Posts by tag: buoni spesa

Cronaca 7 Aprile 2022

Il Banco Alimentare ha consegnato l’ultima tranche dei «buoni spesa» dell’emergenza Covid

La fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna ha organizzato l’ultima consegna delle derrate alimentari acquistate con parte delle risorse che il governo ha trasferito al Comune di Imola per la solidarietà alimentare, i cosiddetti «buoni spesa», durante l’emergenza Covid-19. All’iniziativa è intervenuta anche l’assessore al Welfare Daniela Spadoni.

«Termina con questa ultima consegna, per ora, il percorso che ha visto negli ultimi due anni circa realizzarsi un virtuoso e innovativo rapporto tra welfare pubblico (Comune) e welfare privato (fondazione Banco Alimentare ed altri Enti del terzo settore) – commenta Dalmonte, presidente della fondazione –. Un rapporto dove ogni attore dà il meglio di sé, rimanendo ognuno nelle proprie specifiche competenze e risorse ma con l’unico comune obiettivo di donare cibo e sollievo a coloro che, per diversi motivi, attraversano un periodo più o meno lungo di difficoltà».

«Si è chiuso un cerchio, espressione di un ottimo rapporto tra pubblico e privato impostato alla sussidiarietà che cerca di raggiungere il bene delle persone, attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio – aggiunge Spadoni –. E il Banco alimentare ha dimostrato di essere una preziosa risorsa per il nostro territorio. Non dobbiamo, come soggetto pubblico, avere paura di affidarci alle realtà del terzo settore, per programmare e risolvere i problemi della nostra comunità. Questo è quello che ci indica anche la legge sul terzo settore. Programmare e progettare insieme». (lu.ba.)

Nella fotografia del Comune di Imola, i volontari del Banco e l”assessore Spadoni

Il Banco Alimentare ha consegnato l’ultima tranche dei «buoni spesa» dell’emergenza Covid
Cronaca 28 Aprile 2021

Da Coop Alleanza 3.0 all’Auser di Castello buoni per 400 euro per le famiglie bisognose

In occasione della Pasqua, Coop Alleanza 3.0 ha donato all’Auser di Castel San Pietro 400 euro in di buoni spesa per l’acquisto di prodotti alimentari e di prima necessità in favore delle famiglie in difficoltà economiche presenti sul territorio.

«I buoni in parte sono stati utilizzati in questo periodo per inserire anche colombe pasquali nelle sportine destinate alle famiglie bisognose, mentre il resto verrà utilizzato per integrare ulteriormente il contenuto delle sporte distribuite quotidianamente che contengono prodotti in scadenza donati dal supermercato della città» affermano la referente Graziella Montebugnoli e i volontari Auser di Castel San Pietro insieme al presidente Giovanni Mascolo di Auser volontariato Imola-Odv. (r.cr.)

I volontari Auser

Da Coop Alleanza 3.0 all’Auser di Castello buoni per 400 euro per le famiglie bisognose
Cronaca 1 Marzo 2021

Coronavirus, Comune di Imola e Asp aprono un nuovo bando per richiedere i buoni spesa

Da oggi, lunedì 1 marzo, verrà aperto un nuovo bando per poter usufruire dei buoni spesa per generi alimentari e beni di prima necessità messi a disposizione del Comune dal governo all’interno del cosiddetto «Ristori ter». Il bando riaprirà fino al 19 marzo con gli stessi criteri del precedente, ma solo per coloro che non hanno già presentato domanda in occasione del bando precedente. Per il Comune di Imola sono stati stanziati dal governo 370.038,57 euro.

Per soddisfare il maggior numero di utenti possibile, anche attraverso una ragionata differenziazione delle forme di sostegno, l’Amministrazione comunale ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’Asp Circondario Imolese, dell’Associazione «No sprechi Odv» e della Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna Onlus.

