 18° a 17° nelle aziende).

«Il Comune di Imola prosegue, con responsabilità e buonsenso, sulla strada del risparmio energetico» commenta il sindaco Marco Panieri. L’ordinanza sarà valida «fino al 7 aprile 2023, che è il termine della stagione termica nazionale» ed è «frutto di approfondimento e di confronto anche con il settore educativo e sportivo della nostra città, ci consentirà di risparmiare risorse importanti per il bilancio comunale senza gravare sui servizi offerti».

«La macchina comunale, in aggiunta, sta predisponendo un piano di azione per contenere i costi complessivi dell’Ente oltre l’ambito energetico – continua Panieri -. Come Comune e Amministrazione stiamo facendo la nostra parte per tenere i conti in ordine e non mancare nell’aiutare le famiglie, le imprese e le realtà del territorio che sono in difficoltà, tuttavia  – aggiunge – non possiamo non ribadire con forza e preoccupazione la necessità che il Governo stanzi risorse aggiuntive per gli enti locali nella legge di bilancio. Su questo ultimo punto vorremmo aprire una riflessione in sede Anci» conclude Panieri, recentemente nominato coordinatore dei Giovani amministratori dell’Emilia Romagna. (l.a.)

Termosifoni accesi solo 12 ore negli immobili comunali a Imola, Panieri: “Scelta di buonsenso per risparmiare”
Cronaca 24 Novembre 2022

Cambio in Consiglio comunale a Castel San Pietro, entra Elena Roncassaglia al posto di Claudio Franzoni

Avvicendamento in consiglio comunale a Castel San Pietro. Nel corso della seduta dell’assemblea cittadina di martedì 22 novembre, è avvenuta la surroga del consigliere dimissionario Claudio Franzoni, che nel 2019 era stato eletto nella lista di centrodestra Prima Castello e in seguito era passato al Gruppo Misto. Al suo posto entra Elena Roncassaglia, in quanto prima dei non eletti della lista Prima Castello.

Il sindaco Fausto Tinti e il presidente del Consiglio comunale Tomas Cenni hanno dato il benvenuto alla neo-consigliera consegnandole la spilla, con il leone rampante che regge il vessillo con la scritta Libertas, che caratterizza lo stemma della città, che viene donata a tutti gli amministratori comunali. (r.cr.)

Nella foto la neo consigliera Roncassaglia tra il sindaco Tinti e il presidente del consiglio Cenni

Cambio in Consiglio comunale a Castel San Pietro, entra Elena Roncassaglia al posto di Claudio Franzoni
Cronaca 17 Novembre 2022

Giovani amministratori Anci, il sindaco di Imola, Marco Panieri, eletto coordinatore

Marco Panieri è il nuovo coordinatore di Anci Giovani Emilia-Romagna. È stato eletto ieri sera all’autodromo di Imola, durante l’assemblea regionale dell’organismo riservato ai giovani amministratori (sindaci, assessori, consiglieri comunali e di quartiere) dell’Associazione nazionale dei Comuni. Insieme a Panieri, è stato eletto un coordinamento composto da una quarantina di rappresentanti di Comuni distribuiti in tutte le province dell’Emilia Romagna e appartenenti a tutte le forze politiche. All’assemblea, presieduta dal presidente di Anci Emilia-Romagna Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia) e dalla direttrice generale Denise Ricciardi, erano presenti 90 giovani amministratori.

«Ringrazio il presidente Vecchi e tutti voi per la partecipazione molto alta di oggi – ha commentato Panieri -. Il nostro obiettivo è cercare di ricostruire una rete e di condividere un percorso insieme per affrontare le sfide che abbiamo davanti, a cominciare da sostenibilità, Pnrr, formazione, lavoro e sociale. Anci può essere una grande opportunità se la usiamo nel modo giusto». (r.cr)

Nella foto, da sinistra Luca Vecchi, Denise Ricciardi e Marco Panieri

Giovani amministratori Anci, il sindaco di Imola, Marco Panieri, eletto coordinatore
Cronaca 12 Marzo 2020

Coronavirus, sospese a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali, si accede al mattino solo con appuntamento

Sospese da oggi, 12 marzo e fino al 3 aprile a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali. Lo ha stabilito il commissario straordinario Nicola Izzo, in ottemperanza alle disposizioni per prevenire la diffusione del Coronavirus. Nel periodo indicato, pertanto, l”apertura al pubblico è garantita dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, anche se l”attività lavorativa proseguirà nei vari uffici che, precisa il Comune, «potranno essere interpellati per via telefonica e telematica».

