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Cronaca 16 Dicembre 2022

Coronavirus e influenza, ondata di casi, l’Ausl riapre l’area separata in Pronto soccorso e i reparti Covid

Pronto soccorso e ospedale in affanno per l’ondata di influenza particolarmente aggressiva e il contemporaneo aumento dei casi di Covid. Si conferma quanto ipotizzato all’inizio di dicembre con la curva dell’incidenza dell’influenza molto più alta rispetto al passato, un virus AH3N2 che colpisce in modo particolare i bambini ma non disdegna neppure gli adulti.  Il gran numero di malati, sia con influenza che con Covid, porta al conseguente incremento di casi gravi o con complicazioni che necessitano le cure dell’ospedale.

Così l’Azienda usl di Imola è corsa ai ripari. Prima di tutto ha deciso di potenziare gli ambulatori dei medici di famiglia, dei pediatri e dei medici di continuità assistenziale presso la Casa della Comunità di Imola nei prefestivi e festivi: da domani sabato 17 fino al 25 dicembre compresi ci saranno turni aggiuntivi di personale nei prefestivi (dalle ore 8 alle 14) e nei festivi (dalle ore 8 alle 20). Poi è stata riattivata l’area Beta del Pronto soccorso, quella con accesso separato per i pazienti con patologie dell’apparato respiratorio.

A questo si aggiunge l’allargamento a 16 posti letto dell’area Covid internistica dell’ospedale (espandibile a 24) al terzo piano dell’ospedale, dove verranno centralizzati i pazienti fino ad ora gestiti nelle «bolle» dei vari reparti, sono stati attivati due box di Terapia intensiva Covid ed è ripresa la centralizzazione dei casi a maggiore complessità a Bologna; inoltre sono stati convertiti temporaneamente al Covid anche i 16 posti letto chirurgici del quarto piano (settore verde), “cercando per quanto possibile di non pregiudicare e rallentare l’attività chirurgica programmata” annotano dall’Ausl. Infine è stato riaperto anche il settore Covid dell’Ospedale di Comunità di Castel San Pietro con una disponibilità di altri 15 posti letto. (l.a.)

Coronavirus e influenza, ondata di casi, l’Ausl riapre l’area separata in Pronto soccorso e i reparti Covid
Cronaca 24 Novembre 2022

A Imola le vaccinazioni antinfluenzali a quota 18.372, in regione oltre 550mila. L’assessore Donini: “La campagna va bene'

A Imola le vaccinazioni antinfluenzali effettuate sono 18.732, fanno parte delle oltre 558mila già somministrate in Emilia-Romagna in meno di un mese. Nel 93% dei casi il vaccino è stato somministrato dai medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna. Il restante 7% è distribuito attraverso gli altri canali dai servizi di Igiene e sanità Pubblica ai servizi di Pediatria di comunità, nelle farmacie convenzionate e negli ospedali pubblici o privati accreditati.

“Non solo la nostra regione è tra quelle che sta vaccinando di più con la quarta e la quinta dose contro il Covid – commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – ma le cifre accertano che anche la campagna di vaccinazione antinfluenzale sta andando bene, grazie anche allo straordinario impegno dei medici di medicina generale”.

La Regione ha messo a disposizione 1.150.000 dosi, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se la persona si presenterà in ritardo, cioè oltre il 31 dicembre 2022.

La vaccinazione viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche. Anche alle donne in gravidanza, medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati in strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche; addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue. Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.

Per i soggetti sani tra i 7 e i 59 anni il vaccino può essere somministrato nei servizi vaccinali regionali al costo di 22 euro, ma a condizione che venga garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il ministero prevede l’offerta attiva gratuita. Tale vaccinazione potrà essere somministrata, per la fascia 18-59 anni, anche nelle farmacie convenzionate aderenti al costo effettivo del vaccino più il costo della prestazione prevista dall’accordo nazionale. (r.cr.)

