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Cronaca, News
28 Aprile 2020

Coronavirus, timori e lezioni online per gli imolesi Alice Giovannini e Alex Casella che vivono in Florida

Ad inizio aprile avevamo raccontato la storia della famiglia Gardenghi-Daghia che, in piena emergenza Coronavirus si trovava a Parigi. A seguito di quella bella storia avevamo chiesto attraverso i social se qualche altro imolese residente all’estero avesse voluto raccontare la propria esperienza. A scriverci è stata l’imolese Alice Giovannini che, insieme al marito Alex Casella, vivono negli Stati Uniti, precisamente in Florida.

«Gentile redazione, sono una ragazza imolese di 27 anni che ha lasciato casa circa 5 anni fa. Mi trovo al momento a Tallahassee in Florida, con mio marito, anche lui imolese. Prima di arrivare negli Stati Uniti abbiamo vissuto insieme tre anni a Sydney. Alex è partito due anni prima di me per l’Australia dove ha conseguito un dottorato in matematica pura e, ora, sta finendo il suo post-dottorato presso la Florida State University dove lavora come ricercatore ed insegnante di matematica. Viviamo in Florida da quasi 2 anni. Io sono un’educatrice professionale / case manager / counsellor / teacher (a seconda del paese in cui mi trovo cambia il titolo) e prima dell’esplosione del Covid-19, lavoravo in una scuola come Special education teacher assistant per bambini e ragazzi con disabilità cognitive, fisiche e psicologiche. Ho lavorato in particolare con una classe di prima elementare.

Con l’esplosione del virus ho perso il lavoro e qualunque tipo di benefit. In generale, le persone e i datori di lavoro non si sono resi conto del problema, ignorandolo fin dall’inizio. La situazione in Florida, al riguardo è abbastanza drammatica. Le persone rimaste senza lavoro non hanno accesso ad alcun tipo di supporto finanziario. The Florida Department of Economic Opportunity (l’assistenza alla disoccupazione) è andato in tilt. Il sito è inaccessibile ed è impossibile comunicare con qualcuno. Io ho fatto domanda un mese fa, dopo ore ed ore sono riuscita a far andare il sito, ma poco dopo si è bloccato tutto e non ho più avuto accesso al sistema, quindi non ho potuto far domanda per nessun tipo di assistenza/supporto. Fortunatamente Alex, lavorando per l’Università ha avuto modo di continuare la sua ricerca e di preparare le lezioni per gli studenti da casa. In Florida non si respira aria di serietà, noi abbiamo iniziato la quarantena un mese fa per conto nostro, senza che nessuno ci dicesse di farlo, essere italiani ci ha sicuramente aiutati a capire la gravità della situazione ed abbiamo agito di conseguenza cercando di spiegare il più possibile a chiunque ci fosse vicino, tra amici e colleghi, di prevenire il più possibile qualunque tipo di contatto ravvicinato». (r.cr.)

La lettera completa su «sabato sera» del 23 aprile.

Nella foto: Alice Giovannini ed Alex Casella

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