Inoltre, per le modalità di afflusso al pubblico si seguiranno le indicazioni stabilite nel decreto governativo del 9 marzo. In particolare, si specifica che «l’afflusso del pubblico agli uffici comunali avverrà unicamente previo appuntamento telefonico da prenotare ai numeri dei singoli uffici presenti sul sito Internet del Comune di Imola, nel quale il richiedente evidenzia le ragioni di necessità e urgenza della sua richiesta di accesso allo sportello». (r.cr.)

Coronavirus, sospese a Imola le aperture pomeridiane degli uffici comunali, si accede al mattino solo con appuntamento
Cronaca 7 Novembre 2019

L'appello dell'Aite alla Giunta e al Consiglio comunale: «Approvate la variante 3 al Rue prima del commissariamento»

L’Aite, associazione indipendente che riunisce circa 270 tecnici del circondario, torna a esprimersi sulla variante 3 del Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue), adottata dal Consiglio comunale lo scorso 18 giugno. Una variante che, come ha spiegato sul «sabato sera» del 5 settembre il presidente dell’Aite Giovanni Baruzzi, introduceva anche vincoli sui cosiddetti locali accessori (cantine, lavanderie e soffitte), tanto da impedirne la salubrità, come evidenziato anche dall’Ausl di Imola. La novità era stata introdotta dall’allora assessore all’Urbanistica Massimiliano Minorchio con l’intento di contrastare gli abusi edilizi, ma di fatto, spiegava Baruzzi, operava un «processo alle intenzioni», con l’unico effetto di bloccare i nuovi progetti residenziali.

Novità peraltro in contraddizione con le norme previste dallo stesso Rue. Ma, come prevede la legge, una volta adottata, la variante va comunque applicata, anche se l’iter di approvazione è ancora in corso. Lo scorso 6 settembre la sindaca e l’assessora Paola Freddi, subentrata a Minorchio, si erano poi impegnate verbalmente con l’Aite a cambiare gli articoli in questione. Le controdeduzioni arrivate in seguito hanno quindi tenuto conto di ciò, mettendo d’accordo Città metropolitana, Commissioni consiliari e associazioni, tra cui l’Aite stessa. Di fatto, in merito alle caratteristiche dei locali accessori, sono stati ripristinati gli articoli preesistenti, con l’obbligo di indicare in progetto la dicitura «locali non abitabili», ed è stato aggiunto l’obbligo di rispettar ele norme regionali in materia.

Per tagliare il traguardo mancava solo l’approvazione del Consiglio comunale, che avrebbe dovuto esprimersi nella seduta dello scorso 29 ottobre. La stessa durante la quale la sindaca Sangiorgi ha formalizzato le sue dimissioni e durante la quale l’assessora Freddi ha ritirato dall’ordine del giorno la discussione sulla delibera che avrebbe recepito le modifiche alla variante, suscitando tra l’altro le proteste della minoranza dem. Ora l’Aite, attraverso una lettera aperta, si rivolge di nuovo all’Amministrazione con una richiesta precisa: inserire l’approvazione della variante modificata nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale,l’ultimo utile prima dell’arrivo del commissario che dovrà prendere le redini del governo cittadino fino alle prossime elezioni. La data, al momento,non è ancora stata fissata, ma sarà sicuramente entro il 18 novembre.

«Nell’ipotesi in cui la variante 3 controdedotta non sia inserita all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale – puntualizza Baruzzi – resterà vigente la variante 3 così come adottata e non controdedotta; tale eventualità “bloccherebbe”qualsiasi iniziativa di nuova costruzione in ambito residenziale nel comune di Imola. Difficilmente, infatti, il commissario approverà una variante al Rue, quindi il tutto potrebbe slittare di oltre un anno. Assieme al presidente del Tavolo delle imprese ci siamo appellati verbalmente al vicesindaco, ottenendo “condivisione e collaborazione”. Speriamo…». (lo.mi.)