Nella foto di archivio campagna di vaccinazione

A Imola le vaccinazioni antinfluenzali a quota 18.372, in regione oltre 550mila. L’assessore Donini: “La campagna va bene'
Cronaca 22 Ottobre 2022

Al via la vaccinazione antinfluenzale, come prenotare. L’Ausl: «Sicura e ben tollerata insieme al booster anti-Covid»

Anche a Imola, come in tutta l’Emilia Romagna, lunedì parte la campagna per la vaccinazione antinfluenzale. «La stagione, come nell’anno scorso, vedrà una co-circolazione di virus influenzali e Sars-Cov-2 – sottolineano dall’Ausl di Imola -. Vaccinarsi contro l’influenza semplifica la diagnosi e riduce il rischio di complicanze gravi e di ricovero ospedaliero in persone fragili affette da patologie croniche».

La vaccinazione anti-influenzale (sia per chi ne ha diritto gratuitamente, sia per gli altri) va richiesta al proprio medico di medicina generale, che la effettua previo appuntamento; nei giorni scorsi i medici hanno ricevuto una prima fornitura di dosi ed hanno già avviato la programmazione delle vaccinazioni dei propri assistiti. Poi, da lunedì 24 le prime somministrazioni.

Chi desidera effettuarla e non ha il medico di medicina generale sul territorio dell’Ausl di Imola, può prenotarla tramite Cup e farmacie per fare la puntura presso l’Ambulatorio Vaccinazioni Adulti del servizio di Igiene pubblica dell’ospedale vecchio di Imola.

Invece, chi vuole fare contemporaneamente anche la dose booster anti-Covid deve prenotare quest’ultima presso Cup e farmacie, poi sarà possibile fare le due vaccinazioni combinate ma presso gli hub vaccinali di Imola (Auditorium Osservanza) e Castel San Pietro (Casa della Comunità). Dall’Ausl ricordano che la somministrazione contemporanea dei due vaccini è «sicura e ben tollerata».

La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per alcune categorie: chi ha più di 60 anni (con particolare riguardo ad operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche), le donne in gravidanza o in post partum, medici e personale sanitario, persone ricoverate presso strutture per lungodegenti o con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi), addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine e protezione civile, compresi i vigili del fuoco, carabinieri, militari e la polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali), personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue, su richiesta del genitore per i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni mentre è offerta tramite chiamata attiva per i bambini in categorie a rischio.

Per quanto riguarda i bambini «l’influenza, pur colpendo con particolare frequenza questa classe d’età, non costituisce normalmente un rischio per la salute in soggetti sani» ricordano dall’Ausl.

Da alcuni anni la nostra Regione propone anche la vaccinazione anti-pneumococco gratuita alle persone che compiono 65 anni di età. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura. Le persone che hanno compiuto 65 anni nel 2022 possono effettuare la vaccinazione antipneumococcica dal proprio medico di medicina generale, anche in parallelo alla vaccinazione antiinfluenzale. (r.cr.)

Al via la vaccinazione antinfluenzale, come prenotare. L’Ausl: «Sicura e ben tollerata insieme al booster anti-Covid»
Cronaca 13 Ottobre 2021

Coronavirus, da venerdì terza dose più vaccino antinfluenzale per gli over 80

Al via da venerdì 15 la proposta di vaccinazione antinfluenzale contemporanea alla dose booster anticovid per gli over 80 anche nel circondario imolese. I centri vaccinali dell”Ausl di Imola proporranno agli ultraottantenni prenotati per la terza dose anti-covid (le prenotazioni si sono aperte la scorsa settimana) contemporaneamente anche la vaccinazione antinfluenzale.

“La somministrazione contemporanea dei due vaccini, antinfluenzale e anti Covid-19, si è infatti dimostrata sicura, ben tollerata e garantisce un”adeguata risposta anticorpale, pari a quella prodotta da ciascun vaccino somministrato singolarmente” garantiscono con una nota dall’Azienda sanitaria. 