CRITERI, REQUISITI E COME PRESENTARE LA DOMANDA  

Nella foto: il Comune di Imola

Coronavirus, Comune di Imola e Asp aprono un nuovo bando per richiedere i buoni spesa
Cronaca 19 Gennaio 2021

Buoni spesa a Imola, domande al via dal 25 gennaio in collaborazione con Asp, No Sprechi e Banco Alimentare

Il Comune di Imola e l’Asp hanno definito i criteri di presentazione delle domande per poter usufruire dei buoni spesa per generi alimentari e beni di prima necessità messi a disposizione nel decreto legge «Ristori ter».

Complessivamente, si tratta di 370 mila euro e l’Amministrazione comunale ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’Asp (a cui andranno 200 mila euro), dell’associazione No sprechi (70 mila euro) e della Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna (100 mila euro).

Le persone interessate dovranno presentare domanda dal 25 gennaio al 5 febbraio direttamente all’Asp indicando la composizione del nucleo familiare, il modello Isee 2021 (che non dovrà superare i 17 mila euro), la situazione lavorativa ed economica. A breve il modulo sarà scaricabile dal sito www.aspcircondarioimolese.bo.it oppure si potrà ritirare dal totem all’esterno dell’Asp (viale D’Agostino 2/a, tel. 0542/606720), dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30.

Gli interessati dovranno scegliere tra un aiuto temporaneo (sostegno al pagamento dell’utenza o fornitura di generi alimentari e beni di prima necessità, il cosiddetto «pacco spesa») oppure prolungato concordato con i servizi sociali. Quando un cittadino chiede il «pacco spesa», l’Asp lo dirotta su No Sprechi, che gli consegnerà il pacco contenente sia i generi di prima necessità, forniti dall’associazione stessa, sia i generi alimentari, forniti dal Banco Alimentare. (gi.gi.)

L”etichetta del «pacco spesa»

Buoni spesa a Imola, domande al via dal 25 gennaio in collaborazione con Asp, No Sprechi e Banco Alimentare
Cronaca 28 Dicembre 2020

Autocertificazioni false per ottenere i buoni spesa Covid, venti persone indagate

I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito del dispositivo di vigilanza predisposto per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto, hanno avviato specifici controlli nei confronti dei beneficiari dei buoni spesa erogati dai Comuni alle famiglie in difficoltà e destinati all”acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

Le attività di verifica, svolte con riferimento ai dati acquisiti presso il Comune di Castel San Pietro, hanno finora riguardato oltre 300 posizioni, mediante il riscontro delle informazioni dichiarate in sede di autocertificazione da parte dei richiedenti, con riferimento sia ai medesimi che a ciascun componente del relativo nucleo familiare. I controlli, condotti nello specifico dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Imola, hanno permesso di accertare la presentazione da parte di 20 persone di autocertificazioni riportanti dati non veritieri in ordine alla posizione reddituale e quindi non compatibili con i requisiti dell”avviso pubblico indetto dall”ente erogante.
Nel corso dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle imolesi, inoltre, è emerso che uno dei richiedenti stava percependo indebitamente anche il reddito di cittadinanza.

Per questo motivo lo stesso è stato deferito alla Procura della Repubblica di Bologna.
Le irregolarità riscontrate saranno sanzionate amministrativamente per un valore pari all’indebito importo percepito, che può superare i 500 euro, e saranno segnalate al Comune di Castel San Pietro per il recupero dei contributi erogati. « Il meccanismo del bando per i buoni spesa prevedeva che ogni partecipante autocertificasse la propria posizione e che le dichiarazioni fornite corrispondessero al vero – spiega il sindaco di Castel San Pietro Terme Fausto Tinti –. Un metodo con cui siamo riusciti ad aiutare 314 famiglie. Ovviamente, i “furbetti” devono essere repressi e ci congratuliamo con la Guardia di Finanza per il lavoro svolto con successo. Sarà nostra cura cercare di recuperare i crediti frodati».  (da.be.)

