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Cronaca 4 Ottobre 2022

Protocollo sperimentale per il controllo delle nutrie, come fare per segnalare la loro presenza sul territorio

Dopo la firma nell’agosto scorso del Comune di Castel San Pietro, primo nel circondario, entra nel vivo il protocollo sperimentale per il controllo della nutria, siglato a giugno tra Città metropolitana di Bologna, Atc, Comuni di pianura, organizzazioni agricole, associazioni dei cacciatori e Consorzio della Bonifica Renana.

Fondamentale procedere con la fase «operativa», per potenziare il controllo di questa specie aliena altamente invasiva, la cui presenza mette a rischio la sicurezza idraulica dei canali di pianura e risulta dannosa sia per le coltivazioni che per l’equilibrio ambientale degli habitat acquatici. A questo scopo, tutti possono dare il loro contributo, segnalando la presenza di nutrie con una telefonata allo 051 295296 o attraverso l’App Csmon-Life. (r.cr.)

Foto dal Comune di Castel San Pietro

Protocollo sperimentale per il controllo delle nutrie, come fare per segnalare la loro presenza sul territorio
Cronaca 4 Agosto 2022

Controllo delle nutrie, il sindaco di Castello Tinti firma il protocollo sperimentale

Castel San Pietro è il primo comune del Circondario ad aderire al protocollo sperimentale per il controllo diffuso delle nutrie e la riduzione dei rischi idraulici, ambientali, agricoli e alla sicurezza stradale, che era stato sottoscritto il 21 giugno scorso tra Città metropolitana di Bologna, Comuni di pianura, Atc, organizzazioni agricole, organizzazioni dei cacciatori e Consorzio della Bonifica Renana, nell’ambito applicativo del Piano Regionale per il controllo della nutria (Myocastor coypus) periodo 2021-2023.

«Obiettivo dell’accordo sperimentale è la costruzione di una “rete” fra soggetti pubblici e privati al fine di potenziare il controllo di questa specie invasiva, alquanto prolifica, soprattutto nelle aree pertinenziali dei corsi d’acqua naturali e artificiali, per prevenire anche i rischi alluvionali conseguenti alle gallerie che questi animali scavano negli argini e nei pressi dei manufatti idraulici di regolazione delle acque di superficie – si legge nel comunicato -. Il controllo delle nutrie mira, tra l’altro, al riequilibrio ambientale degli habitat acquatici dal momento che la proliferazione eccessiva di questa specie compromette nidificazione e alimentazione anche di numerose specie ornitiche d’interesse comunitario, presenti nelle zone umide della Regione»

Sempre più rilevanti sono anche i danni alle coltivazioni, fonte inesauribile di cibo per la specie, e la pericolosità per le lavorazioni agricole in vicinanza ai corsi d”acqua che gli estesi scavi sotterranei della specie invasiva provocano. Un problema ben noto, ad esempio, anche a Medicina. (r.cr.)

Nella foto: il sindaco Tinti insieme a Raffaele Persiano della Bonifica Renana

Controllo delle nutrie, il sindaco di Castello Tinti firma il protocollo sperimentale
Cronaca 24 Giugno 2022

Sottoscritto a Bologna un protocollo sperimentale per il controllo delle nutrie

La Città metropolitana di Bologna, i Comuni di pianura, l’Atc, le organizzazioni agricole, le organizzazioni dei cacciatori e il Consorzio della bonifica renana hanno sottoscritto un protocollo sperimentale per il controllo della nutria.
L’obiettivo è quello di «potenziare il controllo di questa specie invasiva, alquanto prolifica, soprattutto nelle aree pertinenziali dei corsi d’acqua naturali e artificiali – spiega palazzo Malvezzi –, per prevenire anche i rischi alluvionali conseguenti alle gallerie che questi animali scavano negli argini e nei pressi dei manufatti idraulici di regolazione delle acque di superficie».

Protocollo sperimentale prevede il coordinamento capillare tra attività di segnalazione puntuale e sistematica delle principali criticità indotte dalla presenza diffusa della specie (anche tramite l’utilizzo dell’App CSMON-LIFE) e interventi di contenimento mirati, attraverso personale volontario – abilitato e coordinato dalla Polizia Locale della Città metropolitana di Bologna – che opera, meritoriamente, in veste di incaricato di servizio di pubblica utilità.

