Posts by tag: educazione

Cronaca 25 Maggio 2020

Il “Tavolo scuola” di Imola autorizza 65 interventi educativi domiciliari per alunni con gravi disabilità

Il tavolo dedicato alla scuola istituito dal Comune di Imola raggiunge un primo e significativo risultato, con l’autorizzazione di 65 interventi educativi domiciliari rivolti agli alunni e studenti con disabilità grave o situazioni complesse, che non hanno potuto usufruire delle attività di didattica ed educativa a distanza, avviata nel marzo scorso per i loro compagni, dopo la chiusura delle scuole causa la diffusione del Coronavirus.
Nello specifico, gli interventi riguardano 2 bimbi nei nidi, 20 alunni nelle scuole d’infanzia, 28 nelle scuole primarie, 11 nelle scuole secondarie di primo grado e 4 nelle secondarie di secondo grado.

«Gli alunni destinatari degli interventi sono stati individuati sulla base delle segnalazioni pervenute dalle istituzioni scolastiche e di una successiva valutazione di priorità e necessità dell’intervento domiciliare condivisa con l’U.O.Npia (Unità operativa neuropsichiatria infanzia e adolescenza) dell’Ausl di Imola – spiega la dott.ssa Licia Martini -. Si tratta di un’attività complessa che, prima dell’avvio, richiede alcuni passaggi anche di natura formale, che saranno svolti con le modalità più celeri e snelle possibili». (r.cr.)

Il “Tavolo scuola” di Imola autorizza 65 interventi educativi domiciliari per alunni con gravi disabilità
Cronaca 8 Gennaio 2020

Un incontro con il vescovo per parlare di educazione e della campagna di raccolta fondi «Ma che freddo fa?!»

Si intitola «Un villaggio per educare. Dialogo sull”importanza del recupero di un luogo educativo» l”incontro che si svolgerà oggi, mercoledì 8 gennaio, a partire dalle 18, nella sala Bcc Cinema Centrale di Imola, in via Emilia 210. L”evento, nel quale avverrà anche la presentazione della campagna di crowdfunding «Ma che freddo fa?!», lanciata dal gruppo scout Agesci 1 sulla piattaforma Ginger per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di un impianto di riscaldamento nei locali dell”Osservanza in cui si svolgono le attività scout, avrà come ospite principale il vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti. Mosciatti proporrà una riflessione sul valore dei luoghi dell’educazione, riprendendo il concetto di «villaggio educativo» contenuto nel Patto educativo di papa Francesco, sul quale il vescovo intende sviluppare la propria pastorale.

In particolare, Mosciatti aprirà la sua riflessione a tutte le organizzazioni educative della diocesi, al fine di avviare percorsi educativi di qualità con la collaborazione di tutti, in una prospettiva comunitaria, «capace di superare una logica individuale». Il concetto usato è appunto quello di «villaggio dell’educazione». All”interno di questa tematica, si parlerà dell”importanza dei luoghi dell”educazione, in particolare dell”Osservanza che, da più di sessant’anni, è punto di riferimento per tantissimi imolesi.

Durante l”incontro parleranno anche Marco Rossi, responsabile della Bcc Ravennate forlivese e imolese, che partecipa al progetto Ginger finanziando in parte i progetti di crowdfunding, Elena Minzoni, in rappresentanza del Masci, cui spetterà il compito di raccontare la storia del gruppo Imola 1 e Manuele Serafini, capogruppo Imola 1, che farà invece il punto sullo stato dei lavori e su quali saranno le sedi dedicate agli scout nei nuovi progetti di restauro del complesso dell’ex convento all’Osservanza. Durante la serata sarà possibile effettuare donazioni a favore della campagna. Per informazioni: machefreddofa.scout@gmail.com. (r.cr.)

La foto è tratta dalla locandina dell”iniziativa

Un incontro con il vescovo per parlare di educazione e della campagna di raccolta fondi «Ma che freddo fa?!»
Cronaca 27 Agosto 2019

“Al nido con la Regione', oltre 380.000 euro per ridurre le rette degli asili per le famiglie di Imola

Oltre 380.000 euro per ridurre le rette degli asili nido per le famiglie imolesi. E” la cifra che spetta a Imola nell”ambito dell”iniziativa della Regione Emilia-Romagna “Al nido con la Regione”, alla quale l”Amministrazione comunale ha aderito approvando proprio in questi giorni l”apposita delibera. Il progetto introduce una misura sperimentale di sostegno economico ai nuclei familiari finalizzata ad abbattere le rette e le tariffe di frequenza ai servizi della prima infanzia.

