A Imola per truffare gli anziani con gli indirizzi delle vittime, chi istruiva i due giovani usava i nomi dei giocatori del Napoli
Una paga di 200 euro, un’auto per arrivare dalla Campania a Imola e in più il 10% del bottino delle truffe agli anziani. Sono le promesse che una banda di criminali aveva fatto a due giovanissimi, un 18enne e un minorenne entrambi della provincia di Napoli, fermati nei giorni scorsi in città e già noti alle forze dell’ordine per le truffe con la tecnica del finto carabiniere. Gli ordini, con i nomi e gli indirizzi delle vittime e il “copione” da recitare, gli venivano dati sugli smartphone da persone a loro sconosciute che per identificarsi utilizzavano però i nomi dei giocatori del Napoli.
A tradire i due giovani la targa della vettura, un suv T-Roc, nota alla polizia perché utilizzata per mettere a segno le truffe agli anziani. Gli agenti hanno così deciso di seguirli fino in centro, quando il giovane dal lato passeggero è sceso e ha iniziato a controllare lo smartphone e il citofono di un condominio, come se cercasse dei nomi precisi. Dopo qualche minuto, il ragazzo è risalito in auto per fare poi lo stesso nei pressi di un altro edificio. Fermati, alla guida del suv c’era il minorenne, sanzionato per guida senza patente. La vettura, di proprietà di un autonoleggio di Napoli, è stata invece sottoposta a fermo amministrativo. Dal successivo controllo degli smartphone è poi emerso il modus operandi del piano. Al momento gli agenti del commissariato sono al lavoro per scoprire la rete che ci sarebbe dietro ai due giovani.
r.cr.