Nei giorni scorso ha preso il via a Imola la 3^ edizione del Master professionalizzante di 2° livello in Mobilità sostenibile (Sustainable and Integrated Mobility in Urban Regions), organizzato dall’Università di Bologna e patrocinato da Comune di Imola, Comune di Bologna, Anci Emilia Romagna, Ordine degli Architetti di Bologna, Associazione Italiana per l’Ingegneria del traffico e dei trasporti (Aiit) e Rivoluzione Verde. Quest’anno il master vede la partecipazione attiva di due importanti new entry: l’Automobile Club d’Italia e l’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. E proprio in Autodromo si svolge la gran parte delle lezioni previste a febbraio e marzo, mentre la quota rimanente si terrà a Palazzo Vespignani, sede del plesso imolese dell’Università di Imola.
Tredici gli iscritti in totale, provenienti da tutta Italia e due dall’estero, principalmente ingegneri, che lavorano sia in amministrazioni pubbliche sia in aziende private (nella prima edizione gli iscritti sono stati 13 e 12 nella seconda). Il corso di alta formazione, della durata annuale, si articola in due fasi: una prima parte di lezione, che terminerà alla fine del mese di aprile, alla quale prenderanno parte professori dell’Università di Bologna e professionisti esterni; a seguire ci sarà la fase di stage formativo che terminerà nel mese di luglio.
«È un ulteriore passo concreto verso quella che per noi è una visione totalmente nuova dell”Enzo e Dino Ferrari» commenta Elena Penazzi, assessore all’Autodromo. «La ricerca applicata è la chiave dell”innovazione che stiamo portando nei progetti di mobilità sostenibile del Comune di Imola, e in questo è fondamentale la collaborazione con l”Università di Bologna» ha concluso Elisa Spada, assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile. (r.cr.)
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