Complessivamente la Regione mette a disposizione un plafond di 18.250.000 euro per l”anno educativo 2019-2020: nella ripartizione per il Comune di Imola, con i suoi 620 bambini iscritti al nido, di cui 270 nelle strutture private convenzionate, sono previsti precisamente 380.548,55 euro. Potranno ottenere il finanziamento le famiglie con bimbi frequentanti i nidi pubblici o privati convenzionati che abbiano una dichiarazione Isee non superiore ai 26.000 euro. Il contributo sarà proporzionale all”Isee e sarà calcolato direttamente dall”assessorato alla Scuola.

«Siamo soddisfatti per aver ottenuto questo contributo regionale – sottolinea l”assessore alla Scuola, Claudia Resta -. Crediamo molto nel servizio dei nidi d”infanzia e continuiamo ad investire sulla qualità della proposta formativa, come dimostrano i cinque nuovi educatori che assumeremo per l”avvio del nuovo anno scolastico, che si vanno ad aggiungere ai cinque nuovi insegnanti di scuola materna che prenderanno servizio all”inizio di settembre». (r.cr.)

Foto tratta dal sito del Comune di Imola

“Al nido con la Regione', oltre 380.000 euro per ridurre le rette degli asili per le famiglie di Imola
Cronaca 17 Maggio 2019

Domani sabato 18 maggio il saggio di educazione stradale per la prima volta all'autodromo

A conclusione del percorso di educazione stradale per questo anno scolastico domani, sabato 18 maggio, la polizia municipale organizza il 34° Saggio di educazione stradale, che per la prima volta si svolgerà all’autodromo «Enzo e Dino Ferrari».

Il programma prevede il ritrovo alle ore 9 al paddock dell’autodromo con i ragazzi di quinta elementare e tutti gli adulti che vogliono partecipare. Alle ore 9.15 partenza in bicicletta per percorrere una parte della pista (non sarà completato l’intero giro). Al ritorno al paddock, i ciclisti saranno accolti dalla Banda musicale di Imola. Alle 9.45, inoltre, è previsto l’arrivo degli studenti delle scuole medie che la polizia locale ha incontrato durante l’anno scolastico con un progetto che parla di legalità, percezione del rischio, guida in stato di ebbrezza. All’iniziativa sono stati invitati anche i circa 400 bimbi di 5 anni delle scuole dell’infanzia.

Alle ore 10 si svolgeranno le premiazioni del concorso fotografico Obiettivo Sicurezza Urbanae del concorso grafico Immagine sul Patentino del ciclista: il segnale che vorrei. Il concorso, che ha visto in gara tutte le 19 classi quinte che hanno svolto il programma di educazione stradale, è stato vinto dalla classe 5ª B Cappuccini con un disegno che rappresenta un segnale di obbligo (tondo blu) con all’interno un caschetto per la bici e lo slogan “Se in bici vuoi andare… il casco devi agganciare”, che verrà stampato sui Patentini del ciclista e sulle magliette, che saranno consegnati a tutti i ragazzi che parteciperanno al Saggio finale di educazione stradale.

Alle ore 10.30 si svolgeranno dimostrazioni di pronto intervento da parte di polizia locale, carabinieri, polizia di Stato, polizia stradale, vigili del fuoco, 118, Cri, protezione civile, Gev, Volontari civici, volontari del centro anziani Tiro a Segno. Ci saranno veicoli speciali e attrezzature, quali etilometro, autovelox, targa system, e occhiali che, grazie a lenti particolari che deformano e limitano la percezione visiva, simulano gli effetti dell’abuso di alcool sulle attività e i comportamenti. (r.cr.)

Nella foto lezione di educazione stradale alla scuola di Chiusura

Domani sabato 18 maggio il saggio di educazione stradale per la prima volta all'autodromo
Cronaca 7 Novembre 2018

Nidi Castel San Pietro: è aperto il bando per assegnare nove posti liberi, la scadenza il 20 dicembre

Sono nove i posti liberi nei nidi d”infanzia di Castel San Pietro Terme. Per questo l”Amministrazione comunale ha deciso aprire un bando integrativo per assegnarli.

