Coronavirus, il presidente Bonaccini firma l’ordinanza per la zona «rossa». Cosa chiuderà da domani e l’elenco delle attività commerciali aperte
E” stata firmata nel tardo pomeriggio di oggi l’ordinanza (il testo qui) con cui la Regione, d’intesa con i sindaci e sulla base dei dati forniti dalle Aziende sanitarie, stabilisce l’ingresso in zona «rossa», a partire da domani, 4 marzo, e fino al 21 marzo, di tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna.
Oltre alla didattica a distanza per tutti gli ordini scolastici, con i nidi e materne che chiuderanno da lunedì 8 marzo, mentre barbieri e parrucchieri da sabato 6 marzo, da domani «vengono applicate le misure previste dalle disposizioni dettate dalla vigente normativa nazionale relativamente alle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto» si legge nell’ordinanza.
Ergo, tenendo conto del Dpcm firmato dal premier Draghi, «sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell”allegato 23 (per consultare l’elenco), sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l”accesso alle sole predette attività e ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie».
Anche a Imola, quindi, da domani chiusi i centri estetici. Chiuso pure il mercato ambulante trisettimanale, mentre rimangono aperti i banchi per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici: pertanto si svolgeranno il mercato agroalimentare di viale Rivalta (martedì, giovedì e sabato, al mattino) e il mercato della Terra (nell’area area mercato agroalimentare, in viale Rivalta 15,30-18,30), osservando regole precise, che prevedono il contingentamento in entrata, la misurazione della febbre e la presenza di postazioni per la sanificazione delle mani.
A Bologna, il sindaco Merola per evitare la movida ha firmato un’ordinanza più restrittiva che vieta la vendita di alcol in centro storico dopo le 18. Chissà se altri comuni si allineeranno, altrimenti varranno le regole del nuovo Dpcm e dell’ordinanza regionale in tema di asporto (fino alle 22) e consegna a domicilio (nessun limite). Ad Imola, ad esempio, «posso anticipare che da parte del Comune non ci saranno ulteriori ordinanze restrittive rispetto a quanto previsto dalla nuova ordinanza regionale» commenta il sindaco Marco Panieri.
Nella foto: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini