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Cronaca 25 Marzo 2023

Cooperative e associazioni dei consumatori, firmato il patto di collaborazione per la creazione di Comunità energetiche

È stato firmato ieri a Rimini, K.EY Energy (la vetrina di tecnologia, soluzioni integrate e servizi per guidare la transizione energetica verso un’economia carbon-neutral)il patto di collaborazione tra le Centrali cooperative e le associazioni di consumatori per un consumo energetico responsabile e per costituire Comunità energetiche. Il Patto prevede di «sensibilizzare i consumatori in merito all’ampia tematica delle energie rinnovabili e della povertà energetica nel quadro di un consumo più responsabile dell’energia; della possibile promozione, progettazione e sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili – da costituirsi preferibilmente in forma cooperativa – e delle diverse forme di autoproduzione e autoconsumo collettivo di energia». Con la sottoscrizione del Patto le associazioni cooperative si faranno carico di sviluppare i contenuti dal punto di vista tecnico, in collaborazione con le proprie società di sistema e con l’ausilio dei propri referenti territoriali, mentre le associazioni dei consumatori si impegnano a coinvolgere nelle iniziative di sensibilizzazione e promozione delle Cer e dell’autoconsumo collettivo le proprie reti territoriali, incoraggiando la partecipazione e lo sviluppo di idee progettuali da parte di consumatori interessati, anche riuniti in gruppi informali.

Il «Patto per la promozione di Comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa» è stato firmato da Fabrizio Ghidini per Federconsumatori, Daniele Montroni per Legacoop, dal vicepresidente di Confcooperative Emilia-Romagna Luca Bracci, dal vicepresidente di Agci Emilia Romagna Renato Lelli e dalle e dai rappresentanti delle altre associazioni di consumatori e consumatrici: Luca Braggion per Adiconsum Emilia-Romagna, Ettore Di Cocco per Lega Consumatori Emilia Romagna, Francesco Amato per Adoc Emilia Romagna ed Anna Baldini per Cittadinanzattiva Emilia Romagna. «È un atto importante – commenta Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna -. Consumatori e cooperazione riconoscono di avere valori simili nella partecipazione attiva della cittadinanza e nella difesa dell’ambiente e del potere d’acquisto».

Nella foto: i rappresentanti della Cooperazione e dei consumatori firmatari del Patto di collaborazione

Cooperative e associazioni dei consumatori, firmato il patto di collaborazione per la creazione di Comunità energetiche
Economia 9 Febbraio 2023

Il grido delle cooperative: «Serve personale qualificato»

«Serve personale qualificato». È questo il grido lanciato dalle cooperative all’Assemblea di Legacoop. Lavoro e crescita ci sono, ma si legano a ricerca e innovazione, a manodopera con le professionalità adeguate che oggi si trovano a fatica, dal manifatturiero all’agricoltura. Per un territorio l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro è un obiettivo da perseguire. Lo stesso vale per le coop. sociali, che scontano le difficoltà dei bandi e chiedono impegni sulla coprogettazione dei servizi. Riconfermati i vertici di Legacoop Imola: Mazzanti (presidente) e Gollini (vice). (r.e.)

Nella foto (Isolapress): l’Assemblea di Legacoop

Il grido delle cooperative: «Serve personale qualificato»
Cronaca 1 Febbraio 2023

Lavoro, cooperazione, innovazione e ambiente: le parole chiave per disegnare il futuro del nostro territorio

Guardare avanti, al futuro del nostro territorio. E per farlo sono quattro le parole chiave.

LAVORO. «Con anticipo abbiamo centrato e superato l’obiettivo prefissato» ha dichiarato qualche settimana fa l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla. Il riferimento era alle migliaia di persone già intervistate e profilate all’interno del Gol, il programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori.

COOPERAZIONE. «È stata una esperienza straordinaria». Giovanni Monti sintetizza così l’ultimo periodo alla guida di Legacoop regionale che lascerà il 16 febbraio prossimo dopo due mandati. Al suo posto l’imolese Daniele Montroni, cooperatore, amministratore e manager pubblico che, terminata l’esperienza da deputato due legislature orsono, è stato suo stretto collaboratore.

