Posts by tag: Covid-19

Cronaca 8 Aprile 2023

Covid, ritornano i volontari nelle strutture per anziani. Per l’Asp anche 3 lavoratori di pubblica utilità

Dal mese di aprile è consentito nuovamente il libero ingresso dei volontari nelle strutture per anziani e persone fragili. A comunicarlo è l’Asp, l’Azienda servizi alla persona del circondario imolese.  La decisione è arrivata dalla “Regione Emilia-Romagna, in considerazione del quadro epidemiologico attuale”. Era l’ultimo tassello rimasto delle restrizioni messe in atto in questi anni per contenere la pandemia e proteggere i più fragili.

Anna Ortolani, coordinatrice della Cra Cassiano Tozzoli (Casa Alzheimer) di Imola gestita dall’Asp, ha raccontato che i volontari che da tempo danno una mano nelle varie attività della struttura, e sono iscritti all’Albo della stessa Asp “sprizzano energia da tutti i pori”. Inoltre a breve verranno supportati anche da 3 Lpu, cioè persone con Reddito di cittadinanza per i quali sono attivati lavori di pubblica utilità, mentre da marzo c’è un ragazzo che svolge attività di volontariato nell’ambito di un progetto di messa alla prova del Tribunale per i Minorenni di Bologna.

“La Pandemia è stata insieme punto di arrivo, e ripartenza, – sottolinea Ortolani – e ora dobbiamo essere in grado di intercettare e stimolare la voglia di impegno di quei cittadini che hanno dato in modo spontaneo un contributo fondamentale alla tenuta della Comunità. Si deve favorire la cultura del volontariato attraverso campagne di sensibilizzazione con particolare attenzione al mondo giovanile e ricercare con determinazione la collaborazione fra organizzazioni e istituzioni pubbliche e private“. (r.cr)

Covid, ritornano i volontari nelle strutture per anziani. Per l’Asp anche 3 lavoratori di pubblica utilità
Cronaca 24 Giugno 2022

Coronavirus, due anziani deceduti a Imola e Medicina. Vaccinazioni, si cambia: solo con appuntamento

Domani sarà l”ultimo giorno di attività del centro vaccinale Covid del Padiglione 12 presso l’ospedale vecchio Ex Lolli di Imola, mentre martedì 28 giugno terminerà l’attività quello nella Casa della salute a Castel San Pietro. Questo non significa che non sarà più possibile vaccinarsi contro il Sars-Cov2, semplicemente occorrerà obbligatoriamente prenotare prima tramite Cup (farmacie e Cup web compreso) che daranno un appuntamento in base ai posti di volta in volta disponibili.  

Quindi, chi volesse approfittare delle ultime opportunità per il libero accesso per vaccinarsi può farlo domani mattina a Imola o martedì a Castello. Questo vale sia per tutti gli over 80 o i fragili che vogliono fare la quarta dose, sia per tutti coloro che hanno ricevuto nelle ultime settimane un invito telefonico o tramite Sms dell”Ausl per la vaccinazione (dovranno solo far vedere l’sms anche se indica un giorno diverso come appuntamento). In seguito anche costoro, se vorranno vaccinarsi, dovranno prendere appuntamento presso un punto Cup. 

Da un paio di settimane il trend dei nuovi casi è nuovamente in forte crescita. Ad oggi sono più di 36mila i positivi in Emilia Romagna, ma il 98% di loro non necessita di cure ospedaliere, si trova in isolamento domiciliare come prevede la prassi ma presenta sintomi lievi. In terapia intensiva ci sono complessivamente 29 pazienti (uno in più di ieri) mentre negli altri reparti Covid i positivi sono 792 (+16) in tutta la regione. Purtroppo, però, continua anche l’elenco delle vittime, soprattutto persone fragili con più patologie o molto anziane. Tra queste anche un imolese di 84 anni ed un medicinese di 85 anni.  

Nei dieci comuni del circondario imolese sono attualmente 1132 i casi attivi con una persona ricoverata in terapia intensiva.“Le varianti circolanti (Omicron 4 e 5) appaiono più contagiose ma meno aggressive – ha sottolineato il direttore dell’Ausl Andrea Rossi nella valutazione settimanale sulla pandemia -. I vaccini anti-covid hanno obiettivamente alcuni limiti, come la durata dell’immunità garantita, ma rimangono la migliore delle armi a disposizione per fronteggiare la pandemia”. (l.a.)

