Cronaca

Medicina «zona rossa» contro il virus – Economia sommersa e contrabbando

Medicina «zona rossa» contro il virus – Economia sommersa e contrabbando

Mercoledì 25 marzo, Medicina «zona rossa». Tu proibisci qualcosa e l’uomo trova modo di procurarselo. Chiudono le scuole. Le maestre mandano agli alunni compiti e schede da stampare. La piccola stampante domestica beve inchiostro come la vecchia Cinquecento del nonno. Inchiostro e carta finiscono, ma tutti i negozi (tranne gli alimentari) sono chiusi. Hai un amico che vende cartoleria, fiuti il business del contrabbando, come ai tempi del proibizionismo. Ma lo fiuta anche il sindaco, che concede qualche apertura straordinaria alle cartolerie, così da garantire l’attività didattica. Il tuo business illecito termina ancor prima di cominciare.

È una breve parabola che sintetizza la situazione all’interno della zona rossa. Adesso ne sto pensando un’altra, tutti sono presi da un’irrefrenabile voglia di giardinaggio e bricolage, ho percepito in rete una certa necessità di vernice, copale, terriccio, concime… il problema è che non conosco nessuno che abbia un ferramenta. Io, ad esempio, mi sono dedicato al giardinaggio. Sabato scorso ho travasato sette piantine grasse dai piccoli vasetti in cui si trovavano in vasi più grandi che, fortuna mia, avevo a disposizione. Domenica le ho riportate nei vasi piccoli. Lunedì le ho ritravasate in quelli grandi, martedì di nuovo nei piccoli, oggi ancora nei grandi. D’altronde ho soltanto queste piante e ho soltanto quei vasi a disposizione. Che devo fare? (Corrado Peli)

Nelle foto: Corrado Peli sul terrazzo di casa

2 Comments

  • Nessuno ne parla, i cinque bancomat, nel centro cittadino di Medicina, non elargiscono denaro, siamo rimasti senza contanti. Quattro giorni fa, ho scritto al sindaco Matteo Montanari di provvedere al problema, stesso problema per chi fuma, distributori automatici vuoti e che comunque per poter acquistare le sigarette, occorre il contante… il sindaco sino ad oggi non si è degnato di una risposta.

  • I bancomat Carisbo Intesa e Banca Bologna, sono sempre stati funzionanti. Banca di Bologna anche con un addetto interno per i clienti. Unicredit, Cassa Risparmio Ravenna hanno rifornito solo il 27, dietro forte e continue insistenze dell’Amministrazione Comunale. Il cittadino comunque doveva rivolgersi alla propria Banca per il disservizio, non al Sindaco. BPER è in ristrutturazione.

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