INNOVAZIONE. Un finanziamento di 2,2 milioni di euro dal Pnrr per l’impianto di recupero e soprattutto rigenerazione della fibra di carbonio che sarà realizzato a Imola da Herambiente. Un progetto di economia circolare dal costo complessivo di 8 milioni di euro sviluppato insieme alla Curti Costruzioni meccaniche di Castel Bolognese e al Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna.

AMBIENTE. Il dottorato della sede di Imola di Unibo cresce e diventa sempre più internazionale grazie a GreeNexUS, un progetto europeo che attrarrà in città ricercatori da tutto il mondo, in rete con molte altre università e aziende europee. Il via del progetto sul dottorato «Salute, sicurezza e sistemi del verde» si terrà il 6 febbraio a Imola, presso la Fondazione Crimola. (r.cr.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola dal 2 febbraio.

Nella foto: da in alto a sinistra in senso orario l’assessore Colla; Montroni e Monti; Hera e la sede di Unibo Imola

Lavoro, cooperazione, innovazione e ambiente: le parole chiave per disegnare il futuro del nostro territorio
Economia 26 Gennaio 2023

Mazzanti (presidente Legacoop): «Le cooperative tengono, così il territorio va bene»

La cooperazione imolese targata Legacoop (che nel nostro circondario associa una sessantina d’imprese, ma con un peso specifico molto elevato) «esce con le carte in regola per affrontare un 2023 impegnativo a causa del contesto globale, ma non impossibile» commenta il presidente Raffaele Mazzanti. Certo non sono tutte rose e fiori. In difficoltà c’è la cooperazione sociale «troppo sola». Entro giugno la novità del trasloco di Legacoop dagli uffici in via Emilia alla nuova sede nell’ex 3elle. (r.e.)

Nella foto: Raffaele Mazzanti, presidente di Legacoop

Mazzanti (presidente Legacoop): «Le cooperative tengono, così il territorio va bene»
Cronaca 24 Gennaio 2023

Si consolida a 300 milioni di euro il fatturato di Terremerse nel 2022, previste nuove assunzioni

Un 2022 positivo per la cooperativa Terremerse nel 2022. L’andamento gestionale è stato migliorativo rispetto al 2021, seppur con dinamiche differenti nei vari comparti di attività. Inoltre per il 2023 sono opreviste quasi una ventina di nuove assunzioni. Per Emilio Sabatini, direttore generale della Cooperativa: «Il fatturato consolidato si attesterà ben oltre i 300 milioni di euro: buona parte dell’incremento – nel 2021 i ricavi del Gruppo Terremerse si attestavano a 265 milioni – è stato determinato dall’effetto inflattivo sui prezzi e in parte dall’aumento della quota di mercato, in particolare nella vendita dei mezzi tecnici e nei nuovi areali di raccolta di prodotto cerealicolo».

A trainare la performance c’è il settore Agroforniture, compresa la controllata Terremerse Nord Est, che supera i 120 milioni di euro, oltre 20 milioni di euro di crescita rispetto al 2021. Oltre all’effetto prezzo, la rete tecnica e commerciale è aumentata supportata dalla Ricerca e Sviluppo. Il Budget 2023 prevede l’assunzione di ulteriori 13 persone nella Rete Tecnica, distributiva e nel comparto impiantistica, con un obiettivo di incremento del fatturato complessivo fino a oltre 130 milioni.

Nel comparto Cereali, il fatturato è aumentato quasi del 30%, attestandosi a circa 64 milioni di euro, per effetto dell’incremento dei prezzi medi di circa 150 euro per tonnellata. Le quantità raccolte sono state inferiori a quelle previste per effetto degli andamenti meteorologici. Bene anche le marginalità per i soci conferenti in gestione annuale. Nel 2023 ci si attende una campagna di raccolta prodotto di circa 160 mila tonnellate rispetto alle 142 mila del 2022 e una flessione delle quotazioni.