Le domande si possono presentare entro giovedì 20 dicembre e sono riservate ai genitori di bambini nati nel periodo compreso tra l”1 gennaio 2016 e il 15 giugno 2018, a condizione che almeno uno sia residente nel comune di Castel San Pietro oppure nella frazione di San Martino in Pedriolo (comune di Casalfiumanese) in virtù della convenzione esistente tra i due comuni.

Questi i posti per i quali si fa il bando: tre sono per orario part-time al nido comunale Arcobaleno di Osteria Grande, che accogli bimbi dai 9 ai 36 mesi; quattro sono al nido paritario convenzionato Don Luciano Sarti di Castel San Pietro, frequentato da piccoli dai 12 ai 36 mesi e altri due al privato convenzionato La casa di Mamma Oca numero 6 di Gallo Bolognese, anche in questo caso per bambini dai 12 ai 36 mesi.

Il bando e il modulo da usare per la domanda si trovano sul sito del Comune di Castel San Pietro Terme oppure si possono ritirare allo Sportello Cittadino del Comune in piazza XX Settembre 3 (tel. 051 6954154) tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17.45. Le informazioni sono reperibili anche rivolgendosi ai Servizi alla persona (tel. 051 6954122, Antonella Sanguettoli) dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì anche dalle 15 alle 17.45. Gli stessi orari sono osservati anche dall”Ufficio Protocollo, al quale si può consegnare la domanda direttamente. Sarà possibile anche l”invio tramite pec all”indirizzo comune.castelsanpietro@cert.provincia.bo.it.

Le domande saranno accolte in ordine di arrivo, senza punteggio se non legato a precedenze espressamente indicate e il bando servirà anche ad assegnare eventuali altri posti che dovessero liberarsi nelle tre strutture interessate. Gli inserimenti saranno effettuati entro il 31 gennaio 2019 per i bimbi più grandi, entro il 31 marzo per i medi e i piccoli. Per il prossimo anno educativo si dovrà invece presentare domanda all”uscita del bando specifico.

Nella foto il giardino del nido Arcobaleno di Osteria Grande

Nidi Castel San Pietro: è aperto il bando per assegnare nove posti liberi, la scadenza il 20 dicembre
Cronaca 8 Ottobre 2018

L'associazione Mascagni a caccia di fondi per i corsi di archi e ocarina alle elementari di Medicina

Cercasi sponsor per finanziare i corsi di archi e ocarina presso le scuole elementari di Medicina. E’ questo l’appello lanciato dall’associazione «Medardo Mascagni», che gestisce la scuola di musica all’interno di Villa Pasi e che, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Medicina, dall’anno scolastico 2014/15 ha avviato questo progetto che consente agli studenti delle classi quarte e quinte di imparare uno strumento in modo totalmente gratuito in orario scolastico.

La particolarità di questo progetto, che si chiama «Un’orchestra a scuola», è che ogni alunno ha l’opportunità di esercitarsi su uno strumento (violino, violoncello oppure l’ocarina) che resta a sua disposizione per tutto il periodo.«Per i primi quattro anni del pro-getto abbiamo sempre individuato degli sponsor che si sono fatti carico della maggior parte dei costi per gli insegnanti e il noleggio strumenti – racconta Paola Del Verme, responsabile della scuola di musica Mascagni -. Per l’anno scolastico 2018/19, invece, non si è ancora fatto avanti nessuno, così abbiamo pensato di lanciare una raccolta fondi per stimolare nuovi sponsor, aziende e privati».

«Per poter proseguire con questa esperienza abbiamo bisogno di 4.300 euro per coprire le spese di due classi di 4ª elementare, una con gli archi, quella che ha i costi maggiori anche per il noleggio degli strumenti, e una con l’ocarina» aggiunge la Del Verme.