Coronavirus, due anziani deceduti a Imola e Medicina. Vaccinazioni, si cambia: solo con appuntamento
Cronaca 27 Novembre 2021

Coronavirus, ancora due vittime nell’Imolese. Donini: “Maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinata”

Purtroppo il bollettino odierno sull’epidemia ci consegna altre due vittime per il circondario di Imola: si tratta di un uomo e di una donna, entrambi di 88 anni, deceduti durante il ricovero a Bologna. Sono due dei diciassette morti per e con Covid registrati oggi in Emilia Romagna. Sempre oggi ci sono 48 nuovi positivi nell’Imolese, ieri erano 63. Certo nulla a che vedere con i numeri in tripla cifra di Bologna (315 nuovi casi), Rimini (192), Ravenna (148), Modena (136), Reggio Emilia (100), Forlì-Cesena (75 più 98), queste ultime sono la quarta provincia in Italia per incidenza.

Ma è indubbio che il Coronavirus sta continuando a correre in Emilia Romagna e la nuova variante Omicron individuata in Sudafrica preoccupa per la possibilità che possa “bucare” la copertura del vaccino (tanto che l”Italia ha già vietato l”ingresso e il transito a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini).

Per il momento, però, “i numeri continuano a dimostrare l’importanza assoluta della vaccinazione: in Emilia Romagna la stragrande maggioranza delle persone ricoverate in terapia intensiva non è vaccinata” ha ricordato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, nel corso di una videoconferenza stampa ieri pomeriggio. “Un anno fa contavamo più di 250 ricoveri in terapia intensiva e oltre 2.600 nei reparti Covid, oggi sono circa un quinto” ha aggiunto. E questo fa sì che la situazione (6,6% dei posti letto in terapia intensiva occupati e il 7,3% nei reparti Covid ordinari) sia al momento ben al di sotto della soglia di rischio, rispettivamente del 10 e del 15% per il cambio di colore (occorre sforare entrambi).  

Dati confermati anche dal rapporto diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità: il tasso di terapie intensive nei vaccinati da meno di sei mesi in Italia è 12 volte più basso rispetto ai non vaccinati. “Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale l”efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 scende dal 72% al 40% rispetto ai non vaccinati” ma resta alta l”efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa.

In Emilia Romagna oltre il 90% (3.618.561) ha ricevuto almeno una dose e l’88,3% con due, quasi 500 mila le terze dosi somministrate (13 mila nel solo circondario imolese). E da mercoledì 1 dicembre si procederà con l’apertura alla prenotazione e somministrazione della terza dose per tutti i maggiorenni.

Questo nell’attesa dell’ormai pressoché certo via libera della vaccinazione anche per i bambini da 5 a 11 anni (la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, è stata convocata la prossima settimana dopo l’approvazione da parte dell’agenzia europea Ema). “Una decisione significativa nel momento in cui dal ritorno in classe il 19,1% dei contagi in Emilia-Romagna (5.185 su un totale di 27.216) sono avvenuti tra ragazzi in età scolastica” ha sottolineato Donini. Nelle scuole primarie la percentuale più alta (9,2%). Dati pressoché sovrapponibili a quelli del territorio del circondario di Imola. (l.a.)

Foto d”archivio

Coronavirus, ancora due vittime nell’Imolese. Donini: “Maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinata”
Cronaca 25 Novembre 2021

Coronavirus, terza dose a 150 giorni, l'Ausl manderà un Sms con la prenotazione. A Castello riapre il reparto Covid

La terza dose di richiamo vaccinale (booster) appare come l’ancora di salvezza per contenere il propagarsi della quarta ondata di Covid-19. Il ministero della Salute ha pubblicato la circolare che permette l’anticipo a 5 mesi, così da ieri è possibile prenotare la dose booster dopo soli 150 giorni dalla conclusione del ciclo primario (seconda dose o dose unica) e non aspettare 180 giorni come in precedenza. E possono farlo tutti coloro che hanno compiuto 40 anni. Le prenotazioni possono essere effettuate tramite i consueti canali prenotativi (Fascicolo sanitario elettronico, Cup, farmacie, Cuptel 800040606). Sono oltre 18.000 le persone già prenotate per la terza dose nel circondario imolese secondo una nota odierna dell’Ausl di Imola.