Il Settore Ortofrutta della Cooperativa chiude il 2022 con un margine positivo. Le quantità raccolte di prodotto da industria (pomodoro, frutta e altre orticole) sono state in linea con le previsioni così come le quantità di prodotto fresco. Per il 2023 si prevede una contrazione delle superfici di pomodoro da industria a causa degli alti costi di produzione e della concorrenza delle colture cerealicole.

Infine per il comparto Carni è stato un anno problematico: la forte crescita dei prezzi dei cereali e quindi dei mangimi si è riversata sul costo delle materie prime. L’aumento medio annuale del costo del venduto è stato del 18%, a cui si sono aggiunti gli incrementi dei costi industriali e di logistica. Per il 2023 non si prevede uno scenario generale differente.

Sempre Sabatini commenta quindi come «Il budget 2023 di Terremerse prevede fatturato in aumento e un buon risultato gestionale e finanziario nonostante le incertezze congiunturali. Gli obiettivi di crescita della Cooperativa sono confermati dalle prospettive di assunzione di 18 persone distribuite su tutti settori, servizi compresi, poiché l’aumento dei volumi e delle complessità ha ovvie conseguenze sulla gestione amministrativa e organizzativa più in generale». (r.cr.)

Nella foto di archivio la sede di Terremerse

Si consolida a 300 milioni di euro il fatturato di Terremerse nel 2022, previste nuove assunzioni
Economia 5 Dicembre 2022

Legacoop Emilia-Romagna, Montroni sarà il prossimo presidente. Indicazione unanime per il Congresso

Daniele Montroni sarà con ogni probabilità il prossimo presidente di Legacoop Emilia-Romagna. Lo stabilirà ufficialmente il 13° Congresso di Legacoop regionale in programma il 16 febbraio del prossimo anno. Montroni è destinato a prendere il posto di Giovanni Monti, in carica dal 2013.

A stabilire la candidatura dell’imolese per la guida di Legacoop regionale sono state le consultazioni condotte dalla commissione istituita in seno al movimento di cui l’ufficio di presidenza ha preso atto passando poi attraverso la  ratifica della direzione di Legacoop Emilia-Romagna.

Nato nel 1961, Montroni entra in Manutencoop nel 1991 e ha intrecciato l’attività lavorativa con l’impegno politico e amministrativo: nel 1995 viene eletto sindaco di Mordano, dal 1999 al 2009 è assessore nel Comune di Imola, dal 2009 è presidente di ConAmi e, di conseguenza, consigliere di amministrazione in Hera. Nel 2013 viene eletto deputato. Dopo l’esperienza parlamentare, nel 2018 rientra in cooperazione e attualmente fa parte della struttura di Legacoop Emilia-Romagna per la quale si occupa di relazioni istituzionali.

La sua più che probabile elezione è sicuramente un segnale positivo per tutto il territorio imolese, unica realtà ad esprimere una emanazione autonoma pur non rappresentando una provincia. Proprio la riorganizzazione dei territori sarà uno dei temi che Montroni si troverà ad affrontare, legato a doppio filo con il percorso dell’Alleanza delle Cooperative che deve trovare una sua dimensione stabile negli equilibri e nei rapporti tra le tre centrali Legacoop, Confcooperative e Agci. Per il territorio imolese la presenza di Daniele Montroni alla guida di Legacoop regionale conferma la considerazione di cui gode, grazie alla presenza di grandi realtà come Sacmi e Cefla, e di imprese meno reclamizzate, ma molto dinamiche nei loro settori. (p.b.)

Nella foto: a sinistra Giovanni Monti, a destra Daniele Montroni

Legacoop Emilia-Romagna, Montroni sarà il prossimo presidente. Indicazione unanime per il Congresso
Economia 1 Giugno 2022

Nel bilancio Cefla l’utile netto cresce del 59%, Cda riconfermato

Un utile netto a 50 milioni, in crescita del 59% rispetto al 2020, ricavi per 574 milioni di euro (+21%), patrimonio netto a 308 milioni (+14%). Sono alcuni dei risultati conseguiti da Cefla nel 2021, «risultati raggiunti – spiega la cooperativa imolese – in uno scenario macro-economico globale che ha visto nel secondo e terzo trimestre del 2021 una ripresa dell’economia italiana molto sostenuta».

