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Cronaca 10 Luglio 2020

Gli Alpini della Protezione Civile di Castello consegnano 300 mascherine della ditta BF di Osteria Grande alla Casa Protetta Coccinella

Associazioni e volontari della Protezione Civile del Comune di Castel San Pietro sono sempre al lavoro a sostegno della popolazione, soprattutto più debole, anche in questa fase 2 dell’emergenza Coronavirus. In questi giorni, infatti, gli Alpini della Protezione Civile si sono recati alla Casa Protetta comunale La Coccinella, insieme all’assessora al Welfare Giulia Naldi, per consegnare al direttore Samuele Preiata 300 mascherine di tipo chirurgico, che potranno essere utilizzate da persone che ne fossero eventualmente sprovviste.

Queste mascherine fanno parte delle 1000 in Tnt (sanificabili) che la ditta BF di Osteria Grande ha donato un mese fa alla Protezione Civile del Comune e che i volontari stanno distribuendo con varie modalità alla popolazione. La stessa ditta, che si occupa di sartoria e pellicceria e dall”inizio dell”emergenza sanitaria ha adibito parte dell’azienda alla produzione di mascherine, nei giorni scorsi ne ha date altre mille alla Croce Rossa castellana e si è detta disponibile a donarne ancora, in caso di ulteriori necessità. «L’Amministrazione comunale ringrazia la BF di Osteria Grande e gli Alpini della Protezione Civile per questo apprezzatissimo gesto – afferma l’assessora Naldi, che in queste settimane sta personalmente consegnando mascherine anche ad altre strutture come il Centro diurno disabili Ali Blu, il Laboratorio Occupazionale Zabina, i Nidi d’Infanzia e i Centri estivi per bambini e ragazzi organizzati da Comune, associazioni sportive e parrocchie in tutto il territorio comunale -. Questi dispositivi di protezione individuale sono un indispensabile strumento di prevenzione per salvaguardare la salute dei nostri anziani e di tutti noi. Invitiamo la cittadinanza a utilizzarle, a rispettare le distanze di sicurezza e le norme igienico-sanitarie. Non è il momento di abbassare la guardia, perché il virus non è ancora sconfitto». (da.be.)

Nella foto: da sinistra: Samuele Preiata (direttore della Coccinella), Giulia Naldi (assessore al Welfare) e Leonardo Bondi (presidente del Gruppo Alpini-Protezione Civile di Castel San Pietro Terme).

Gli Alpini della Protezione Civile di Castello consegnano 300 mascherine della ditta BF di Osteria Grande alla Casa Protetta Coccinella
Cronaca 9 Luglio 2020

Coronavirus, dalla Regione più di 300 mila euro all’Ausl di Imola per tutto il personale impegnato durante l’emergenza

La Regione, dopo il primo riconoscimento erogato a maggio, è tornata a valorizzare i lavoratori della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna, impegnati nella gestione dell’emergenza Covid-19, destinando loro altri 10 milioni di euro. Nello specifico, all’Ausl di Imola andranno 307.585 euro.

Tra le principali novità, l’allargamento dell’ambito di applicazione del trattamento economico accessorio, che ora fa appunto riferimento a tutti i lavoratori dipendenti del sistema sanitario, compreso il personale dirigenziale del ruolo professionale, tecnico e amministrativo: non più quindi il solo organico sanitario, ma anche chi a vario titolo fa parte della ‘macchina’ che assiste e cura i cittadini. «Insieme al personale più in prima linea come medici, infermieri e soccorritori, è stato tutto il sistema sanitario regionale che ha affrontato in maniera coesa l’emergenza Covid, lavorando con sacrificio e disponibilità massima per difendere la salute di tutti gli emiliano-romagnoli – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore Raffaele Donini -. Abbiamo ritenuto giusto e doveroso riconoscere un premio anche ai professionisti, ai tecnici e agli amministrativi che, ognuno per le proprie competenze, hanno permesso alla nostra sanità di affrontare nel migliore dei modi una crisi senza precedenti, mantenendo tuttora alta l’attenzione sul virus e gestendo la fase di ritorno all’erogazione delle prestazioni e dei servizi ordinari». (da.be.)

Foto tratta dal sito della Regione Emilia Romagna

Coronavirus, dalla Regione più di 300 mila euro all’Ausl di Imola per tutto il personale impegnato durante l’emergenza
Cronaca 9 Luglio 2020

Nessun riconoscimento ai lavoratori di Medicina, il sindaco Montanari: «C’è rammarico, non ci accontentiamo. Malattia provvedimento più giusto»

Dopo il no arrivato lunedì scorso dalla Camera dei deputati al riconoscimento per i lavoratori di Medicina colpiti più di altri dal Coronavirus, l’Amministrazione comunale ha preso atto con rammarico della decisione del Governo di non affrontare il problema dei lavoratori e delle lavoratrici bloccati dalla zona rossa nel capoluogo e nella frazione di Ganzanigo, decisa dall’ordinanza regionale del 15/3.