Tutte le informazioni sono sul sito www.medardomascagni.ite per donare è possibile effettuare un bonifico (Iban IT87R08542369 00057000228913). (gi.gi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 4 ottobre

Nella foto i bambini con le ocarine suonano «Bella Ciao» il 25 aprile

L'associazione Mascagni a caccia di fondi per i corsi di archi e ocarina alle elementari di Medicina
Cronaca 2 Ottobre 2018

Imola servizi 0-6, dal 2019 più pubblico in materne e nidi: si parte con Gasparetto, Fontanelle e Piazza Romagna

Non solo ritorno al pubblico per le tre sezioni di scuola d’infanzia per la materna comunale “Gasparetto” che erano state esternalizzate dalla precedente Amministrazione e riapertura delle due sezioni di nido a Fontanelle e Piazza Romagna. La delibera d’indirizzo che la Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi, anche in seguito al confronto con le organizzazioni sindacali, detta una serie di linee guida che riguarda tutta l’impostazione che il nuovo governo cittadino vuole conferire al sistema educativo 0-6 anni: scuola dell’infanzia, nidi, rapporto pubblico-privato.

La prima disposizione riguarda però proprio la «re-internalizzazione progressiva dell”attività didattica» delle tre sezioni della scuola di Zolino, che si dovrà attuare, sempre da delibera, disponendo un nuovo «accordo quadro (quello attuale scadrà il 31 dicembre 2018) per la gestione di singole sezioni di scuola dell’infanzia realizzato in modo tale che l’esternalizzazione attuale venga completamente riassorbita a gestione diretta a partire dal 1 settembre 2021 (indicativamente, il recupero di una sezione ad ogni inizio di anno scolastico)». 

Il provvedimento prevede, in sostanza, che torni a completa gestione pubblica una sezione per ogni anno scolastico, a cominciare dal prossimo, per «non causare disagio agli attuali bambini iscritti e alle loro famiglie con un’eccessiva discontinuità operativa del servizio attualmente reso». L”accordo quadro dovrà a tal fine contenere i piani occupazionali annuali coerenti con questa decisione, continuando comunque a prevedere la possibilità di intervenire per situazioni di emergenza, previa intesa con i sindacati.

Alla base dell”indirizzo c”è l”obiettivo della Giunta 5 Stelle di mantenere la quota comunale nell”attuale sistema «tripartito» delle scuole dell”infanzia imolesi al 30% dei posti complessivi (un po” più di un terzo è rappresentato dagli istituti statali e il resto dalle scuole paritarie), anche per mantenere in capo all”ente locale una funzione di indirizzo e qualificazione del sistema.

Passando ai nidi d”infanzia, si conferma nella delibera il favore della Giunta per un potenziamento delle sezioni gestite dal pubblico. In questa direzione va la scelta di riportare almeno al 60% la quota comunale, riaprendo dall’anno scolastico 2019-2020 le due sezioni a Fontanelle e Piazza Romagna e ridimensionando le convenzioni con i gestori privati. La percentuale di posti nido a gestione diretta, attualmente, è del 53%, ma era al 60% nel 2015 e al 66% nel 2009. Anche in questo caso la motivazione dell”amministrazione è quella di «mantenere fortemente in capo all’ente pubblico il ruolo di riferimento per tutto il sistema locale dei servizi dedicati alla prima infanzia. 

L”ultima parte della delibera riguarda invece più in generale come si intende governare il sistema misto pubblico-privato nei prossimi anni. A tal fine si conferma la validità dell’istituzione dell’albo dei nidi d’infanzia e piccoli gruppi educativi così come previsto dalla delibera 190/2014 del consiglio comunale, in cui si stabiliscono i criteri alla base del convenzionamento. Poiché l”albo però va rinnovato ogni due anni e quello in vigore scadrà nel marzo 2019, la Giunta ha dato mandato agli uffici di procedere al rinnovo prima del prossimo bando di iscrizione per i nidi. Una porta aperta verso i privati, «purchè di qualità accertata», si precisa dal Comune e pur «nel rafforzamento dell”offerta di servizio a gestione pubblica diretta».

Un”immagine della scuola intitolata a Maurizia Gasparetto tratta dal sito di Area Blu

Imola servizi 0-6, dal 2019 più pubblico in materne e nidi: si parte con Gasparetto, Fontanelle e Piazza Romagna
Cronaca 10 Settembre 2018

Imola Educa, l'11 settembre in vetrina servizi e agenzie educative per docenti ed educatori

Torna l’iniziativa Imola educa: cultura e saperi per la scuola, l’open day che vedrà, martedì 11 settembre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17, i servizi e le agenzie educative aprirsi a docenti, educatori, educatrici del territorio.