Nel quarto trimestre del 2021 e nel primo del 2022 sull’attività economica mondiale hanno pesato gli effetti della recrudescenza della pandemia e le tensioni nelle catene di fornitura globali. «Nonostante ciò – proseguono da Cefla – le attività di ricerca e sviluppo, innovazione, ampliamento della gamma prodotti, digitalizzazione ed esplorazione di nuove iniziative si sono sviluppate, settore per settore, sia a vantaggio delle Business unit a vocazione industriale (Medical, Finishing e Lighting), sia a vantaggio della business unit Engineering per un ammontare complessivo di 9,4 milioni di euro».

In occasione dell’assemblea sociale del 27 maggio scorso, che ha visto l’approvazione del Bilancio 2021, è stato inoltre riconfermato per i prossimi tre anni l’intero Consiglio di amministrazione uscente: Gianmaria Balducci alla Presidenza, Claudio Fedrigo alla Vice Presidenza, oltre ai Consiglieri Yuri Della Godenza, Nevio Pelliconi e Cristian Pungetti. (lo.mi.) 

Nella foto: il Cda riconfermato di Cefla (secondo da sinistra, il presidente Gianmaria Balducci)

Nel bilancio Cefla l’utile netto cresce del 59%, Cda riconfermato
Economia 19 Marzo 2022

La cooperativa Clai compie 60 anni e regala un’ambulanza all’Ausl di Imola

La cooperativa Clai quest’anno compie i 60 anni di vita e oggi ha festeggiato l’avvenimento donando una nuova ambulanza attrezzata all’Azienda usl di Imola. Un mezzo del valore di circa 100 mila euro. “Un’idea nata prima dell”emergenza pandemica e che ora si arricchisce di significato, del ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che si sono presi e si prendono per la cura delle persone più fragili della comunità – ha dichiarato il presidente Giovanni Bettini -. L”ambulanza è il mezzo della prossimità, quello che interviene nel momento in cui si ha più bisogno. Un simbolo di speranza e condivisione”.  Un regalo molto gradito dall’Ausl e quantomai utile al territorio del circondario imolese. “Abbiamo 15 ambulanze e in media due all’anno superano i 400 mila km percorsi e sono da sostituire” ha dichiarato il direttore dell’Azienda sanitaria Andrea Rossi.

Presente alla consegna del mezzo anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha ricordato come “il 118, il servizio di emergenza è un pilastro delle nostre comunità e un orgoglio per l’Emilia Romagna dove venne sperimentato per la prima volta nel 1990, e di cui abbiamo visto l’importanza in questi anni così difficili della pandemia”. Bonaccini ha sottolineato anche il valore della cooperativa Clai come “realtà solidale e generosa che dà lavoro”, ed è parte dell’importante filiera agroalimentare regionale: “La food valley è diventato un brand turistico insieme alla motor valley”. In effetti, oggi il marchio Clai è sinonimo di carne e formaggi di qualità, salumi e insaccati, per i consumatori italiani e non solo.

La cerimonia di consegna dell’ambulanza è avvenuta a Villa La Babina, nel meraviglioso parco del centro direzionale nella frazione imolese di Sasso Morelli; gli impianti produttivi della cooperativa agroalimentare oggi sono a Imola, Faenza, Palazzuolo sul senio e Langhirano (nel Parmense), e si aggiungono i punti vendita, legati al marchio delle Macellerie del contadino, o nei supermercati, come a Castel Bolognese o Toscanella, per non parlare dei singoli prodotti venduti all’estero e perfino su Amazon.

“La Clai è una storia imprenditoriale bella e vera – ha concluso Bettini -, un’impresa partecipata, dove le persone non sono meri esecutori. La storia di uomini e donne che da diverse generazioni si tramandano l”arte del saper fare. Una cooperativa basata sull’amore per il lavoro, la produzione di cibo, dalla terra alla tavola, dove il valore dell”appartenenza al nostro territorio è importante”. (l.a.)