La dose booster o di richiamo va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima perché serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria: è previsto l’utilizzo del vaccino Comirnaty di Pfizer-Bnt a prescindere dal vaccino utilizzato per il ciclo primario. Per i soggetti fragili trapiantati (di midollo o di organo solido) e immunocompromessi la terza dose è considerata addizionale, e va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima ed è rivolta in via prioritaria. 

In totale sono oltre 15 mila in Emilia Romagna le persone ad avere già ricevuto la dose aggiuntiva, mentre altri 28 mila e oltre l’hanno prenotata. A Imola sono oltre 500 le terze dosi somministrate, in gran parte ai fragili (i primi ad aver iniziato circa 600 complessivamente nel circondario) e ai primi over 80.  

La Regione, inoltre, lunedì scorso ha recepito anche le ultime indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale e ha dato il via libera alle Aziende sanitarie – con una circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato – per predisporre le modalità di prenotazione e somministrazione per le nuove categorie di aventi diritto: il personale sanitario con priorità agli over 60 e ai professionisti più a rischio (per esposizione o per patologie), i soggetti ad elevata fragilità che rientrano nella cosiddetta categoria 1 (che include dai pazienti oncologici ai malati di sclerosi multipla passando per chi soffre di scompensi cardiaci avanzati o di malattie autoimmuni) e tutti gli ultrasessantenni, iniziando dalla fascia 70-79 e proseguendo poi con quella 60-69. 

«La terza dose, per le persone per cui è prevista, è un passaggio imprescindibile del piano vaccinale, cioè lo strumento, ci tengo a ricordarlo, che ci sta permettendo ogni giorno di più di lasciarci alle spalle la pandemia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Rispettando come sempre le indicazioni ministeriali, e continuando a dare la priorità ai più fragili e alle persone più a rischio, la macchina regionale è pronta a entrare nel vivo di questa ulteriore fase e a continuare a lavorare a pieno come ha ampiamente dimostrato di essere in grado di fare durante tutto quest’anno». (r.cr.)

Coronavirus, da venerdì terza dose più vaccino antinfluenzale per gli over 80
Cronaca 1 Febbraio 2021

In Emilia Romagna disponibili 33.500 dosi di vaccino antinfluenzale, possibile acquistarlo in farmacia con la ricetta del medico

Prosegue in Emilia Romagna la campagna per la vaccinazione antinfluenzale. Sono, infatti, ritornate a disposizione dei cittadini circa 33.500 dosi vaccinali, che potranno essere acquistate per 11,5 euro in farmacia presentendo una ricetta del proprio medico di famiglia.

Dopo la vaccinazione contro l’influenza stagionale a 1 milione e 200mila cittadini, cifra che ha assicurato la copertura alle categorie più a rischio e per il nostro territorio ha rappresentato un record assoluto raggiungendo quasi il 30% della popolazione generale, le oltre 33.000 dosi nuovamente a disposizione saranno utili per contrastare l’insorgenza della patologia anche nella coda della stagione invernale. Per ottenere la dose di vaccino, sarà sufficiente rivolgersi, anche telefonicamente, al proprio medico di famiglia richiedendo una ricetta dematerializzata: a quel punto il cittadino dovrà recarsi in farmacia, presentando il proprio codice fiscale, e una volta che la farmacia avrà, in un paio di giorni al massimo, reperito il prodotto, ci si potrà rivolgere al proprio medico per vaccinarsi.

«La forte azione che abbiamo messo in campo nei mesi scorsi per far fronte alla scarsità di vaccini che ci arrivavano ha dato i suoi frutti- dichiara l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-: non solo abbiamo vaccinato come mai prima, ma sono anche rimaste dosi che, come promesso, possono essere utilizzate dai cittadini che intendono vaccinarsi. Non dimentichiamo infatti che se in queste difficili settimane i nostri ospedali e servizi sanitari hanno retto alla terribile pressione del Covid, è stato anche perché non si è avuta contemporaneamente l’epidemia influenzale: ecco perché può essere ancora utile vaccinarsi anche nei prossimi giorni. E farlo- conclude Donini- è possibile grazie all’impegno messo in campo dalla Regione che, a seguito dei ritardi delle aziende produttrici, nei mesi scorsi si era si rivolta a nuovi fornitori di vaccini». (da.be.)

