La Regione eliminerà i superticket su farmaci ed esami per i redditi fino a 100 mila euro
La Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha deciso di eliminare la tassa aggiuntiva sui farmaci e le prestazioni specialistiche, dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, introdotta a seguito della manovra estiva del Governo Berlusconi nel 2011. Va sottolineato, per prima cosa, che la nuova misura non entrerà in vigore immediatamente bensì dal prossimo 1 gennaio, ma si tratta comunque di una buona notizia per le tasche della gran parte dei cittadini emiliano-romagnoli. La manovra annunciata prevede che i cosiddetti superticket rimangano in vigore solo per i redditi oltre i 100 mila euro (ora la quota aggiuntiva di ticket non si paga al di sotto dei redditi fino a 36 mila euro annui).
Inoltre, con quanto incamerato da questi ultimi, la Regione intende coprire anche l”azzeramento del ticket base sulle prime visite (23 euro) per i nuclei familiari numerosi con due o più figli. Dai calcoli fatti, in questo caso si tratta di 330 mila famiglie potenzialmente interessate per un totale di 1 milione e mezzo di persone (tra genitori e figli). «E’ il primo provvedimento di questo tipo in Italia» rivendicano dalla Regione.
Fatti due conti, per coprire l’operazione occorreranno quasi 33 milioni di euro che verranno interamente da fondi regionali (dal superticket che rimane sui redditi superiori ai 100 mila euro si ipotizza entreranno 8 milioni annui).
«Siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie abbassando il loro carico fiscale» ha dichiarato il presidente Bonaccini. «Vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta – ha spiegato -. Una strada passata prima per la razionalizzazione della spesa, senza che si siano intaccati efficienza ed efficacia, con 445 milioni di euro risparmiati grazie alla centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione nell’ultimo triennio, di cui oltre 370 proprio nella sanità, poi per gli investimenti in edilizia sanitaria, per rinnovare gli spazi e costruirne di nuovi, e nel potenziamento degli organici e la lotta al precariato, con oltre 5 mila assunzioni e stabilizzazioni negli ultimi due anni di medici, infermieri e operatori sanitari. Una Regione virtuosa e con i conti in ordine che ora può permettersi di guardare ai bisogni dei propri cittadini e di trovare, per quei bisogni, risposte concrete» ha concluso Bonaccini.
Come detto, ora occorre rendere concretamente operativo il tutto. Da qui alla fine dell’anno la Regione dovrà completare il percorso necessario per rendere concreta questa scelta, compreso l’allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato e la messa a punto del regolamento applicativo. (l.a.)