Nella foto della consegna ufficiale dell’ambulanza, in piedi da sinistra, il direttore del gruppo Clai Pietro D’Angeli, il presidente Clai Giovanni Bettini, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Imola Marco Panieri, il vescovo di Imola Giovanni Mosciatti, il direttore dell’Ausl Andrea Rossi, il direttore del dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Ausl Igor Bacchilega, il direttore del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza dell’Ausl Rodolfo Ferrari  (Isolapress)

La cooperativa Clai compie 60 anni e regala un’ambulanza all’Ausl di Imola
Economia 20 Febbraio 2022

La Bcc ravennate forlivese e imolese, nel 2021 crescono del 40% i finanziamenti a imprese e famiglie

Nel 2021 La Bcc ravennate forlivese e imolese, realtà che conta oltre 33.500 soci, ha confermato il risultato dell’anno precedente con un utile netto di 24 milioni di euro, una raccolta totale di 6,3 miliardi di euro e impieghi verso la clientela per 3,2 miliardi. È quanto emerge dal Bilancio di esercizio approvato dal Consiglio di amministrazione nei giorni scorsi. La Bcc ha dato sostegno sia alle attività produttive con circa 285 milioni di euro di nuovi finanziamenti alle imprese, sia alle famiglie con oltre 2.800 mutui casa per circa 355 milioni di euro e un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente.

«I buoni risultati derivanti dalla prudente gestione adottata – spiega il presidente de La Bcc, Secondo Ricci – ci permettono di confermare un plafond di 1,8 milioni di euro da destinare alle erogazioni liberali di beneficenza e sponsorizzazioni sociali, che costituisce il nostro “dividendo” al territorio, e di consolidare i benefici offerti ai soci, in particolare per promuovere adeguati livelli di coperture assicurative e previdenziali. Il Cda ha inoltre proposto di distribuire parte dell’utile agli azionisti sotto forma di dividendo in misura dell’1,5%». (lo.mi.)  

Nella foto: il presidente de La Bcc ravennate forlivese e imolese, Secondo Ricci

La Bcc ravennate forlivese e imolese, nel 2021 crescono del 40% i finanziamenti a imprese e famiglie
Economia 18 Febbraio 2022

Caro-bollette, l’allarme di Confcooperative Emilia Romagna: «Per le cooperative sociali impossibile resistere a lungo»

Gli aumenti esponenziali dei costi del gas e dell’energia elettrica stanno mettendo in ginocchio anche le cooperative sociali (oltre 700 quelle presenti da Piacenza a Rimini e aderenti alle centrali cooperative). L’allarme arriva dal presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna, l’imolese Luca Dal Pozzo, presidente anche del gruppo cooperativo sociale Solco Civitas di Imola e Bologna. «Ogni giorno – spiega – ci arrivano dalle nostre cooperative sociali segnalazioni di strutture allo stremo, che si trovano a dover fare i conti con aumenti del gas fino al 160 per cento nelle bollette degli ultimi mesi e al 60 per cento per l’energia elettrica. Abbiamo segnalazioni di cooperative con bollette passate da 15 mila a oltre 40 mila euro in un solo mese; per chi lavora nel welfare, con margini pressoché inesistenti, è davvero impossibile resistere a lungo».

Per questo Dal Pozzo chiede a Governo, Regione, Amministrazioni comunali e Aziende sanitarie «interventi di emergenza per calmierare l’infiammata dei costi, che da soli non possiamo sostenere. Ne va della tenuta del nostro sistema di welfare regionale, all’interno del quale le cooperative sociali erogano servizi a un milione di cittadini e danno occupazione a oltre 62 mila persone, in gran parte donne». (lo.mi.) 

Nella foto: Luca Dal Pozzo, presidente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna e presidente del gruppo cooperativo sociale Solco Civitas di Imola e Bologna

Caro-bollette, l’allarme di Confcooperative Emilia Romagna: «Per le cooperative sociali impossibile resistere a lungo»

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