Inoltre, «il controllo delle nutrie mira al riequilibrio ambientale degli habitat acquatici – aggiunge – dal momento che la proliferazione eccessiva di questa specie compromette nidificazione e alimentazione anche di numerose specie ornitiche d’interesse comunitario, presenti nelle zone umide della Regione».
Infine, «sempre più rilevanti sono anche i danni alle coltivazioni – conclude la panoramica –, fonte inesauribile di cibo per la specie, e la pericolosità per le lavorazioni agricole in vicinanza ai corsi d”acqua che gli estesi scavi sotterranei della specie invasiva provocano». (lu.ba.)

Nella fotografia della Città metropolitana, la firma del protocollo

Sottoscritto a Bologna un protocollo sperimentale per il controllo delle nutrie
Cronaca 19 Aprile 2021

Avvisti una nutria? Segnalalo sulla mappa, l’idea per coinvolgere i cittadini nel progetto «LifeGreen4Blue»

Anche i cittadini possono segnalare la presenza delle nutrie. È questo un modo per partecipare attivamente al progetto «LifeGreen4Blue» realizzato dal Consorzio di Bonifica Renana (capofila) e dall’Università di Bologna, in collaborazione con Legambiente Emilia Romagna, che intende contrastare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici lungo i canali di bonifica e che ha tra i suoi obiettivi quello di mettere in pratica azioni per ridurre la presenza di specie aliene sul territorio, quali il gambero rosso della Louisiana e la nutria, quest’ultima molto presente soprattutto nella zona di Medicina.

Per segnalare la presenza di una nutria, basta scaricare l’app gratuita Csmon-Life oppure utilizzare la mappa sul sito di LifeGreen4Blue. A quel punto, si possono inserire foto e informazioni sul luogo dell’avvistamento.

Tra gli obiettivi del progetto «LifeGreen4Blue» da realizzare nei prossimi anni ci sono risagomare le sponde dei canali (anche nel medicinese) per renderle inospitali e inadatte alle tane delle nutrie e, inoltre, vaccinare i maschi per renderli sterili. (gi.gi.)

Nella foto: la mappa con le prime segnalazioni della presenza di nutrie

Avvisti una nutria? Segnalalo sulla mappa, l’idea per coinvolgere i cittadini nel progetto «LifeGreen4Blue»
Cronaca 24 Febbraio 2021

Abbattimenti di nutrie, Medicina è la capitale nel circondario

Hanno appena terminato il corso e sono pronti per entrare in azione. Si tratta degli oltre 200 (di cui 48 residenti tra circondario imolese e Ozzano Emilia) coadiutori formati dalla Città metropolitana di Bologna per affiancare gli agenti della polizia locale metropolitana nell’attuare il piano di controllo delle nutrie.

Come è noto, nel 2014 la legge nazionale 116 ha cambiato la classificazione delle nutrie (myocastor coypus): da animale selvatico sono diventate infestanti, al pari di topi, ratti e talpe. In effetti, questi roditori scavano tane sulle sponde dei canali causandone l’instabilità e lo smottamento. Inoltre, possono provocare ingenti danni a diverse colture agricole. Nel nostro territorio il problema è più sentito nella «bassa», in pianura, in particolare a Medicina, ma anche a Castel San Pietro, Ozzano, Mordano e in parte Imola dove l’habitat (canali con presenza di piante e canneti e nelle vicinanze coltivazioni di ortaggi di cui sono ghiotte) è particolarmente favorevole.

Da qui la necessità di un vero e proprio piano di controllo per limitare la presenza delle nutrie. Per quanto riguarda il nostro territorio, nel 2020 ne sono state abbattute 2.785, quasi il 70% delle quali a Medicina. «Non c’è un limite sul numero di capi che è possibile abbattere annualmente – spiega l’ispettore Tommaso Fulgaro, coordinatore delle zone di vigilanza del Corpo di polizia locale metropolitana 5 (Idice di San Lazzaro) e 6 (Imola) –. Il nostro obiettivo è limitare fortemente i danni provocati». (gi.gi.)

Approfondimenti e tabella con i dati degli abbattimenti 2020 forniti dal Corpo di polizia locale della Città metropolitana su «sabato sera» del 18 febbraio.

Abbattimenti di nutrie, Medicina è la capitale nel circondario

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