Posts by tag: miele

Economia 23 Settembre 2021

Apicoltura Piana di Castel San Pietro torna per intero di proprietà di Flara Holding

Flara Holding, di proprietà della famiglia Mengoli, ha deciso di riacquistare il 60% delle quote di Apicoltura Piana, in passato cedute a Naturalia Ingredients, società che faceva capo a Seci Holding del gruppo industriale Maccaferri. «Attraverso questa operazione, del valore di 2,7 milioni di euro – fa sapere l’azienda – Flara Holding conferma il proprio interesse a proseguire gli investimenti nel segmento food e crea le condizioni per la valorizzazione di un’azienda storica presente sul mercato dal 1903». A conferma del proprio impegno, Flara Holding ha chiuso anche l’accordo per l’acquisto dello storico stabilimento di Apicoltura Piana a Castel San Pietro.

Nel 2020 Apicoltura Piana ha registrato un valore della produzione pari a oltre 22 milioni di euro, con una crescita del 9,5% rispetto all’anno precedente. (lo.mi.)

Nella foto: Massimo Mengoli, amministratore delegato di Apicoltura Piana 

Apicoltura Piana di Castel San Pietro torna per intero di proprietà di Flara Holding
Economia 17 Settembre 2021

Annata amara per il miele, produzione a picco soprattutto per acacia e millefiori

Quest’anno la produzione di miele sarà probabilmente tra le più basse degli ultimi decenni. La previsione di Coldiretti è confermata anche dall’Osservatorio nazionale miele, con sede a Castel San Pietro. «Una perdita produttiva senza precedenti – sottolinea il direttore, Giancarlo Naldi -. Se in Emilia Romagna la produzione media annuale si attesta sui 20/25 chili, quest’anno per molti è stata zero, talvolta 2 o 3 chili e, solo in rarissimi casi, si è arrivati a 5. Le intense gelate che si sono verificate all’inizio del mese di aprile e l’andamento meteorologico sfavorevole che ha caratterizzato il mese di maggio, con basse temperature notturne e vento persistente, hanno compromesso irrimediabilmente le principali produzioni primaverili».

Intanto nel weekend del 18 e 19 settembre a Castel San Pietro torna l’appuntamento con il concorso Tre Gocce d’Oro-Grandi Mieli d’Italia, che ha registrato l’arrivo di 1.100 campioni di mieli da analizzare, un risultato straordinario considerando la pessima annata. In centro città, la Fiera del miele, convegni e incontri. (r.cr.)

Ulteriori approfondimenti sul «sabato sera» del 9 settembre

Annata amara per il miele, produzione a picco soprattutto per acacia e millefiori
Cronaca 30 Maggio 2021

Apicoltura, ok del consiglio comunale di Castello all’odg di Francesca Marchetti: «Pista delle api ed educazione nelle scuole»

In occasione della giornata mondiale delle api del 20 maggio scorso, la capogruppo del Partito Democratico Francesca Marchetti ha presentato un ordine del giorno al consiglio comunale di Castel San Pietro poi approvato all”unanimità. «L’amministrazione si è da sempre contraddistinta per l’attenzione che nel tempo ha riservato all’importanza delle api e come Città del Miele vanta una tradizione apistica consolidata sia sul piano produttivo che della promozione del prodotto – spiega lMarchetti –. In città ha inoltre sede l’Osservatorio Nazionale del Miele, un organismo nazionale unico nel suo genere. Recentemente poi l”amministrazione ha aderito all” iniziativa “CittaslowBee – sentinelle della biodiversità” con una edizione speciale 2021 di Very Slow, un’iniziativa patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica. Per questo riteniamo importante che il consiglio comunale così come l’amministrazione si impegnino a proseguire e potenziare l”attenzione per il settore dell’apicoltura e tutto ciò che vi ruota attorno, per sensibilizzare la cittadinanza oltre a valorizzare l’ambiente e il patrimonio naturalistico del territorio».

Le richieste contenute nell”ordine del giorno prevedono: incentivare azioni per creare piccioli habitat per le api nel contesto urbano e agrario; coinvolgere le scuole in programmi didattici di “educazione delle api”; potenziare la manutenzione del verde pubblico e realizzare la “pista delle api”, che prevede la piantumazione di piante di interesse apistico nel parco lungo fiume accanto alla pista ciclabile in corso di progettazione. (r.cr.)