Nella foto i banchi della Giunta (in primo piano il vicesindaco Patrik Cavina) durante il Consiglio comunale del 29 ottobre, quando la sindaca Manuela Sangiorgi ha formalizzato le dimissioni

L'appello dell'Aite alla Giunta e al Consiglio comunale: «Approvate la variante 3 al Rue prima del commissariamento»
Cronaca 26 Agosto 2019

Ufficiali le dimissioni di Massimiliano Minorchio, la sindaca: «Già avviato l'iter per la sostituzione dell'assessore»

Ora è ufficiale: si è dimesso l”assessore Massimiliano Minorchio. Come anticipato qualche giorno fa anche da «sabatosera.it» (leggi qui), l”ormai ex membro della giunta imolese ha rimesso il corposo pacchetto di deleghe dello Sviluppo sostenibile del territorio (pianificazione territoriale, urbanistica, edilizia, toponomastica, lavori pubblici, smart city, Osservanza, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica, patrimonio) nelle mani della sindaca Manuela Sangiorgi. Complessivamente, da luglio 2018, ben cinque assessori hanno abbandonato la giunta imolese: Ezio Roi, Ina Dhimgjini, Maurizio Lelli, Rosa Lucente e ora Massimiliano Minorchio. 

«Motivi personali» è la spiegazione alla decisione presa addotta da Minorchio, che subito viene raggiunto dai ringraziamenti di rito della prima cittadina «per il tempo e la professionalità profusi a servizio del Comune di Imola». La stessa sindaca poi, precisando che fino alla nomina di un nuovo assessore le deleghe e le relative attività politico-amministrative faranno capo a lei, assicura di avere già «avviato l”iter di sostituzione dell”assessore uscente, nella ferma volontà di salvaguardare la continuità dell”operato tematico e di garantire le massime competenze ad un ruolo per il quale si stanno riscontrando, positivamente, numerose spontanee candidature di professionisti del settore».

Non si sono fatte attendere, naturalmente, le prime dichiarazioni politiche di commento alle dimissioni odierne. Il segretario del Partito Democratico Marco Panieri ironizza sull”operato di Minorchio che, scrive, «doveva essere il profilo delle competenze, il profilo tecnico per una giunta che mirava al cambiamento. Tantissime le scivolate: inventore della “bretellina”, poi accantonata; i lavori partiti oggi, tra l”imbarazzo, per spostare le righe per far posto ad una corsia in più almeno sulla carta; sostenitore di un regolamento edilizio che ha creato non pochi malumori nel mondo dei tecnici e dei professionisti; la famigerata variante 3 al Rue, tanto avversata in particolare sul limite delle cantine, tavernette e mansarde». Ma Panieri si preoccupa per il pieno di deleghe della sindaca definito «pura follia» e per Imola «mai come in questo momento sola, isolata dalle reti regionali e nazionali, senza un briciolo di prospettive certe. Crediamo che per il bene di tutta la nostra comunità e per dovere di trasparenza i nostri concittadini debbano avere il diritto di capire cosa sta succedendo in giunta». «Imola – aggiunge Panieri – non può rimanere stritolata tra dissidi politici interni ai 5 stelle». 

Dal canto suo il consigliere comunale della Lega, Daniele Marchetti, ritiene che, viste le importanti partite che l”ormai ex assessore Minorchio sta seguendo, dalla realizzazione della “bretella” al nuovo ponte sul Santerno, «la prima cittadina debba assolutamente dare qualche rassicurazione alla città». «Sia chiaro – prosegue Marchetti – non mi dispero per il suo addio, visto che, con o senza Minorchio, il mio giudizio su questa amministrazione era e resta negativo, è chiaro però che questa uscita di scena rischia di azzerare quel poco che è stato fatto sulle opere da realizzare o completare sul nostro territorio. La “bretella” e il nuovo ponte sul Santerno che fine faranno? La maggioranza a questo punto bloccherà tutto oppure no? Il sindaco rassicuri la città». 

Da sinistra (e da fuori Consiglio comunale) si fanno sentire con una nota congiunta anche Comitato Politikattiva, Rifondazione Comunista, Partito Comunista italiano e Demos 19. Questa in sintesi la posizione sull”argomento: «Il cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale si è tradotto solo nel puro cambiamento dei componenti della giunta. Così facendo non si riesce a dare alcuna continuità ai progetti per la città di Imola. Imola, dobbiamo saperlo e ribadirlo, merita decisamente di meglio. Chiediamo a tutti coloro che nutrono o hanno tradizioni e valori di sinistra di lavorare organicamente insieme per vigilare sull”operato della maggioranza grillina e tentare di promuovere la partecipazione delle cittadine e dei cittadini interessati ad un vero buon governo e alla crescita economica e sociale della città». (mi.ta.)