Foto concessa dalla guardia di finanza

Autocertificazioni false per ottenere i buoni spesa Covid, venti persone indagate
Cronaca 2 Dicembre 2020

Coronavirus, il Comune di Dozza ha emesso l'avviso per la concessione dei contributi in buoni spesa

Il Comune di Dozza ha emesso l”avviso per la concessione dei contributi in buoni spesa in relazione all’emergenza Coronavirus. Le domande possono essere presentate fino al prossimo 16 dicembre. L’assegnazione dei buoni spesa è volta a sostenere le persone e le famiglie, più esposte agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica, che si trovano in stato di bisogno, prive dei mezzi sufficienti a soddisfare le proprie esigenze primarie.

Possono presentare domanda coloro che si trovino nelle seguenti condizioni: sospensione o chiusura di attività, autonoma o subordinata, in base ai decreti o ordinanze statali o regionali o altro provvedimento, che determina indisponibilità di liquidità per il proprio sostentamento; perdita o riduzione del lavoro senza attivazione di ammortizzatori sociali, in attesa di ammortizzatori sociali non ancora liquidati, ovvero con ammortizzatori insufficienti in relazione al fabbisogno familiare; sospensione temporanea ovvero la riduzione significativa delle attività con partita Iva rientranti nelle professioni, nel commercio e nelle attività produttive/artigianali; impossibilità di percepire reddito derivante da prestazioni occasionali/stagionali o intermittenti, a causa dell’obbligo di permanenza domiciliare con sorveglianza sanitaria, ovvero per effetto della contrazione delle chiamate o della cessazione di fatto dell’attività svolta, in conseguenza dell”emergenza da Covid-19; altre cause da specificarsi da parte del richiedente nell’autodichiarazione.

L”avviso e il modulo di domanda sono pubblicati nel sito internet del Comune di Dozza ed il relativo link è inserito anche nella pagina Facebook istituzionale

Foto scattata da Simonetta Ragazzini e tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Comune di Dozza

Coronavirus, il Comune di Dozza ha emesso l'avviso per la concessione dei contributi in buoni spesa
Cronaca 22 Maggio 2020

Scoperte richieste irregolari per l’erogazione dei «buoni spesa», nei guai un centinaio di imolesi

La Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito della vigilanza predisposta per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto, hanno avviato nei giorni scorsi dei specifici controlli nei confronti dei percettori dei «buoni spesa», di valore fino a 600 euro, erogati dai Comuni alle famiglie in difficoltà e destinati all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

Le attività di verifica, svolte rispetto ai dati acquisiti presso il Comune di Imola, ma anche di Bologna e San Lazzaro, hanno finora permesso di accertare, sulle 360 controllate, la presentazione di 154 false autocertificazioni da parte di nuclei familiari che hanno fraudolentemente dichiarato di non aver fonti di sostentamento finanziario e di trovarsi in condizione di difficoltà economica ed indigenza, tali da richiedere appunto l’erogazione del «buono spesa». «Di queste un centinaio circa sono state ravvisate nel territorio imolese» fanno sapere dalla Guardia di Finanza. La scoperta è avvenuta quando «abbiamo richiesto ai Comuni la documentazione e i dati inseriti nelle autocertificazioni. Attraverso un’analisi dei dati è stato riscontrato infatti come, invece di un azzeramento delle entrate, alcuni avessero percepito stipendi a marzo ed aprile oppure altri redditi, come quello di cittadinanza o un’indennità di disoccupazione. In altri casi invece più membri dello stesso nucleo familiare avevano richiesto il bonus, al fine di ricevere un importo raddoppiato rispetto a quello spettante» precisano le Fiamme Gialle. A questo punto «le irregolari riscontrate saranno segnalate all’autorità giudiziaria e le persone coinvolte saranno accusate di indebita percezione di erogazioni pubbliche (in caso sia stato erogato il buono) o mendace autocertificazione, nonché ai comuni competenti per il recupero dei contributi erogati» concludono i finanzieri.