Da notare che l’Ausl finora inviava solo un Sms per ricordare che era trascorso il tempo necessario e si poteva prenotare il booster, ora l”Azienda sanitaria informa che “nelle prossime settimane provvederà ad attivare anche una modalità di invio dell”appuntamento vaccinale via Sms”. Non è previsto, invece, l”accesso diretto senza prenotazione ai centri vaccinali, “se non in casi specificamente inviati dai servizi aziendali competenti”. 

I casi continuano ad aumentare, sebbene con numeri nettamente inferiori a quelli dello stesso periodo di un anno fa. «La vaccinazione ha evitato oltre 300 morti e circa 1.000 ricoveri ospedalieri, solo nel nostro territorio. Senza l’effetto protettivo del vaccino il sistema sanitario sarebbe stato nuovamente vicino al collasso» ha dichiarato il direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi. 

Nel circondario imolese ad oggi sono 669 i casi positivi, 4 le persone in terapia intensiva. Le Aziende sanitarie dell’area metropolitana hanno comunque incrementato i posti letto per il trattamento non intensivo della Covid-19. Imola ha ampliato ancora i posti di degenza ordinari raddoppiandoli (in tutto 28). «Attualmente ospita 15 persone provenienti dal nostro territorio», oltre alle 9 ancora presenti del focolaio ospedaliero. Inoltre, da domani il quarto piano dell’Ospedale di Comunità di Castel San Pietro ritornerà a disposizione per i ricoveri Covid a bassa intensità (14 letti).

Oggi sono 64 i nuovi contagiati: 19 hanno meno di 14 anni, 1 dai 15 ai 24 anni, 17 tra i 25 e i 44 anni, 14 tra i 45 e i 64 anni e 13 dai 65 anni in poi; solo 18 sono asintomatici; 7 riferibili a focolai già noti. A questo proposito va ricordato che in questa quarta ondata l’Ausl parla di «contagio esponenziale nelle scuole», oltre alla primaria Campanella, in settimana si è registrato un focolaio nella primaria Pelloni-Tabanelli (Montebello). In aggiunta c’è anche un focolaio nella casa di riposo Villa Gloria con 36 ospiti e 9 operatori positivi. (l.a.)

Nella foto il direttore generale dell”Ausl Andrea Rossi e il sindaco di Imola Marco Panieri nel centro vaccinale dell”Osservanzza (foto d”archivio Isolapress)

Coronavirus, terza dose a 150 giorni, l'Ausl manderà un Sms con la prenotazione. A Castello riapre il reparto Covid
Cronaca 20 Novembre 2021

Coronavirus, nella primaria Campanella didattica in presenza sospesa e sanificazione. Terze dosi si accelera, da lunedì anche over 40

Nella serata di ieri il dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl ha decretato la sospensione delle attività didattiche in presenza per la primaria Campanella di Imola. Il provvedimento parte da oggi fino al 27 novembre compreso. Per il plesso di via Gioberti è stata disposta anche la sanificazione degli ambienti. La decisione è arrivata “visto l’alto livello di circolazione del virus Sars-Cov-2 all’interno della comunità scolastica (quarantena per 5 classi su 10 e sorveglianza per 1 classe)”, precisano dall’Azienda sanitaria con una nota.

In questa quarta ondata di Coronavirus si tratta della seconda scuola imolese interessata dal provvedimento (la prima è stata quella di Chiusura). I contagi in generale continuano ad aumentare, sebbene con numeri inferiori a quelli dello stesso periodo di un anno fa e soprattutto con meno casi gravi e ricoveri. Comunque oggi i nuovi positivi sono 92, in regione le province di Bologna e Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena sono in tripla cifra. E le persone del circondario imolese ricoverate in terapia intensiva a Bologna sono salite oggi a 6.