Nella foto: Francesca Marchetti

Apicoltura, ok del consiglio comunale di Castello all’odg di Francesca Marchetti: «Pista delle api ed educazione nelle scuole»
Cronaca 23 Settembre 2020

Continua il trend negativo della produzione di miele

Stagione chiusa per il miele e conferme delle anticipazioni di giugno. «Annata negativa – dice Giorgio Baracani, vicepresidente di Conapi, il maggiore consorzio italiano di apicoltori e apicoltore lui stesso a Castel Guelfo – in linea, più o meno, con quella dello scorso anno. Leggermente meglio in Appennino per la produzione di castagno». Insomma, niente di nuovo. «Purtroppo – continua Baracani – confermiamo un trend che già si era delineato, ma aspettavamo la chiusura della raccolta. Per l’acacia abbiamo il 70% in meno, pochissima, e poi è di scarsa qualità perché troppo scura. Il tiglio è sotto la media, pra- ticamente un meno 30-50%, del millefiori ne manca oltre il 50% e la quantità, comunque, è a macchia di leopardo».

Segni in ribasso dovuti allo stato di salute degli alveari e a dei fenomeni che sono definiti strani. E poi la varroa. «La malattia – precisa Baracani – è un problema presente da sempre, occorre imparare a conviverci, i problemi sono altri e stanno diventando fissi. Il cambiamento cli- matico, e cioè inverni caldi con ritorni di freddo in pri- mavera, la riduzione della biodiversità nelle campagne, la patologia delle api e la convivenza dell’apicoltura con l’agricoltura. Tutti gli agricoltori, anche biologici, usano sostanze che per le api sono nocive. I trattamenti non sono utilizzati correttamente, manca il rispetto per questi impollinatori, c’è una scarsa attenzione, scarse precauzioni, da parte degli agricoltori, per evitare danni ai pronubi. Gli antiparassitari devono essere usati con maggiore oculatezza e mettendo in atto le buone pratiche agricole».

E poi il grave problema del miele importato dall’estero. «Scarsità di materia e quindi – sottolinea Baracani – si va a prendere in altri Paesi. Quest’anno, però, è un’an- nata molto complicata anche per le produzioni dell’Est Europa, acacia ungherese e rumena che di solito è sempre abbondante. Nazioni, queste, che sopperivano spesso le carenze di acacia italiana. Ci aspettiamo, quindi, molto prodotto dalla Cina che tutto è, tranne che miele, è falso miele». (a.g.)

Nella foto: Giorgio Baracani 

Continua il trend negativo della produzione di miele
Cultura e Spettacoli 18 Settembre 2020

Nel fine settimana Castel San Pietro profuma di miele

Castel San Pietro si profuma di… miele, con la 40^ edizione del concorso «Tre gocce d’oro. Grandi mieli d’Italia» in programma da oggi, venerdì 18 settembre, a domenica 20 settembre.

Venerdì 18 alle 16.30, in via Matteotti 79 si terrà un seminario dal titolo «Nuovi traguardi in materia di buone pratiche agricole a difesa dell’apicoltura» mentre alle 21 piazza XX Settembre ospiterà il Corpo bandistico cittadino in un concerto omaggio a Ennio Morricone. Sabato 19 si parte alle 9, sempre in piazza, con l’apertura della Fiera del miele, unitamente al «Borgo dei sapori, Fiera delle eccellenze enogastronomiche italiane». In serata evento condotto da Tessa Gelisio, con la premiazione del 1° concorso «Un piatto al miele». Si tratta di un concorso riservato ai ristoratori del territorio che vuole proporre la reinterpretazione dei piatti della Cultura Gastronomica Bolognese» così come probabilmente venivano preparati anticamente sia nelle tavole modeste così come in quelle dei ricchi, oppure liberando l’estro dello chef alla ricerca di nuovi abbinamenti. Tra i giurati Patrizio Roversi ((conduttore televisivo, esperto agroalimentare). Domenica 20 settembre, alle 10.30 in piazza Acquaderni, per «Tre Gocce d’Oro 2020, il 40°» ci sarà la presentazione della pubblicazione multimediale «I mieli italiani: un patrimonio unico di qualità e tipicità» con il resoconto sulla qualità dei mieli in concorso per l’edizione 2020, e la consegna dei riconoscimenti in un evento condotto da Patrizio Roversi. Ogni evento verrà realizzato nel rispetto delle norme per il contenimento
del Coronavirus.

Per informazioni clicca qui.

L’articolo completi su «sabato sera» del 17 settembre.

Nella foto: Patrizio Roversi

Nel fine settimana Castel San Pietro profuma di miele
Economia 21 Agosto 2020

Apicoltura, la Regione investe 555 mila euro per la salute delle api e la qualità del miele

Che le api siano importanti per la salvaguardia della biodiversità e quindi per la salute del nostro pianeta è un fatto ormai risaputo. Ma c”è di più: dal punto di vista della produzione e dei posti di lavoro, il comparto dell”apicoltura è un settore di rilievo a livello regionale. E proprio la Regione, ora, decide di investire per la salute delle api e la qualità del miele regionale.