Nel primo caso, secondo l’articolo 316 ter del codice penale, quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96 si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da euro 5.164 a euro 25.822. Tale sanzione non può comunque superare il triplo del beneficio conseguito. Nel secondo caso, invece, secondo l’articolo 75 del Codice Civile, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Nel frattempo, però, continueranno le attività di controllo dei finanzieri in collaborazione con gli Enti locali per garantire che queste risorse finiscano nelle tasche di soggetti davvero bisognosi. (da.be.)

Foto concessa dalla Guardia di Finanza 

Scoperte richieste irregolari per l’erogazione dei «buoni spesa», nei guai un centinaio di imolesi
Cronaca 8 Aprile 2020

Bonus spesa, Mara Mucci segnala problemi nell'invio della domanda online

Problemi tecnici nel corso della compilazione online della domanda per i buoni spesa da inviare al Comune di Imola, che non consentono di portare a termine la procedura.
A denunciarli è Mara Mucci, del comitato promotore di Azione Imola, raccogliendo le segnalazioni di un gruppo di cittadini.

«Se fino a sabato  si poteva richiedere il buono spesa con procedimento analogico (stampa, compilazione e invio per e-mail) senza un riscontro con numero di protocollo (il cittadino di fatto non sa se la sua richiesta è stata esaminata o presa in carico), oggi c’è una novità – entra nei particolari la Mucci –. Sul sito del Comune di Imola è presente un procedimento digitalizzato (un form al quale si accede con Spid o credenziali Federa), che però va in errore».

Una situazione che crea non poche difficoltà. «Non è certo colpa del commissario straordinario Rizzo, ci tengo a sottolinearlo. La colpa è della fretta e del picco di lavoro per chi offre il servizio – commette la ex deputata, che attacca –. I grillini, che dovevano essere “quelli del digitale”, su questo tema hanno smosso poco rispetto all’amministrazione precedente». (r.cr.)

Il messaggio di errore visualizzato da un gruppo di cittadini

Bonus spesa, Mara Mucci segnala problemi nell'invio della domanda online
Cronaca 7 Aprile 2020

Buoni spesa, i sindacati scrivono al Commissario: «Criteri fissati senza ascoltarci»

Cgil, Cisl e Uil Imola criticano i criteri per la distribuzione dei “buoni spesa” definiti dal Commissario straordinario Nicola Izzo.
«Vogliamo esprimere il nostro disappunto rispetto alla scelta di disciplinare i criteri necessari per l’individuazione e l’erogazione del sostegno economico senza tenere in considerazione il punto di vista di chi conosce il territorio e le esigenze dei cittadini – scrivono i segretari Mirella Collina, Danilo Francesconi e Giuseppe Rago -. Abbiamo chiesto di condividere i criteri a livello circondariale ma purtroppo anche questa volta ogni sindaco ha deciso a modo suo, facendo quindi risaltare le differenze tra cittadini di un Comune rispetto all’altro».

In particolare, «ci trova contrari la scelta di escludere chi possiede un sostegno pubblico, poichè talvolta è talmente esiguo tale reddito che le famiglie si ritrovano in una povertà assoluta – entrano nei particolari i sindacati -. Le chiediamo che  vengano tenute in considerazione le entrate effettive nel nucleo familiare; è inoltre necessario alzare la soglia massima di liquidità a 5.000 euro per nuclei con 3 componenti».
Inoltre, «riteniamo inoltre indispensabile mettere in sicurezza le persone che in questo momento sono in attesa di un percorso di regolarizzazione nel nostro territorio – aggiungono –, sprovvisti in questo momento dei requisiti necessari per accedere ai servizi del nostro territorio».
Infine, «troviamo necessario che siano ricompresi nei bandi anche le persone/famiglie con il solo domicilio nel Comune – concludono – perché le restrizioni previste nelle Ordinanze e nei Dpcm non consentono lo spostamento in altri Comuni e/o Regioni». (r.cr.)

Buoni spesa, i sindacati scrivono al Commissario: «Criteri fissati senza ascoltarci»

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