Il
Cronaca
17 Ottobre 2025

Il padre di Kimi Antonelli urtò con l’auto un agente della polizia locale al Gp di Imola, il gip archivia il caso

Il 17 maggio in autodromo, nei giorni del Gp di F1, Marco Antonelli, padre del pilota bolognese della Mercedes Kimi, investì e ferì con l’auto un agente della polizia locale. Il vigile venne urtato ad una gamba, dopo che aveva detto all’automobilista, che stava entrando nel circuito col pass, di andare dritto e che non poteva girare a destra, perché la strada era chiusa. Ma la macchina svoltò lo stesso, colpendo lateralmente l’agente e proseguendo poi la marcia.

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta della Procura di Bologna, che si è conclusa con la richiesta di archiviazione, poi decretata anche dal gip. Il padre del pilota, difeso dall’avvocato Marco Baroncini, era accusato di resistenza a pubblico ufficiale, archiviata «perché il fatto non sussiste», mentre l’altra iniziale ipotesi di lesioni volontarie è stata prima derubricata in lesioni colpose e poi anche questa archiviata perché non c’è stata la querela della persona offesa.

«Appena ho saputo dell’accaduto mi sono subito accertato delle condizioni dell’agente, avendo rassicurazioni sul fatto che stesse bene – ha commentato il sindaco Panieri all’Ansa -. Il 21 maggio, dopo l’incidente, è venuto nel mio ufficio accompagnato dai due vicecomandanti e l’ho messo in contatto con il papà di Antonelli in modo che potessero chiarirsi. Mi è stato riferito poi che tramite quel contatto si è aperto il sinistro con la compagnia assicurativa».

r.cr.

 

Nella foto (Isolapress): Kimi Antonelli insieme al padre durante l’ultimo Aci weekend in autodromo 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Massimo 1000 numero di caratteri ancora disponibili