Nella foto un”immagine che sembra “preistorica” ma che risale al luglio 2018: la giunta appena nominata dalla neo sindaca Manuela Sangiorgi (nell”immagine manca Ezio Roi, il primo assessore dimessosi dopo cinque mesi)

Ufficiali le dimissioni di Massimiliano Minorchio, la sindaca: «Già avviato l'iter per la sostituzione dell'assessore»
Cronaca 29 Luglio 2019

Nuovo Circondario imolese, la ripartizione delle deleghe tra i dieci sindaci dell'ente di via Boccaccio

Continuano le prove di collaborazione tra i sindaci all”interno del Nuovo Circondario imolese. Dopo l”elezione di Manuela Sangiorgi, sindaca di Imola, alla presidenza e quella di Matteo Montanari (Medicina) e di Beatrice Poli (Casalfiumanese) come suoi vice a completare la giunta, si è provveduto anche alla ripartizione delle deleghe relative all”ente di via Boccaccio.

Partendo proprio dalla presidente, alla Sangiorgi sono state assegnate Personale, Sicurezza, Bilancio, Gestioni associate e Sviluppo economico, Protezione Civile, Agricoltura e Pianificazione territoriale, Turismo e promozione territoriale, Tributi, Sanità, Servizi educativi (Ciss/t) rapporti il Gal Appennino Bolognese, Ambiente (Atersir), Parchi e attività venatorie. Per alcune deleghe tuttavia la presidente avrà come referenti gli altri sindaci, secondo questa suddivisione: Fausto Tinti (Castel San Pietro Terme): Sanità; Luca Albertazzi (Dozza): Turismo e promozione territoriale, Tributi; Claudio Franceschi (Castel Guelfo): Agricoltura e Pianificazione Territoriale; Alberto Baldazzi (Castel del Rio): Protezione civile; Gabriele Meluzzi (Fontanelice): Servizi educativi (Ciss/t) rapporti il Gal Appennino Bolognese; Nicola Tassinari (Mordano): Ambiente (Atersir); Mauro Ghini (Borgo Tossignano): Parchi e attività venatoria.

Per quanto riguarda invece i due vicepresidenti, Montanari si occuperà di Politiche Sociali, Mobilità e Informatica, mentre a Beatrice Poli sono state attribuite Cultura, Pari Opportunità, Giovani e Legalità. Di «positivo clima di concertazione» ha parlato la sindaca di Imola riferendosi all”operazione di ripartizione delle deleghe, ma anche il vice Montanari ha sottolineato la soddisfazione per «un confronto costruttivo» e una distribuzione che ha tenuto conto «degli equilibri territoriali ma anche dei progetti su cui il Circondario dovrà investire nei prossimi anni per cogliere al meglio le sfide che abbiamo davanti». «Ora – ha concluso il sindaco di Medicina – inizia un percorso complesso sul quale siamo comunque fiduciosi». (r.cr.)

Nella foto la sede del Nuovo Circondario imolese in via Boccaccio

Nuovo Circondario imolese, la ripartizione delle deleghe tra i dieci sindaci dell'ente di via Boccaccio
Cronaca 16 Giugno 2019

A Casola Canina la rotatoria davanti alla chiesa è stata intitolata allo storico arciprete don Guerrino Ceroni

Da pochi giorni è ufficiale: la rotatoria che si trova davanti alla chiesa di Casola Canina, frazione di Imola, è intitota a don Guerrino Ceroni. La cerimonia ha visto la partecipazione dell”assessore ai Lavori pubblici del Comune di Imola, Massimiliano Minorchio, del vescovo uscente Tommaso Ghirelli, dell”arciprete attuale di Casola Canina don Massimo Martelli, del vicepresidente del Consiglio comunale Fabrizio Castellari, del consigliere comunale Simone Righini, di Carlo Conti, volontario, coordinatore delle attività parrocchiali e del parroco di Pontesanto don Carlo Toschi.Don Guerrino Ceroni, canonico, è stato arciprete a Casola Canina per 61 anni ed è scomparso il 14 novembre 2008.