Foto dal sito della Regione Emilia Romagna

In Emilia Romagna disponibili 33.500 dosi di vaccino antinfluenzale, possibile acquistarlo in farmacia con la ricetta del medico
Cronaca 3 Dicembre 2020

Carenza di vaccini antinfluenzali, l'Ausl di Imola annuncia l'arrivo di ulteriori dosi per le persone più fragili

«Ulteriori dosi di vaccino antinfluenzale sono attese a più riprese a dicembre e saranno subito distribuite ai medici di medicina generale per continuare a vaccinare le persone a rischio». Lo rende noto l’Ausl di Imola, a fronte delle tante richieste da parte di persone rimaste senza vaccino, pur rientrando nelle fasce considerate fragili. «La campagna non si è conclusa – sottolinea l’Ausl, facendo nuovamente il punto – e saranno consegnate ulteriori dosi di vaccino, attese a più riprese entro le prossime settimane. Già ad oggi, sono state consegnate e utilizzate sul nostro territorio oltre 30 mila dosi, che hanno permesso di vaccinare circa 6 mila persone in più dello scorso anno, in linea con quanto accaduto in tutta la nostra Regione, dove sono state vaccinate 915 mila persone».

L’obiettivo regionale, più volte ribadito, è quello di arrivare a vaccinare il 30% della popolazione. «Per questo, oltre a 1.200.000 dosi già consegnate alle Aziende sanitarie e attraverso queste ai medici di famiglia e alle farmacie (36 mila dosi già esaurite), la Regione sta distribuendo in queste settimane altre 60 mila dosi, a cui se ne aggiungeranno, entro il mese di dicembre, ulteriori 200 mila circa, a fronte di un fabbisogno regionale stimato da parte della medicina generale di 80 mila dosi per i pazienti a rischio. Quindi i vaccini arriveranno per tutte le persone più fragili» garantisce l’Azienda Usl.

«Una nuova fornitura di 65 mila dosi è in corso di distribuzione – conferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – e con questa arriveremo a coprire quasi l’intero fabbisogno stimato dai medici di medicina generale e dai dipartimenti di Sanità pubblica. Entro il 15 dicembre arriveranno altre 100 mila dosi di vaccino. Abbiamo buona ragione di ritenere che le reperiremo sul mercato estero, pagandole di più». (lo.mi.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 3 dicembre.

Carenza di vaccini antinfluenzali, l'Ausl di Imola annuncia l'arrivo di ulteriori dosi per le persone più fragili
Cronaca 14 Novembre 2020

Vaccini antinfluenzali, da lunedì le prime dosi nelle farmacie

Da lunedì 16 novembre cominceranno ad arrivare nelle farmacie dell’Emilia Romagna le 36 mila dosi del vaccino antinfluenzale a disposizione delle categorie non considerate a rischio. Per acquistarli, occorrerà presentare la ricetta dematerializzata del medico di medicina generale o del pediatra. 

Lo ha annunciato ieri l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, che come ogni venerdì ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria, collegandosi in diretta Facebook da un ospedale dell’Emilia Romagna.

«Abbiamo – ha detto – l’ambizione e l’obiettivo (e lo raggiungeremo probabilmente già ai primi di dicembre, sicuramente entro Natale) di vaccinare, cosa mai avvenuta prima, un terzo della popolazione dell’Emilia Romagna, ovvero quasi 1 milione e mezzo di persone, pari a quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Abbiamo già consegnato alle Asl 1 milione e 164 mila dosi di vaccino antinfluenzale. In Emilia Romagna sono già state vaccinate 732.610 persone. Dal 23 novembre al 3 dicembre arriveranno progressivamente altre 218 mila dosi, che faremo pervenire ai medici di medicina generale per completare la vaccinazione della popolazione più fragile».