Questi sono gli appuntamenti nei diversi servizi comunali, a cominciare da Biblioteca comunale, Archivio storico comunale, Sezione ragazzi Casa Piani. L’accoglienza avverrà nella sala S. Francesco (via Emilia 80) alle 9.30, 10.30, 11.30, 15 e 16. Il Ceas (Centro di educazione alla sostenibilità imolese – via Pirandello 12) propone una visita attiva della struttura. Gli insegnanti saranno accolti e guidati negli spazi multifunzionali allestiti a fini educativi e laboratoriali, anche a misura di bambino.

Il centro giovanile Ca’ Vaina (viale Saffi 50/B) illustra i progetti che propone per le scuole secondarie di 1° e 2° grado e le opportunità, le strutture e le attrezzature che ore ai giovani ed alle scuole.Anche il Museo San Domenico (via Sacchi 4) propone visite alle Col-lezioni d’arte della città, al Museo Giuseppe Scarabelli e agli spazi didattici. Il percorso parte ogni mezz’ora (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17) senza prenotazione.Il Deposito archeologico del Sante Zennaro (via Pirandello 12) osserverà un’apertura straordinaria sempre dalle 9 alle 12 e dalle 15 a l le 17.

La nuova scuola di musica Vassura-Baroncini (via Fratelli Bandiera 19) aprirà i propri spazi: i docenti saranno accolti dal coordinatore didattico – artistico. Sono previsti tre turni mattutini: alle 9, alle 10 e alle 11 e due pomeridiani alle 15 e alle 16. http://www1.comune.imola.bo.it/temi/mondoscuola/un-progetto-per-crescere-insieme è consultabile la mappa delle agenzie, dei servizi e delle risorse formative extrascolastiche del territorio.

L’articolo completo è su «sabato sera» del 6 settembre

Nella foto l”immagine scelta per il depliant del Comune

Imola Educa, l'11 settembre in vetrina servizi e agenzie educative per docenti ed educatori
Cronaca 3 Settembre 2018

Scuole dell'infanzia, prorogate per un anno dal Comune di Imola le convenzioni con gli istituti paritari

Una proroga di un anno alle convenzioni con le scuole dell”infanzia paritarie. 

Lo ha deciso, praticamente alla scadenza delle convenzioni stesse (il 30 agosto scorso), la Giunta comunale di Imola, confermando in questo modo i contributi ai gestori per l”anno scolastico che sta per cominciare.

“In questo anno – dichiara l”assessore alla Scuola, Claudia Resta – vogliamo intraprendere un percorso di dialogo e di confronto con tutte le parti coinvolte, per realizzare un documento aggiornato e condiviso che possa garantire percorsi educativi e formativi conformi alle scelte delle famiglie”.

Prende dunque tempo l”Amministrazione a 5 Stelle, che motiva la sua scelta di rimandare all”anno prossimo l”elaborazione di una nuova convenzione e la conseguente proroga in una serie di “fattori concomitanti, quali l”assenza del dirigente dell”ufficio scuole, le necessarie tempistiche per il confronto con i gestori delle scuole private paritarie, il confronto con gli altri membri della commissione tecnica e le parti sociali e l”inizio dell”anno scolastico, ormai imminente”.

La possibilità di proroga era comunque contemplata dalla convenzione triennale scaduta a fine agosto. Tale documento, di durata triennale, prevedeva una spesa di 382.000 euro l”anno, che sarà confermata in toto per il 2018-2019. Destinatarie del contributo sono le sette scuole dell”infanzia paritarie, poco meno di un terzo delle 22 totali di Imola (le altre sono suddivise in otto statali e sette comunali). Il sistema è infatti diviso quasi equamente in tre: dei 1.850 alunni in età da materna, 600 frequentano gli istituti paritari, 590 quelli comunali e oltre 650 quelli statali.

Il percorso che si aprirà, nelle intenzioni della Giunta, dovrà compiere “un”atteNella fotonta analisi congiunta dei cambiamenti avvenuti nel sistema nazionale di istruzione e nei bisogni dell”utenza, adeguando di conseguenza i contenuti della nuova convenzione, in un”ottica di reciproca collaborazione e trasparenza, al fine di migliorare, in piena osservanza e nei limiti previsti dalle leggi vigenti, alcuni aspetti della convenzione scaduta, al fine di ottimizzare il sistema scolastico nel suo insieme”.

