«Hutch» tra navi, piadine e Redskins: «In inverno giocherò a pallavolo»
La squadra di baseball imolese continua a fornire sorprese: se non sportive, almeno umane. Dopo tanti ottimi giocatori passati sul diamante della Tozzona adesso può raccontare interessanti storie di giocatori. È il caso di Ryan Hutchinson, 28enne con padre di Barbados e madre portoghese dal doppio passaporto canadese e comu- nitario. Nato a Toronto il 23 ottobre 1992, ha completato l’Humber College giocando per 12 anni a baseball. «Ma alla fine mi sono stancato, c’erano troppi personalismi, ed ho smesso per darmi al volley – racconta -. «Cinque anni fa lavoravo su una nave da crociera, la Quantum of the Seas Royal della Caribbean Cruises ed ho conosciuto Giada Maragno, la mia fidanzata, cantante professionista che si esibiva negli show della nave. Sono venuto a Imola nell’ottobre del 2016 con lei ed ora l’aiuto nel chiosco Le 3 Marie di via San Francesco dove, quando non è in tournée, dà una mano a sua madre Carla. Non amo stare a contatto col pubblico, così sto dietro in cucina a mettere hamburger e piadine a cuocere».
E il baseball?
«L’anno scorso lavoravo al Sogegross, azienda di alimentari all’ingrosso e mi ha notato Orazio Cappelli per il mio accento. Mi ha chiesto se giocassi a baseball e gli ho detto che l’avevo fatto per molto tempo. Ho ricominciato ad allenarmi ed eccomi qua. Terminata la stagione del baseball, però, vorrei ricominciare con la pallavolo, ho avuto contatti con la serie B di Forlì». (n.v.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 27 agosto.
Nella foto: Ryan Hutchinson con la maglia dei Redskins