La Giunta regionale ha infatti dato via libera al bando che dà attuazione agli interventi della seconda annualità del Programma regionale triennale 2020-2022. Per gli apicoltori emiliano-romagnoli si tratta di 555 mila euro che potranno essere richiesti entro il 19 novembre attraverso la piattaforma di AgreaBologna.

Ma quali sono gli interventi ammessi al finanziamento?

Si va dall”acquisto di interi sciami di api e famiglie con regine per favorire il ripopolamento degli alveari minacciati dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dall’uso scorretto dei prodotti chimici per la difesa delle colture, al sostegno alle analisi di laboratorio per il miglioramento della qualità del miele; dall’ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, ai laboratori di smielatura e per praticare il nomadismo (ovvero lo spostamento delle arnie sul territorio seguendo le fioriture stagionali); dall’applicazione di nuovi metodi di lotta contro le malattie delle api all potenziamento dell’assistenza tecnica e dell’aggiornamento professionale.

Le risorse danno attuazione al piano di aiuti 2020/2021 per il settore, secondo step del Programma regionale triennale 2020-2022 che ha stimato un fabbisogno complessivo che sfiora i 3 milioni di euro nel prossimo triennio. Metà delle risorse sono di provenienza comunitaria, l’altra metà è resa disponibile dal Governo italiano.

Il budget per il 2020 è stato calcolato in base al numero di alveari presenti in Emilia-Romagna a fine 2019: sono 122.590 quelli censiti dall’Anagrafe apistica nazionale.

“L’apicoltura ha una crescente importanza economica in Emilia-Romagna – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura a agroalimentare Alessio Mammi -. Quest’anno gli effetti negativi della crisi Covid sul mercato e le avversità climatiche, con le gelate di fine marzo che hanno determinato una produzione a macchia di leopardo, hanno colpito anche questo settore. Soprattutto le piccole aziende, che rappresentano la maggioranza tra gli apicoltori, hanno risentito del lockdown e del conseguente blocco del mercato. Il bando a cui diamo il via è uno degli strumenti primari per sostenere il settore nel segno della qualità e della tipicità della produzione”.

Maggiori informazioni, tabelle di ripartizione degli aiuti e dettaglio delle tempistiche di iscrizione al bando sono pubblicate sul sito della Regione.

(r.cr)

Imola

Apicoltura, la Regione investe 555 mila euro per la salute delle api e la qualità del miele
Cronaca 3 Marzo 2020

Fioriture fuori stagione ed eventi estremi fanno diminuire la produzione di miele

È arrivata la primavera, ma il calendario non sembra molto d’accordo. Le temperature sono decisamente sopra la media stagionale e le gemme a fiore sono pronte ad aprirsi. Questo espone i fiori, degli alberi da frutto in particolare, ad un grave rischio connesso alle gelate primaverili con conseguenze disastrose sull’economia agricola.
Come se tutto questo non bastasse, in questi giorni si parla anche di un rischio per le api ingannate da queste temperature troppo calde. «È troppo presto per parlare di rischio gelate, sono fenomeni non prevedibili. Inoltre le api con il freddo non escono dalle arnie». Calma subito gli animi Giancarlo Naldi, presidente dell’Osservatorio del Miele di Castel San Pietro.

Non ci dobbiamo preoccupare delle gelate, perché potrebbero non venire, ma è giusto preoccuparsi per il cambiamento climatico, oramai sotto gli occhi di tutti anche dei più scettici, in relazione al ciclo vitale delle api?
«Questa sì che è una preoccupazione seria, perché a causa del cambiamento climatico non c’è più corrispondenza tra lo sviluppo delle famiglie e delle fioriture, con il rischio concreto che queste non riescano a procurarsi cibo sufficiente (nettare e polline) per alimentare l’alveare. Inoltre i fenomeni atmosferici violenti che si presentano sempre più spesso, grandinate, bombe d’acqua, esondazioni, rendono alle api impossibile uscire dalle arnie. Questo porta a perdite anche totali della produzione di miele, perché il momento produttivo è concentrato in una fascia molto ristretta di tempo e costringe gli apicoltori ad alimentare artificialmente gli alveari e a spostare le arnie alla continua ricerca di posti migliori per la raccolta, con un conseguente aumento dei costi di produzione che stanno mettendo in ginocchio il settore. A complicare ulteriormente le cose, gli apicoltori devono anche far fronte al fenomeno delle sciamature sempre più frequenti». (moira orrù)

L”intervista completa nel numero del Sabato sera del 27 febbraio

Fioriture fuori stagione ed eventi estremi fanno diminuire la produzione di miele
Cronaca 18 Settembre 2019

Fiera del miele, dell’agricoltura e dell’enogastronomia a Castel San Pietro – IL VIDEO

Miele e agricoltura protagonisti nel terzo fine settimana di settembre a Castel San Pietro Terme con la trentanovesima edizione Fiera del Miele, dell’agricoltura e dell’enogastronomia.