Martedì il sistema sanitario si è riorganizzato in previsione di un eventuale peggioramento: le Aziende sanitarie dell’area metropolitana hanno deciso di incrementare il numero dei posti letto per il trattamento non intensivo della Covid-19. Per Imola questo si è tradotto nella conversione di un settore di degenza in 14 posti per casi sospetti Covid o accertati, dove sono stati concentrati i pazienti del focolaio registratori in Medicina la scorsa settimana. «L’obiettivo è contenere il numero dei pazienti inviati negli ospedali di Bologna» ha dichiarato il direttore dell’Ausl, Andrea Rossi. Nulla cambia, per il momento, per quanto riguarda le cure intensive o semi-intensive Covid, l’indicazione rimane di centralizzare i pazienti verso gli ospedali Covid Intensive Care nel capoluogo felsineo.

L’Emilia Romagna è ancora ben lontana da numeri che possono preoccupare per un possibile cambio di colore («Le dotazioni attuali di posti letto appaiono congrue»), ma l’attenzione è d’obbligo in questo novembre in cui per altre regioni (dal Friuli al Veneto) il rischio «giallo» e relative restrizioni appaiono sempre più vicine.

Oramai è chiaro a tutti quanto ricorda Rossi: «Negli ultimi due mesi l’effetto protettivo del vaccino si sta riducendo in modo significativo e questo rende ragione dell’estensione progressiva delle dosi di richiamo a tutta la popolazione». Così, si accelera sulle terze dosi o booster.

Ieri l’Ausl di Imola ha inviato circa 8000 Sms ad altrettante persone over 60, ad estremamente vulnerabili, sanitari e socio sanitari per ricordare loro la possibilità di vaccinazione tra il 15 ed il 31 dicembre, per effettuare tempestivamente la prenotazione. E in generale “tutti i cittadini dai 60 anni di età sono invitati a prenotare quanto prima possibile la terza dose tramite Fascicolo sanitario elettronico, sportelli Cup aziendali, Cuptel 800040606 o farmacie”.

A partire da lunedì, invece, si apriranno le agende ovvero la possibilità di prenotare anche agli over 40 anni. Per tutti rimane l’unica accortezza di fissare la prenotazione dopo almeno 6 mesi o 180 giorni dall’ultima dose. (l.a.)

A sinistra nella foto il direttore dell”Ausl di Imola Andrea Rossi

Coronavirus, nella primaria Campanella didattica in presenza sospesa e sanificazione. Terze dosi si accelera, da lunedì anche over 40
Cronaca 15 Novembre 2021

Coronavirus, focolaio in ospedale: positivi anche 2 operatori sanitari

Il cluster (piccolo focolaio) evidenziatosi la scorsa settimana in ospedale a Imola vede attualmente 6 pazienti e 2 operatori sanitari positivi. A questi vanno aggiunti anche i tre decessi avvenuti nei giorni scorsi: si tratta di un uomo di 96 anni di Castel San Pietro, uno di 78 anni di Imola e una donna di 62 anni residente fuori circondario, che si trovavano ricoverati nel reparto di Medicina A in condizioni critiche per patologie gravissime pregresse e risultati anch’essi positivi, sono stati inseriti nelle statistiche come Covid correlati.

I pazienti attualmente positivi si trovano in isolamento al terzo piano del Santa Maria della Scaletta. I sanitari si stanno curando a domicilio o comunque non sono ricoverati. Il focolaio è stato individuato facendo i tamponi periodici ai pazienti.A scopo precauzionale l’Ausl dalla scorsa settimana ha sospeso l’accesso dei visitatori al reparto di Medicina A e ai settori Post Acuti e Geriatria.

Il  Coronavirus continua a diffondersi anche nel circondario imolese così come nel resto della regione e del Paese; i numeri sono nettamente inferiori a quelli di un anno fa così come i casi gravi, ma i timori non mancano. I positivi (casi attivi) sono saliti a 456 (una cinquantina in più rispetto alla scorsa settimana) e i ricoverati in terapia intensiva a Bologna sono 3 (+1 rispetto alla scorsa settimana). (l.a.)

Coronavirus, focolaio in ospedale: positivi anche 2 operatori sanitari
Cronaca 11 Novembre 2021

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie

Il Covid-19 ritorna a mietere vittime tra i più anziani e fragili anche nel circondario imolese. Oggi il bollettino dell’Azienda usl segnala 26 nuove positività. Tra queste ce ne sono quattro che riguardano persone molto anziane che “al momento della diagnosi erano ricoverate in Medicina A all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola” e due di queste, purtroppo, sono morte la notte scorsa. Si tratta di “pazienti già in severe condizioni di malattia” precisano dall’Ausl i cui decessi “saranno registrati come Covid-correlati”.  