Un duro colpo dopo aver sollecitato fin dalla prima settimana di chiusura risposte per le persone che potevano recarsi al lavoro, perché le loro aziende erano tra i codici Ateco che da Decreto permettevano di restare aperte. A tal riguardo l’Amministrazione auspica indicazioni chiare per garantire lavoratori e aziende già duramente provati da questa emergenza. «Non mi sono mai accontentato del minimo in vita mia e certo non comincerò ora sulla pelle dei miei concittadini – dichiara il sindaco Matteo Montanari –. Ribadisco che come Comune riteniamo che il provvedimento più giusto rimanga la malattia. I cittadini coinvolti erano a casa non per scelta e le loro aziende erano aperte. Se poi il Governo al momento è intenzionato a concedere gli ammortizzatori, al pari di quanto fatto a Codogno, pretendiamo che almeno questo venga fatto immediatamente per salvare i giorni di ferie. E intendiamo quelle estive e non natalizie. La nostra Comunità si è trovata nella condizione di accettare scelte imposte per evitare la diffusione del contagio a tutta la Città Metropolitana. Ognuno si è messo a servizio del bene comune e ha evitato l’estendersi del contagio al territorio metropolitano. Spiace davvero vedere trattamenti diversi per zone diverse d’Italia». (da.be.)

Nella foto: il sindaco di Medicina Montanari

Nessun riconoscimento ai lavoratori di Medicina, il sindaco Montanari: «C’è rammarico, non ci accontentiamo. Malattia provvedimento più giusto»
Cronaca 6 Luglio 2020

La Camera dice no al riconoscimento per i lavoratori di Medicina, Cgil Emilia-Romagna e Bologna: «Inaccettabile»

Oggi la Camera dei Deputati ha scartato l’emendamento che avrebbe garantito un giusto riconoscimento economico alle lavoratrici e ai lavoratori di Medicina che non hanno potuto lavorare a marzo, ovvero quando il capoluogo e la frazione di Ganzanigo sono divenuti «zona rossa» per fronteggiare l’emergenza. 

»Fu un provvedimento drastico quello adottato dalla Regione Emilia-Romagna, ma necessario a contenere il Covid-19 in quell”area – si legge nel comunicato firmato da Cgil Emilia-Romagna e Cgil Camera del Lavoro Metropolitana Bologna -. Quanto è accaduto oggi è quindi inaccettabile. Gli effetti di quelle decisioni di carattere sanitario non possono ricadere sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che da quattro mesi non ricevono quanto loro spetta. Chiediamo dunque a Governo e Parlamento di fermarsi e rimediare a questo gravissimo errore senza perdere altro tempo».

Nella foto: uno dei varchi della «zona rossa» di Medicina

La Camera dice no al riconoscimento per i lavoratori di Medicina, Cgil Emilia-Romagna e Bologna: «Inaccettabile»
Cronaca 3 Luglio 2020

Coronavirus, nuova ordinanza regionale: nei bar tornano quotidiani e carte. E in auto si viaggerà anche con i non conviventi

Nuova ordinanza del presidente Bonaccini. Da domani, sabato 4 luglio, infatti, dopo una assenza forzata di oltre tre mesi, quotidiani e periodici tornano nei bar dell’Emilia-Romagna. Anche le carte da gioco, e altri giochi di società, saranno di nuovo a disposizione dei clienti, facendo però attenzione ad usare mascherine e a rispettare la distanza di sicurezza. Inoltre, sempre da domani sarà di nuovo possibile viaggiare in auto per persone non conviventi, ma in due per ciascuna fila di sedili e indossando la mascherina. Consentita anche la riapertura delle saune.

Via libera, inoltre, con regole precise, alle vacanze “comunitarie” per i ragazzi e adolescenti, dai 3 ai 17 anni, in case e campeggi. Definite, infine, anche linee guida per l’organizzazione di fiere, con qualifica regionale, nazionale e internazionale che si realizzano all’interno dei quartieri fieristici, compresi i congressi e di grandi eventi che si realizzano in spazi interni. (da.be.)

IL TESTO DELL’ORDINANZA

Coronavirus, nuova ordinanza regionale: nei bar tornano quotidiani e carte. E in auto si viaggerà anche con i non conviventi
Cronaca 26 Giugno 2020

Consegnati all’Ausl di Imola i pannelli fotografici con le immagini vincitrici del concorso #iorestoacasa di Marco Isola

Sono state consegnate oggi, alla tenda di pre-triage del pronto soccorso, quale luogo simbolo dell”ospedale di Imola in emergenza Coronavirus, i 15 pannelli fotografici con le immagini vincitrici del concorso #iorestoacasa, lanciato dal fotoreporter imolese Marco Isola ad inizio lockdown.