E in merito al problema di fornitura, che nei giorni scorsi ha portato all’esaurimento delle scorte in dotazione ad Ausl e medici di base, ha aggiunto: «Avevamo ordinato i vaccini da ottobre. Uno dei grandi fornitori si è sottratto all’impegno preso, perché il mercato offriva delle opportunità più ampie delle penali che potevamo far pagare in caso di inadempienza. Faremo causa. Siamo andati noi nei mercati internazionali per reperire le 200 mila dosi che non ci sono state consegnate. Inoltre, a livello nazionale, su mia proposta, governiamo una cabina di regia affinché nessuno dei 17 milioni di vaccini consegnati in Italia quest’anno rimanga nei cassetti. Se ci fosse una regione che dovesse avere più disponibilità rispetto alla domanda e un’altra con più domande rispetto alla disponibilità, speriamo, anche con l’aiuto del Governo, di rendere queste dosi disponibili. Con un milione e mezzo di persone vaccinate, la mascherina indossata e il distanziamento – ha concluso – dovremmo vedere un abbassamento della pressione anche dell’influenza stagionale». (lo.mi.)

Vaccini antinfluenzali, da lunedì le prime dosi nelle farmacie
Cronaca 7 Novembre 2020

Vaccini antinfluenzali, il punto dell’Ausl di Imola

Tema caldo di questi giorni, oltre purtroppo all’emergenza Coronavirus, anche i vaccini influenzali. Per questo in giornata l’Ausl di Imola con un comunicato stampa, che riportiamo di seguito integralmente, ha voluto fare il punto della situazione nel nostro territorio.

«In merito alla vaccinazione anti-influenzale, la Regione Emilia-Romagna ha opzionato 1,4 milioni di dosi vaccinali, oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno e ad oggi la consegna è stata di 1,2 milioni di dosi, giunte in più tranches scaglionate nel tempo ed ogni volta consegnate ai medici di medicina generale e solo in piccola parte trattenute dall”Ausl di Imola per vaccinazioni pediatriche ed adulti – si legge nella nota -. Ricordiamo anche che la campagna vaccinale negli anni scorsi prendeva avvio nella prima settimana di novembre e che, ad oggi, sono stati già praticamente raggiunti i livelli di copertura dello scorso anno, infatti sono già state circa 17.000 dosi di tetravalente (per bambini e persone tra i 60 e i 74 anni), 18.000 dosi di adiuvato (per persone dai 75 anni) e 2400 dosi di antipneumococcico. Si tratta di poco meno del 20% in più di quanto utilizzato lo scorso anno (quando sono stati vaccinati il 57,5% degli aventi diritto). Entro le prossime due settimane, per l’Ausl di Imola, è prevista la consegna di ulteriori 1000 dosi di tetravalente e di 3400 dosi di adiuvato; altre 2500 dosi di tetravalente dovrebbero essere consegnate entro il mese di novembre». (r.cr.)

Vaccini antinfluenzali, il punto dell’Ausl di Imola
Ciucci (ri)belli 8 Ottobre 2020

Vaccinazioni antinfluenzali 2020, i consigli del pediatra

Dal 12 ottobre in Emilia Romagna parte la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali, che quest’anno, alla luce dell’emergenza Covid, possono essere uno strumento in più per facilitare una eventuale diagnosi di positività al virus Sars-Cov2.

Abbiamo chiesto al pediatra imolese Lamberto Reggiani il suo parere in proposito. Ecco quello che ci ha risposto.