A dimostrare il successo della manifestazione sono i numeri del concorso “Grandi mieli d’Italia-3 Gocce d’oro 2019”, condotto da Patrizio Roversi.
«Nell’anno della grande crisi produttiva sono stati ben 1.011 i mieli presentati al Concorso da parte di 440 apicoltori – ha spiegato l’Osservatorio nazionale miele-. Tutte le regioni sono state rappresentate. Quelle con il maggior numero di campioni sono state Lombardia e Puglia (112 campioni ciascuna), seguite da Piemonte (94 campioni), Sardegna (80 campioni), Emilia Romagna (77 campioni) e Sicilia (68 campioni)». (r.cr.)

Fotografia di Marco Isola/Isolapress

Fiera del miele, dell’agricoltura e dell’enogastronomia a Castel San Pietro – IL VIDEO
Economia 13 Settembre 2019

La Regione Emilia-Romagna stanzia 560 mila euro per rilanciare l'apicoltura di qualità

Acquisto di interi sciami e famiglie con api regine per favorire il ripopolamento degli alveari minacciati dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dell’uso scorretto dei prodotti chimici per la difesa delle colture; sostegno alle analisi di laboratorio finalizzate al miglioramento della qualità del miele; ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, i laboratori di smielatura e per praticare il nomadismo (cioè lo spostamento delle arnie sul territorio) seguendo le fioriture stagionali; nuovi metodi di lotta contro le malattie delle api; potenziamento dell’assistenza tecnica; partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Sono alcuni degli interventi finanziati dal bando varato ad inizio agosto dalla Giunta regionale, che ha messo a disposizione quasi 560 mila euro per dare attuazione al piano 2019-2020 di aiuti al settore dell’apicoltura. Primo step del Programma regionale triennale 2020-2022 approvato dall’Assemblea legislativa, che ha stimato un fabbisogno complessivo che sfiora i 3 milioni di euro nel prossimo triennio.

Metà delle risorse sono di provenienza comunitaria, l’altra metà è resa disponibile dal Governo italiano. Il budget per il 2019 è stato calcolato in base al numero di alveari presenti in Emilia Romagna a fine 2018 (113 mila quelli censiti dall’Anagrafe apistica nazionale). «L’apicoltura – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – è un settore di crescente importanza economica in Emilia Romagna, anche se quest’anno sta vivendo un’annata sfavorevole a causa delle cattive condizioni meteo della stagione primaverile, con piogge insistenti nel mese di maggio che hanno provocato un drastico calo della produzione di miele. Grazie al programma triennale di aiuti e alla nuova legge approvata nel marzo scorso dall’Assemblea legislativa, che ha rafforzato le misure di tutela delle api come sentinelle dell’ambiente, poniamo le basi per il rilancio del settore nel segno della qualità e della tipicità della produzione».

Le domande potranno essere presentate fino al 19 novembre 2019 attraverso la piattaforma informatica di Agrea (Sop). Gli aiuti sono in prevalenza riservati ad apicoltori singoli o aderenti a cooperative, associazioni apistiche, organizzazioni di produttori e, in parte, anche a enti ed istituti di ricerca. I contributi si riferiscono a spese sostenute nel periodo 1 agosto 2019-31 luglio 2020 e le percentuali di aiuto variano dal 50% al 100% a seconda della tipologia dell’intervento. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 12 settembre

La Regione Emilia-Romagna stanzia 560 mila euro per rilanciare l'apicoltura di qualità
Cronaca 15 Giugno 2019

Stasera il minicorso in piazza Acquaderni dal titolo «Giardino e verde per salvare le api»

Nell’ambito delle iniziative del Giugno castellano questa sera, sabato 15 giugno alle 20.30, in piazza Acquaderni, è in programma il minicorso “Giardino e verde per salvare le api” sulla manutenzione e cura sostenibile di giardini e verde pubblico al fine di proteggere api e altri insetti impollinatori. L’impiego massiccio e improprio della chimica mette in pericolo la sopravvivenza dell’ape, con tutto ciò che questo significa per la vita del pianeta.

Il fenomeno non riguarda solo l’agricoltura, per la quale si stanno promuovendo le migliori pratiche a difesa degli impollinatori. L’uso della chimica riguarda anche la cura del giardino e del verde pubblico. Anche su questo versante possono essere promosse pratiche in grado di sostenere la vita delle api. Parleranno di questo tema Alberto Contessi (presidente Osservatorio nazionale miele), Giorgio Baracani (presidente associazione Le nostre api) e Roberto Ferrari (direttore del Centro agricoltura ambiente di Crevalcore). Al termine smielatura live con assaggio di miele novello, a cura dell”associazione apicoltori felsinei “Le nostre api”. (r.cr.)

Stasera il minicorso in piazza Acquaderni dal titolo «Giardino e verde per salvare le api»

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