Gli altri pazienti positivi “sono stati prontamente isolati in una zona dedicata al terzo piano”. Inoltre da ieri è stato esteso il testing con i tamponi su pazienti e operatori, e “fino a questo momento non sono state individuate ulteriori positività” dichiarano dall”Azienda sanitaria.

Sempre oggi è stato reso noto anche un ulteriore decesso verificatosi il 1 novembre scorso e riguardante un imolese di 85 anni, anch”egli affetto da severe patologie pregresse e risultato positivo al virus.  

Ad oggi la situazione epidemiologica vede 398 casi attivi nel circondario imolese, e ancora solo 2 persone in terapia intensiva a Bologna. (r.cr.)

Foto d”archivio (Isolapress)

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie
Cronaca 10 Novembre 2021

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni

Il Coronavirus continua a circolare, ma i numeri confermano l’efficacia dei vaccini. Il direttore dell’Ausl di Imola Andrea Rossi ne è convinto: «L’impatto ospedaliero è inversamente correlato alla copertura vaccinale, questa non è un’opinione è un fatto riscontrabile ad ogni latitudine». Un richiamo alla nuova ondata che sta mettendo in seria difficoltà altri Paesi attorno a noi e un invito a fare la terza dose (booster). 

Le positività nell’Imolese sono complessivamente 399 (46 nuovi contagi oggi) con oltre 700 persone in quarantena, ma sono solo un terzo di quelle che si registravano esattamente un anno fa quando la seconda ondata stava montando; soprattutto i casi gravi sono pochissimi: 13 ricoverati nei reparti ordinari e 2 in terapia intensiva, mentre un anno fa ne avevamo già 30 nei reparti e 6 in terapia intensiva e si allungava l’elenco dei morti. 

L’Azienda usl di Imola ha attivato una procedure in base alla quale invia un Sms quando sono trascorsi i 180 giorni dal completamento del ciclo per ricordare che a quel punto è possibile prenotare il booster (compreso chi ha ricevuto il monodose Johnson & Jonhson che ora può procedere con Pfizer come gli altri o mezza dose di Moderna secondo le recenti indicazioni ministeriali).  

Proprio oggi ha inviato circa 2400 Sms (ed ulteriori 750 saranno trasmessi domani) ad altrettante persone tra i 60 ed i 69 anni che da domani potranno prenotare la terza dose attraverso il proprio Fascicolo Sanitario personale, presso i punti Cup, il Cup telefonico 800040606 e le farmacie.  

“Si precisa che le agende sono aperte per tutti i cittadini ultrasessantenni (sempre che siano passati 6 mesi dall”inoculazione della seconda dose) a prescindere dal ricevimento dell”Sms che per questa classe di età costituiscono solo un promemoria” ricordano dall’Ausl con una nota. 

Invece gli operatori sanitari, sociosanitari e le persone incluse negli elenchi regionali degli estremamente vulnerabili possono prenotarsi attraverso delle agende dedicate mostrando agli sportelli Cup, in farmacia o leggendo all”operatore Cuptel sempre il testo del Sms ricevuto. (l.a.) 

Altri particolari sul “sabato sera” in edicola da domani 11 novembre.

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni
Cronaca 9 Novembre 2021

Coronavirus e scuola, nuove regole per evitare la Dad, quarantena ridotta per i vaccinati

Da ieri è entrato in vigore il protocollo ministeriale per la quarantena nelle scuole che introduce delle novità in particolare per elementari, medie e superiori e provvedimenti diversi a seconda dello status vaccinale. L’obiettivo è «fare il massimo possibile per garantire il diritto all’istruzione in presenza» ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute regionale Raffaele Donini, partendo dal numero sempre maggiore di vaccinati (anche tra i ragazzi over 12) e dall’utilizzo esteso del tracciamento e dei tamponi.