Alcune considerazioni sul vaccino antinfluenzale:

  • Il vaccino antinfluenzale trivalente o quadrivalente che sia (cioè con copertura contro 3 o 4 tipi di virus influenzale A e B) serve a immunizzarsi esclusivamente per i virus influenzali di tipo A e B. Quindi tutte le sindromi simil-influenzali legate alle centinaia di virus diversi (rhinovirus, coronavirus non Covid 19, virus respiratorio sinciziale ecc..) possono essere comunque contratte anche dal soggetto vaccinato per l’influenza. Molto spesso la frase: “Ho preso l’influenza anche se mi sono vaccinato” è legato a questo non trascurabile aspetto.
  • Poiché i virus influenzali A e B scatenano nel periodo autunno invernale una periodica epidemia a diffusione mondiale con complicazioni importanti a livello respiratorio, poter evitare questo tipo di infezione comporta innumerevoli vantaggi in termini sanitari (protezione di bambini, anziani, soggetti con malattie croniche) e economici (meno giornate perse di lavoro e di scuola).
  • Quest’anno vaccinarsi contro l’influenza ha un suo razionale maggiore per evitare le co-infezioni: influenza-Covid19, descritte nella letteratura scientifica e gravate da un numero maggiore di complicazioni respiratorie severe.
  • Il 12 ottobre inizia la campagna di vaccinazione antinfluenzale nella Regione Emilia Romagna. Come ogni anno il vaccino sarà offerto gratuitamente alle persone definite a rischio che riassumendo sono rappresentate da persone di età pari o superiore a 60 anni con o senza patologie croniche; bambini dai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 60 anni con patologie croniche (potete chiedere al vostro medico o pediatra se l’eventuale patologia rientra nell’elenco previsto); donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza o donne nel periodo post partum; medici e personale sanitario; familiari e contatti di soggetti a rischio; soggetti addetti a pubblici servizi e soggetti che operano a contatti con animali a rischio di infezione influenzale non da virus umani. I bambini con patologie croniche saranno vaccinati presso l’ambulatorio vaccinale pediatrico dell’Ausl.
  • Per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini senza patologie a rischio e quindi sani, la Regione Emilia Romagna (a differenza di altre Regioni) ritiene che la vaccinazione antinfluenzale debba essere a pagamento. Il Pediatra potrà vaccinare tali Bambini, ma il vaccino dovrà essere acquistato dall’utente in farmacia con ricetta medica e somministrato dal Professionista come prestazione a pagamento presso il proprio ambulatorio.
  • Il vaccino andrà somministrato secondo le seguenti modalità: adulti: una sola dose di vaccino; bambini già vaccinati negli anni precedenti e Bambini di più di 9 anni: una sola dose di vaccino; bambini al di sotto dei 9 anni di età mai vaccinati in precedenza: due dosi di vaccino a distanza di almeno 4 settimane. I bambini non possono essere vaccinati sotto i 6 mesi di vita. L’iniezione intramuscolare andrà effettuata nel muscolo della spalla sopra l’anno e nella coscia sotto l’anno di vita.
  • Effetti avversi: lievi effetti locali: dolore, rossore, tumefazione dove è stata fatta la puntura. Effetti avversi generali non gravi: malessere, febbre, dolori muscolari. Effetti gravi: reazioni allergiche (rare), reazioni neurologiche (neuropatie) (rare).
  • Sia l’Ema (organismo europeo di controllo sui farmaci e vaccini) che l’Aifa (organismo italiano di controllo sui farmaci e vaccini) hanno autorizzato sia in Europa che in Italia la commercializzazione del (al momento) unico vaccino antinfluenzale quadrivalente somministrabile per spray nasale che rappresenterebbe in età Pediatrica una svolta importante e un vantaggio inimmaginabile per la vaccinazione dei bambini dai 6 mesi in poi. Al momento però tale vaccino sembra introvabile e non prenotabile. Si spera in una veloce disponibilità sul mercato.

CONCLUSIONI: la vaccinazione antinfluenzale rappresenterebbe ogni anno una protezione sicura e utile per tutti. Gli effetti avversi sono decisamente inferiori in percentuale ai vantaggi che tale vaccinazione comporta su tutta la comunità.  Il  problema è organizzativo: ogni anno poiché i virus cambiano e di conseguenza anche i vaccini, tutti dovrebbero essere periodicamente rivaccinati. Quest’anno per proteggersi dalle co-infezioni: influenza + Covid19, l’utilità della vaccinazione antinfluenzale è ancora maggiore.