Le immagini, selezionate da una giuria di fotoreporter e giornalisti locali, sulle 142 foto che hanno concorso, sono state riprodotte in pannelli che saranno affissi nelle strutture sanitarie del nostro territorio, a memoria di un momento drammatico della vita della comunità, che oggipossiamo finalmente lasciarci alle spalle, ma che è bene sia ricordato per evitare comportamenti che mettano tutti nuovamente a rischio. «A Marco Isola e a tutti i suoi collaboratori il ringraziamento per questo dono e per la bella iniziativa che ne è stata l”origine» fanno sapere dall’Ausl di Imola. (da.be.)

Nella foto: le immagini della consegna

Consegnati all’Ausl di Imola i pannelli fotografici con le immagini vincitrici del concorso #iorestoacasa di Marco Isola
Cronaca 26 Giugno 2020

«Zona rossa», risposte ai lavoratori di Medicina

È stato approvato all’unanimità nel Consiglio comunale di Medicina dello scorso 17 giugno l’ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza (Centro Sinistra e Sinistra Uniti Montanari Sindaco, Matteo Montanari Sindaco lista civica e Lista civica Medicina democratica e solidale) riguardante il «provvedimento a tutela dei lavoratori bloccati nella zona rossa».

Come è noto, il capoluogo e la frazione di Ganzanigo sono state dichiarate «zona rossa» dal 16 marzo al 3 aprile. Da qui, come si legge nell’odg, la necessità di sollecitare «con determinazione il Parlamento, il Governo, la Regione Emilia Romagna, l’Amministrazione comunale a fare chiarezza, emettendo provvedimenti che tutelino i lavoratori e le lavoratrici impossibilitati a recarsi sul luogo di lavoro nel periodo dell’istituzione della zona rossa Medicina- Ganzanigo». «Vogliamo tenere accesa l’attenzione sul tema» motiva Susanna Campesato, capogruppo di Centro Sinistra e Sinistra Uniti Montanari Sindaco.

Complessivamente, si parla di circa 200-300 lavoratori interessati. «No cassa inte- grazione o ferie obbligatorie, ma il riconoscimento dell’assenza per malattia» avevano detto all’unisono Valentina Baricordi e Marco Panieri, segretari rispettivamente dell’Unione comunale di Medicina e territoriale di Imola, chiedendo una risposta al Partito democratico nazionale e ai parlamentari. Stessi toni anche dal sindaco Matteo Montanari che, assieme al sindaco metropolitano Virginio Merola aveva chiesto di risolvere «la posizione dei lavoratori di Medicina bloccati dalla zona rossa per cui ancora dopo oltre due mesi non ci sono indicazioni da parte dell’Inps che li parifichino ai lavoratori delle altre zone rosse». (gi.gi.)

Nella foto: uno dei varchi della «zona rossa» di Medicina

«Zona rossa», risposte ai lavoratori di Medicina
Cronaca 25 Giugno 2020

Coronavirus, dalla Regione stanziati fondi per sostenere gli investimenti a Medicina

La Regione Emilia-Romagna scende in campo a sostegno ai Comuni più colpiti dall’emergenza Covid-19, con una manovra, definita nella Giunta regionale di assestamento del Bilancio 2020, capace di movimentare circa 150 milioni di euro.

Nello specifico sono stati stanziati 20 milioni di euro per gli investimenti nelle province di Piacenza e Rimini, oltre a Medicina, in quanto ex zona rossa. Questo per alimentare la leva degli investimenti pubblici e le sue ricadute nei territori. «Una manovra straordinaria, per dimensione e obiettivi, che pur sviluppandosi in un contesto molto complesso, basti pensare alle conseguenze della pandemia sui conti pubblici, contribuisce al nostro obiettivo principale, quello di garantire la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola – spiega il presidente Bonaccini -. Con risorse certe vogliamo sostenere una ripartenza basata su sostenibilità, innovazione digitale, nuove modalità di lavoro e capacità di investimento degli enti locali, assicurando loro maggiori spazi d’azione, a partire dalle aree più colpite dall’epidemia come il piacentino, il riminese e Medicina. Stiamo mobilitando ogni risorsa possibile per consolidare l’attività di programmazione legata all’utilizzo di tutti i fondi disponibili, statali ed europei, insieme a quelli regionali, e alla condivisione delle scelte con i territori stessi e le parti sociali». (da.be.)

Foto d’archivio

Coronavirus, dalla Regione stanziati fondi per sostenere gli investimenti a Medicina
Cronaca 25 Giugno 2020

Coronavirus, annullata a Medicina l’edizione 2020 della Festa dell’Unità d’Estate

Anche l’edizione 2020 della Festa dell’Unità d’Estate di Medicina è stata annullata, a causa purtroppo dell’emergenza sanitaria da Covid-19. A renderlo noto l’ufficio stampa del Pd di Imola. «Medicina ed i medicinesi hanno affrontato forse il momento più difficile degli ultimi anni. Ci siamo trovati in questi giorni a riflettere se fosse opportuno, come ogni anno, fare la nostra bellissima Festa dell”Unità d”Estate, in programmazione come ogni anno tra la fine di agosto e inizio settembre. Le feste rappresentano per il Partito Democratico non solo una semplice occasione per ritrovarsi e stare insieme ma anche preziosi momento di confronto, dibattito, approfondimento ed altresì finanziamento dell”attività politica. Come Segreteria dell”Unione Comunale abbiamo chiesto ai nostri volontari la loro opinione a riguardo nella consapevolezza che sono proprio loro, quelle persone che vi aiutano nella compilazione dell”ordine, che vi accompagnano ai tavoli, che vi portano sorridendo le tagliatelle verdi ed i tortelloni, che puliscono senza sosta i tavoli dopo che avete consumato, che vi aspettano in cantina pronti a darvi acqua e vino sempre con il sorriso, la vera anima di questo Partito, la salda base sulla quale ci si appoggia. Non senza confronto ma insieme, all”unanimità, abbiamo deciso che la Festa dell”Unità d”Estate in programma ad agosto andasse annullata per quest”anno. Lo abbiamo deciso per rispetto dei nostri amici che abbiamo perso per via di questo virus. Lo abbiamo deciso come forma di protezione per i volontari stessi.Lo abbiamo deciso perché non ritenevamo opportuno, in questo difficile momento, portare via qualche centinaio di coperti ai ristoranti e locali di Medicina che devono ora affrontare un difficilissimo periodo di ripresa economica e ai quali va tutto il nostro supporto». (da.be.)

Nella foto: un’edizione passata della Festa dell’Unità a Medicina

Coronavirus, annullata a Medicina l’edizione 2020 della Festa dell’Unità d’Estate
Cronaca 24 Giugno 2020

Coronavirus, riaperto in sicurezza il centro diurno disabili «Ali Blu» di Castello

Come da disposizioni della Regione, dopo la lunga chiusura forzata dovuta all’emergenza Covid-19, ha riaperto i battenti questa mattina il Centro diurno disabili «Ali Blu» di Castel San Pietro Terme, gestito dalla cooperativa Seacoop. «Ringrazio responsabili e operatori di Seacoop, insieme a quelli di Asp Circondario Imolese e Ausl di Imola, per l’impegno dedicato alla riapertura di questo delicato servizio e anche per il prezioso lavoro svolto durante il lockdown – afferma l”assessora al Welfare Giulia Naldi che questa mattina si è recata nella struttura per un saluto a utenti e operatori –. In questi mesi di chiusura, gli operatori sono sempre rimasti in contatto con le famiglie e gli utenti, con telefonate o videochiamate, anche per essere pronti a rispondere a eventuali esigenze particolari. Inoltre un mese fa è stata messa a disposizione anche l’assistenza domiciliare, attivata per le due famiglie che l’hanno richiesta. Sappiamo che queste famiglie sono quelle che hanno sofferto di più per il lockdown e per questo tutti hanno lavorato per far ripartire il servizio prima possibile».

Al momento sono dieci gli utenti che frequentano il centro a giorni alterni, divisi in due gruppi di cinque persone ciascuno, seguiti da altrettanti educatori, che per questo servizio sono previsti nella proporzione di 1 a 1. Il centro è aperto dalle ore 8 alle ore 16 dal lunedì al venerdì e sarà chiuso la settimana di Ferragosto. «La riapertura ha richiesto l’intera riprogettazione del servizio per rispettare le linee guida uscite il 18 maggio – spiega Mirca Penazzi, coordinatrice del Centro Diurno Ali Blu -. Tutto il personale Seacoop ha seguito la formazione specifica per operare secondo le attuali regole e il nostro responsabile della sicurezza ha visitato tutti i centri del Circondario e ha elaborato specifiche linee guida su ciascuno di essi, per seguire tutte  le regole previste da Asp e Ausl. L’attuale organizzazione proseguirà sicuramente almeno fino alla fine di agosto. Poi a settembre potrebbero arrivare altre disposizioni e in  quel caso ci attiveremo per riorganizzare nuovamente il servizio». (da.be.)

Nella foto: l’assessore Naldi nel centro diurno

Coronavirus, riaperto in sicurezza il centro diurno disabili «Ali Blu» di Castello

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