Truffa del finto carabiniere: anziane consegnano 45mila euro di gioielli, due giovani fermate a Sansepolcro dopo l’inseguimento
Con la truffa del finto carabiniere avevano truffato due anziane a Imola e a Lugo. A finire nei guai due giovani, una delle quali minorenne, fermate dai carabinieri di Sansepolcro che nell’auto sulla quale viaggiavano hanno recuperato anche la refurtiva, ovvero 500 grammi di gioielli in oro (dal valore di circa 45mila euro) e oltre 500 euro in contanti. La più grande delle due è stata arrestata, mentre l’altra affidata ai servizi sociali. Entrambe dovranno rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale davanti al tribunale di Perugia e dei reati di truffa davanti alle autorità competenti in base ai luoghi di commissione delle frodi. Intanto, il giudice del tribunale perugino, questa mattina ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Le malviventi hanno contattato le vittime, presentandosi come carabiniere e raccontando loro che i figli avevano causato un brutto incidente stradale investendo un bambino di quattro anni. Le hanno così impaurite al punto tale da dire che i rispettivi figli erano stati portati in carcere e ci sarebbero rimasti per lungo tempo, a meno che qualcuno non avesse pagato una cauzione. Purtroppo le anziane sono cadute nel tranello e hanno consegnato tutto quanto avevano ·in casa, ovvero i gioielli in oro e il denaro. Fortunatamente una delle vittime truffate ha notato l’utilitaria utilizzata dalle finte carabiniere mentre si allontanavano, annotando modello e targa. Quando ha realizzato di essere stata truffata ha denunciato il fatto agli uomini dell’Arma, quelli veri.
I militari di Sansepolcro, allertati dai colleghi romagnoli, si sono messi sulle loro tracce immaginando che avrebbero utilizzato la E45 per fare ritorno verso casa. L’automobile sulla quale viaggiavano le due donne è stata così intercettata all’altezza di Sansepolcro sud, ma al tentativo di fermarla, si è data alla fuga. Scattato l’inseguimento, dopo aver percorso quasi 30 km fino a Città di Castello, i carabinieri hanno provato ad affiancare le fuggiasche per fermarle. Le due donne, però, invece di fermarsi hanno speronato la volante con il chiaro intento di farli desistere. I militari però, con una manovra repentina, sono riusciti a stringere il veicolo inseguito costringendolo a fermarsi poco dopo. In auto c’era ancora la refurtiva poi recuperata dagli uomini dell’Arma.
r.c.
Foto dai carabinieri