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Calcio, basket, volley e pallamano: il «su e giù» della settimana

Calcio, basket, volley e pallamano: il «su e giù» della settimana

Calcio Imolese – A Imola i rossoblù perdevano ininterrottamente dal 3 dicembre quando presero un punto alla Vis Pesaro. Un punto è poco, ma dobbiamo aggrapparci anche a questo per tirarci… Su (come impone questa rubrica). Giù ci è andato troppo piano su quel tiro da fuori area. Gianmaria Rossi stavolta ha qualche attenuante (il campo viscido) ma più responsabilità nel pareggio interno con il Gubbio. Già, un pareggio. 

Basket Virtus – Un Bobby Mladenov da sogno nel primo tempo. Tutte cose giuste, nessuna forzatura e Virtus a +13. Nella ripresa cambia la musica, non attacca più il ferro (forse stanco di prendere botte non sanzionate) e spara (male) da fuori, a parte la tripla della certezza finale. I 13 rimbalzi sono preziosissimi. Una prova da 7,5 in pagella. Il segno meno va all’intera squadra che smette di giocare e in poche azioni si ritrova dal +15 (54-39) al pericoloso +3 (62-59). Palle perse e tiri senza senso prima del finale d’orgoglio.

Basket Andrea Costa – Altroché Massimiliano Allegri, il vero teorico del «cortomuso» è Federico Grandi. Che riesce a giocare alla pari con gli squadroni dell’alta classifica, ma anche con le cenerentole di quella bassa. Ogni tanto ti va bene, altre no. Se hai il tuo pivot (un eufemismo) in partenza e lo tieni in panca per non rischiare che si faccia male, caro Grandi, perché metti Barbieri in quintetto e giochi in quattro i primi 4’33 (12-4 per Cervia)?

Volley Clai – È Elena Missiroli a firmare i tre punti che nel finale di quarto set fanno muovere la classifica alla Clai. Nel tie-break invece è meno precisa. Ci si aspettava qualcosa in più da Sofia Moretto che, dopo un buon inizio, incide meno del solito in attacco.

Pallamano Romagna – Le reti di Victor Alonso sono autentici gioielli e anche contro una squadra come Fasano riesce a far vedere la sua classe. All’ala destra è una sentenza, ma il Romagna al momento non può fare a meno di lui come terzino. Troppi gli errori davanti al portiere e le palle perse di tutta la squadra, ma uno come Alex Rotaru deve fare meglio. (r.s.)

Nella foto: il coach dell’Andrea Costa Federico Grandi

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