Vaccinazioni antinfluenzali 2020, i consigli del pediatra
Cronaca 21 Febbraio 2020

Coronavirus: obbligo di rimanere a casa e avvertire l'Ausl per chi è tornato dalle aree a rischio della Cina. “In caso di dubbi non andare al Pronto soccorso'

Il solerte invito fino a ieri riservato a bambini e studenti, oggi è diventato un obbligo e vale per tutti: chi è rientrato dalle aree della Cina interessate dall’epidemia di Coronavirus negli ultimi 14 giorni deve chiudersi in casa e segnalare la sua situazione all’Azienda sanitaria del territorio. Quest’ultima attiverà la «sorveglianza attiva», ovvero il monitoraggio quotidiano dello stato di salute e comparsa di febbre, con eventuale presa in carico per le cure oppure il via libera alla fine del periodo di controllo.

Quanto sta accadendo tra Lombardia, nel lodigiano, piacentino e Veneto (centinaia di persone e paesi letteralmente in quarantena e sedici casi positivi da Covid-19), ha portato il ministero della Salute a disporre misure ferree per arginare la diffusione del virus sul territorio italiano.

La Regione Emilia Romagna, ha diramato una nota nella quale informa che “la Sanità pubblica, in via precauzionale, sta contattando tutte le persone per le quali è ritenuta necessaria un’ulteriore verifica perché valutate potenzialmente a rischio, pertanto ai cittadini si chiede di mantenere la maggiore tranquillità possibile”. Inoltre ricorda la raccomandazione “in caso di sintomatologia collegabile al Coronavirus (febbre e sintomi respiratori) di non accedere direttamente alle strutture di Pronto soccorso, ma di contattare il proprio medico di medicina generale o il numero 118”.

“Chi è entrato in contatto con il paziente zero, il primo a essere stato diagnosticato al Coronavirus è già stato individuato dai Servizi della Regione Lombardia, che sta facendo tutti gli accertamenti del caso – ha aggiunto l”assessore uscente alla Sanità Sergio Venturi -. Voglio tranquillizzare sul fatto che la situazione è monitorata da tutti i servizi, sia quelli lombardi sia i nostri per quanto ci compete”.

La modalità di diffusione del contagio in Italia (da quanto ricostruito sarebbe stata una cena con un manager rientrato da una trasferta di lavoro già guarito e negativo al test) conferma, qualora fosse necessario, che si tratta di un”attività di prevenzione e cautela che non riguarda solo i cittadini di origine cinese ma tutti, anche chi torna da una vacanza o da un viaggio di lavoro e magari non presenta particolari sintomi.  

Nel frattempo, una buona notizia arriva dall’influenza «normale». Quest’anno sono 374mila le persone colpite, ad oggi, in Emilia Romagna dall”inizio della stagione ma il picco sembra sia stato già raggiunto tra fine gennaio e inizio febbraio. I casi gravi segnalati per complicazioni sono stati ventisei, in netto calo rispetto all’anno scorso, tanto che è stata ritenuta un’influenza di «intesità media». Per quanto riguarda il nostro territorio, i dati sono rassicuranti: «Nessun caso grave segnalato» dicono dall’Ausl di Imola. Questo sarebbe dovuto anche all’aumento del numero delle persone vaccinate. (l.a.)

L”ORDINANZA DEL MINISTERO DELLA SALUTE

DOMANDE E RISPOSTE SUL SITO DEL MINISTERO

Foto d”archivio Regione Emilia Romagna

Coronavirus: obbligo di rimanere a casa e avvertire l'Ausl per chi è tornato dalle aree a rischio della Cina. “In caso di dubbi non andare al Pronto soccorso'

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