Nasce a Sasso Morelli un nuovo polo infanzia 0-6 anni: alla materna saranno accolti sei bimbi da 18 a 24 mesi
L’Amministrazione comunale di Imola comunica la nascita dal prossimo anno scolastico a Sasso Morelli di un nuovo polo scolastico 0-6 anni. Per la prima volta, infatti, nella scuola d’infanzia della frazione saranno inseriti sei bambini dai 18 ai 24 mesi. La decisione, assunta su proposta delle docenti e del responsabile del Servizio infanzia, è legata alla diminuzione di iscrizioni nella scuola dell’infanzia comunale a causa del calo demografico e consentirà alle famiglie di Sasso, dove non è presente un nido d’infanzia (0-3 anni), di avere questo servizio vicino a casa. Il nuovo polo si aggiunge a quello già esistente a Sesto Imolese ed è in linea con l’intenzione del Comune di procedere alla costruzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai 6 anni, disegnato dal decreto legislativo 65/2017, che prevede la costruzione di poli per l’infanzia che superano la divisione attuale tra nidi e scuole dell’infanzia. Nell’aprile scorso la Giunta aveva approvato a tal fine un’apposita delibera contenente questo indirizzo per il periodo 2019-2023.
Intanto, nei giorni scorsi è stata pubblicata la graduatoria definitiva delle domande per i nidi d’infanzia. In tutto le domande sono state 375 contro le 349 del 2018, quindi in aumento nonostante il calo degli aventi diritto (i bambini in età sono infatti diminuiti di 16 unità da 1235 a 1219). Il trend si conferma in crescita per il quarto anno consecutivo, dopo il calo provocato dalla crisi economica nel periodo 2012-2014. Nel 2019 sono aumentati di cinque unità i più piccoli (da 35 a 40) e soprattutto i medi (da 197 a 226), mentre sono diminuiti i grandi (da 117 a 109): la crescita dei più piccini testimonia probabilmente una certa tenuta dell’occupazione, mentre per la fascia d’età maggiore il calo è dovuto dal minor numero di bambini ancora a casa. Gli iscritti totali, vecchi e nuovi, sono 593, di cui 63 del 2019, 212 del 2018, 318 del 2017.
Nelle preferenze espresse dalle famiglie il nido tradizionale (con molti bambini per classe) prevale sui piccoli gruppi educativi (fino a otto bambini), richiesti dal 7% degli utenti. Per far fronte alle domande e mantenere la lista di attesa sotto le 40 unità, l’Amministrazione comunale ha aumentato di 33 posti la disponibilità dei servizi a gestione diretta, mantenendo un numero di posti convenzionati superiore di 22 unità rispetto al consolidato storico 2009/2017 (253 invece di 231). La lista d’attesa attuale è di 33 bambini, in linea con quella dell’anno scorso ed è da considerare fisiologica: per effetto del turn-over, legato a motivi di salute del bambino o alla dinamica lavorativa dei genitori, queste domande saranno infatti accolte nei prossimi mesi.
L’offerta di servizi sarà inoltre più flessibile. In particolare, oltre al già citato polo di Sasso Morelli che accoglierà bimbi da 18 a 24 mesi (con la garanzia che questi piccoli potranno continuare a frequentare questa scuola anche negli anni successivi), la flessibilità sarà garantita dalla possibilità per tutti i nidi comunali di accogliere bambini sotto l”anno di età (fino allo scorso anno solo 4 su 6) e bambini part-time (fino allo scorso anno solo 3 su 6) e dal fatto che un nido di nuova realizzazione andrà ad arricchire l”offerta di servizi privati convenzionati. I 593 posti totali a disposizione, tra pubblici e convenzionati, sono pari al 48,65% degli aventi diritto, la più alta copertura di sempre (lo scorso anno erano 580, pari al 47%) e una delle più alte, se non la più alta, della regione. Ci sono inoltre, a completamento del quadro, 57 posti privati nei servizi che hanno anche posti convenzionati e 48 posti nei servizi totalmente privati (soggetti all’autorizzazione al funzionamento e al controllo di qualità). In totale i posti infanzia nel territorio comunale di Imola sono 698 (57,26% degli aventi diritto), mentre il Comune di Imola continua a studiare al sperimentazione di nuovi tipi di servizi per la prima infanzia, più accessibili ad alcune tipologie di famiglie, da attivare a partire dagli ultimi mesi del 2019, grazie ad un finanziamento dell’impresa sociale “Con i Bambini”. (r.cr.)