L”iniziativa di intitolargli la rotatoria che si trova proprio davanti alla “sua” chiesa è stata assunta da Fabrizio Castellari, che nell”ottobre scorso ha presentato all”Amministrazione comunale l”istanza di rendere questo omaggio in questo modo allo storico parroco della frazione. Istanza che è stata prontamente accolta dalla Giunta, con la motivazione che si legge in delibera: «Il canonico Guerrino Ceroni, nel corso del suo ministero sacerdotale a Casola Canina si è adoperato nella ristrutturazione di tutte le opere parrocchiali, incentivando e promuovendo le attività pastorali, ricreative, teatrali e sportive a servizio della sua comunità».

Tale ruolo svolto per tanti anni è stato sottolineato nei loro interventi dall”assessore Minorchio, dallo stesso Castellari e dal vescovo Ghirelli, il quale ha invitato la comunità ad andare avanti «facendo tesoro degli insegnamenti di don Guerrino Ceroni». La cerimonia, che è stata preceduta dalla santa messa celebrata nel campo sportivo, ha idealmente concluso l”annuale “Festa dell”Amicizia” di Casola, che ha impegnato un centinaio di volontari e il cui ricavato viene impiegato a sostegno delle attività della comunità della frazione.(r.cr.)

Nella foto le autorità e la comunità di Casola Canina intorno al cartello “Rotatoria don Guerrino Ceroni” 

A Casola Canina la rotatoria davanti alla chiesa è stata intitolata allo storico arciprete don Guerrino Ceroni
Cronaca 12 Giugno 2019

Matteo Montanari ha completato la sua Giunta con molte novità e la confermata Dilva Fava “promossa' vicesindaco

Il nuovo sindaco di Medicina, Matteo Montanari, ha nominato ufficialmente la sua Giunta e si prepara ad affrontare le priorità del mandato amministrativo 2018-2023. Dopo la “promozione” a vicesindaco della riconfermata Dilva Fava e la nomina del nuovo entrato Massimo Bonetti che si occuperà di Ambiente, Agricoltura e Urbanistica, Montanari ha completato la squadra di assessori con le seguenti nomine: Donatella Gherardi sarà assessore al Bilancio, Partecipate e Patrimonio, Attività produttive e Personale; Marco Brini, già presidente del Consiglio comunale nello scorso mandato, sarà delegato alla Polizia Municipale e Sicurezza, Protezione Civile, Sviluppo digitale, Partecipazione e Verifica del programma; Lorenzo Monti si occuperà di Volontariato, Turismo, Giovani, Legalità, Pro Loco e Gemellaggio.

Per sè il sindaco ha tenuto le deleghe alla Sanità, Lavori Pubblici, Piano Strategico Locale e Rigenerazione, Mobilità, Sport e Comunicazione, mentre alla sua vice ha assegnato Scuola, Politiche Sociali, Politiche Abitative e del Lavoro, Pari opportunità, come nel precedente mandato. Si tratta dunque di una Giunta in massima parte rinnovata nei suoi componenti, tutti attivamente impegnati in questi mesi di campagna elettorale nelle tre liste a sostegno della candidatura di Montanari e soprattutto tutti da sempre impegnati nella comunità medicinese nei loro ambiti di competenza.

Il nuovo sindaco ha rilasciato un”intervista al nostro settimanale in edicola da domani giovedì 13 giugno, nella quale anticipa i temi e le priorità del nuovo mandato amministrativo. Tra i progetti in corso e che saranno completati a breve c”è la riqualificazione dell”ex stazione ferroviaria di via Licurgo Fava. «La ciclabile è ormai completata – aggiorna Montanari -, manca l’asfaltatura. Parte dei lavori sull’edificio sono stati realizzati, in particolare la sistemazione del tetto. A breve si partirà con gli impianti e infine i lavori nel piazzale. L’obiettivo è completare il tutto entro settembre». (r.cr.)

L”intervista completa come anticipato è su «sabato sera» del 13 giugno

Nella foto da sinistra a destra: Bonetti, Monti, Fava, Montanari, Gherardi e Brini

Matteo Montanari ha completato la sua Giunta con molte novità e la confermata Dilva Fava “promossa' vicesindaco

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