Tra gli obiettivi l”ente di via Mazzini mette anche, senza ulteriori specificazioni, quello di garantire la reale libertà di scelta della famiglie e la necessità di ottimizzare le risorse disponibili e di incentivare progetti specifici e percorsi in forma di laboratorio. Come intenda perseguirli si vedrà in corso d”opera.

Nella foto la scuola dell”infanzia paritaria di Santo Spirito, intitolata a Mons. Caselli

Scuole dell'infanzia, prorogate per un anno dal Comune di Imola le convenzioni con gli istituti paritari
Cronaca 29 Agosto 2018

Nidi d'infanzia, la Regione stanzia oltre 7 milioni di euro per rafforzare e qualificare il sistema emiliano romagnolo

Un finanziamento da 7 milioni e 250 mila euro per i nidi dell’Emilia Romagna. La Giunta regionale ha approvato in questi giorni lo stanziamento di risorse che andranno a consolidare e qualificare il sistema educativo per la fascia d’età 0-3 anni.

Nella suddivisione delle risorse per province, a Bologna arriverà una fetta del valore di 2.054.757 euro, nella forma di contributi che saranno assegnati dalla Regione direttamente ai Comuni e alle Unioni, ripartiti in base al numero dei bambini iscritti ai servizi. Per quanto riguarda gli obiettivi, la maggior parte dei finanziamenti è destinata alla gestione e consolidamento dei servizi per la prima infanzia, con un incremento di 182.700 euro per i bambini iscritti ai nidi dei Comuni di montagna e una quota aggiuntiva di 137.000 euro assegnati sulla base del numero di bambini con disabilità. La cifra di 725.000 euro andrà invece impiegata per la qualificazione dei servizi educativi, attraverso il coordinamento pedagogico territoriale (300  mila euro) e la formazione permanente del personale (425 mila).

Come spiega la vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Elisabetta Gualmini, l’assegnazione delle risorse arriva dopo l’approvazione, nei mesi scorsi da parte dell’Assemblea Legislativa, del nuovo programma triennale per la prima infanzia. Il preciso obiettivo, sottolinea Gualmini, è quello di «aumentare il numero dei bambini iscritti ai nid ie ai servizi educativi, attraverso la riduzione delle liste d’attesa e del costo delle rette. Abbiamo sempre detto che le famiglie e i bambini sono al centro delle nostre politiche di welfare e i nidi rappresentano, per molti genitori con figli piccoli, un pilastro nell’organizzazione della vita quotidiana».

L’intero programma triennale 0-6 anni prevede uno stanziamento di 11 milioni di euro, già messi a bilancio nel 2018. I finanziamenti devono essere impiegati anche contenerei costi delle rette e ridurre le liste d’attesa per le iscrizioni, garantire il funzionamento dei coordinamenti pedagogici territoriali e la formazione degli operatori dei servizi educativi; valorizzare nel suo insieme il sistema pubblico-privato dei servizi per l’infanzia, tramite la promozione dello strumento delle convenzioni. Una novità negli indirizzi di programmazione è quella di prevedere la graduale promozione sul territorio regionale dei “Poli per l’infanzia”, che riuniscono in un unico o più edifici vicini gli asili nido e le scuole per l’infanzia, con l’obiettivo di assicurare la continuità educativa ai bambini dalla nascita fino a 6 anni.

Guardando all’articolazione del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, ricordiamo che in Emilia-Romagna sono operativi nidi d’infanzia per i bambini da 3 a 36 mesi, sia a tempo pieno che a tempo parziale; servizi domiciliari organizzati in piccoli gruppi educativi; servizi integrativi, come lo Spazio bambini e i Centri per bambini e famiglie.

Per chiudere con i numeri, gli iscritti dell’anno 2016-2017 in Emilia Romagna, secondo l’Osservatorio regionale per l’infanzia e l’adolescenza, erano oltre 33 mila, inseriti nei 1.225 servizi educativi da 0 a 3 anni. Nell’area metropolitana di Bologna i servizi sono 297 e gli iscritti 8.988.

Nella foto la vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini

Nidi d'infanzia, la Regione stanzia oltre 7 milioni di euro per rafforzare e qualificare il sistema emiliano romagnolo

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