La novità più importante, come detto, interessa le scuole primarie (elementari) e secondarie (medie e superiori) e prevede che con un caso positivo in classe, al contrario di quanto avvenuto sinora, non ci sia il passaggio automatico alla Dad; se i positivi sono due continuano in presenza solo i vaccinati e coloro che risultano guariti negli ultimi sei mesi, mentre gli altri faranno lezione in Dad; con più di tre casi in classe la quarantena scatta per tutti, ma sarà di 7 giorni per i vaccinati e i guariti, di 10 per gli altri. Inoltre, test subito per tutta la classe anche con un solo caso e un altro tampone dopo 5 giorni. Se i positivi sono due, gli alunni vaccinati o negativizzati da meno di 6 mesi vanno a scuola ma con tampone di controllo dopo 5 giorni.

Insegnanti o operatori potranno rientrare subito in servizio se sono vaccinati (o negativizzati negli ultimi 6 mesi) dopo un tampone negativo, cui seguirà quello di controllo dopo 5 giorni, mentre resteranno in quarantena per dieci giorni i non vaccinati. Con almeno tre casi positivi (tra studenti e docenti) quarantena di 10 giorni per tutta la classe e doppio tampone all’inizio e alla fine. Per gli altri operatori scolastici, valutazione del rischio a carico dell’Ausl.

Nei servizi dell”infanzia, invece, al primo caso positivo è previsto un test subito per i bambini della sezione e una quarantena di 10 giorni, al termine della quale dovranno effettuare un altro tampone; tampone subito anche per i loro insegnanti e operatori scolastici con quarantena di 7 o 10 giorni in base allo stato vaccinale e secondo tampone prima di tornare in servizio. Stessa cosa per un caso di positività tra insegnati e operatori scolastici. Nessun provvedimento per gli operatori di altre sezioni o gruppi. Se però i casi tra il personale scolastico sono due o più, la quarantena e il doppio tampone sarà necessario per tutti quelli che hanno operato con i positivi.

«Il ministero giustamente riconosce che la durata della quarantena per i vaccinati sia più breve – ha concluso Donini -. E che in determinate circostanze solo chi non è vaccinato debba seguire la didattica a distanza. Fondamentale sarà la tempestività dei tamponi: la situazione verrà monitorata dalla Regione per identificare eventuali criticità. Ci sembra un provvedimento giusto che garantisce, pur con i limiti della situazione attuale, il diritto all’istruzione in presenza». (r.cr.)

Foto d”archivio Regione Emilia Romagna

Coronavirus e scuola, nuove regole per evitare la Dad, quarantena ridotta per i vaccinati
Cronaca 29 Ottobre 2021

Coronavirus, terza dose al personale sanitario e sociosanitario, sms dell’Ausl per prenotare

Oggi sono partiti gli sms dell’Ausl di Imola a tutto il personale sanitario e sociosanitario residente nel circondario per informarli che nei prossimi giorni si apriranno le prenotazioni a Cup per le dosi booster. Sono interessati tutti a prescindere dall”età (mentre le agende per gli over 60 sono aperte già dalla settimana scorsa).  

Per i dipendenti dell’Azienda usl è stato attivato un percorso a parte dedicato e vengono vaccinati dai colleghi del servizio Prevenzione protezione aziendale.

In ogni caso per tutti occorre aver completato il ciclo vaccinale da almeno 180 giorni. Proprio i dipendenti dell”Ausl sono stati tra i primi ad essere vaccinati, a partire da gennaio il personale dei reparti più a rischio.

Da ricordare che per chi svolge una professione sanitaria o sociosanitaria, compresi dentisti o veterinari, la vaccinazione anti-Covid è obbligatoria.  

Sono già oltre 2500 le vaccinazioni fatte nel circondario imolese tra dose booster e terze dosi vere e proprie (di fatto sono analoghe, ma le prime sono i richiami per chi ha già completato un ciclo vaccinale, mentre le seconde riguardano persone con immunodeficienze per il quale la terza dose viene considerata parte integrante del ciclo). 

Sempre oggi, l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha trasmesso ufficialmente alle Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna l’indicazione di procedere con le prenotazioni booster per le altre categorie di età, quindi dalla prossima settimana anche altri riceveranno un sms dall”Ausl di Imola per sollecitare la prenotazione della loro vaccinazione di rinforzo. Fermo restando il criterio dell’attesa di almeno 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose o dalla fine del ciclo e la precedenza a chi ha completato da più tempo il ciclo vaccinale. (r.cr)

Coronavirus, terza dose al personale sanitario e sociosanitario, sms dell’Ausl per prenotare

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