Indicava sui cartelli stradali prezzi inferiori a quelli praticati effettivamente alla pompa e aveva due dipendenti che lavoravano in nero, tra cui un immigrato clandestino. Questo hanno scoperto le guardie di finanza durante una normale verifica fiscale in materia di accise sui carburanti. Il titolare di un distributore di benzina di Imola è stato quindi sanzionato per oltre 20 mila euro e denunciato per l’assunzione di un immigrato irregolare. I finanzieri, inoltre, hanno rilevato la vendita, non documentata e dunque sottratta a tassazione, di oltre 6 mila litri di carburante e l’omessa comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati consuntivi dei corrispettivi giornalieri, relativi a ricavi per circa 45 mila euro. I due lavoratori assunti irregolarmente, invece, erano addetti all’annesso lavaggio auto. (r.cr.)
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Sospetta truffa da più di 16 milioni di dollari, arrestato pilota dopo la gara a Imola
Guai per il 49enne pilota polacco Roman Ziemian, arrestato dalla guardia di finanza a Imola, dove era impegnato nelle gare delle Finali mondiali Ferrari, con l’accusa di truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale. A suo carico pendeva infatti un mandato di arresto internazionale emesso dal tribunale di Seoul (Corea del Sud) e diramato dall’Interpol.
Ziemian, che venerdì scorso si era anche piazzato al primo posto alla Coppa Shell, di lavoro fa l’imprenditore e secondo l’accusa avrebbe messo in piedi, insieme ad alcuni complici, una truffa milionaria da più di 16 milioni di dollari ai danni di 950 danneggiati, convinti ad acquistare pacchetti pubblicitari su una piattaforma Internet con la promessa di guadagnare cifre sempre maggiori. (r.cr.)
Foto d’archivio
Articolo aggiornato il 24/11/2022
Protocollo d’intesa tra Circondario e guardia di finanza per vigilare sui soldi in arrivo dal Pnrr
Un protocollo d’intesa tra il comando provinciale della guardia di finanza di Bologna e il Circondario, il primo nel territorio metropolitano di Bologna. È quanto siglato questa mattina in municipio a Imola e che prevede un tempestivo e periodico flusso informativo con l’obiettivo di monitorare e vigilar l’esecuzione di opere pubbliche o di servizi e l’erogazione di incentivi per cittadini e imprese connessi alla realizzazione del Pnrr. Parliamo di risorse finanziarie ingentissime pari a diversi milioni di euro in arrivo sul nostro territorio che dovranno essere impiegate già nel breve periodo e che, come emerso dall’ultima relazione della Direzione investigativa antimafia (Dia), possono finire nelle mani delle mafie ormai sempre più orientate ad infiltrarsi nell’economia.
«È uno strumento importante che rafforza quel legame tra le istituzioni indispensabile per garantire e presidiare sempre più la legalità in un’importante opportunità per il Paese, oltre che per la nostra realtà locale. Ricordo che per quanto riguarda il Comune di Imola, l’intenzione è quella di arrivare, entro la fine del mandato, a 60 milioni di investimenti. A questa cifra vanno aggiunti circa altri 5 milioni di euro a livello di Circondario. Per questo ringrazio il comandante della guardia di finanza di Bologna Carlo Levanti e il comandante della Compagnia di Imola Santolo Perrotta per la proficua collaborazione». (r.cr.)
Foto Isolapress
Il sindaco di Imola accoglie il nuovo comandante della Guardia di Finanza Santolo Perrotta
Venerdì 22 luglio il sindaco di Imola Marco Panieri ha ricevuto in municipio il capitano Giacomo Costantini, comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Imola, per un saluto di commiato, e il capitato Santolo Perrotta, che prenderà il suo posto, per il benvenuto in città.
Nel corso dell’incontro, il sindaco ha donato al capitano Costantini una targa che riproduce una veduta storica di piazza Matteotti, con la motivazione «Per la Sua professionalità e la dedizione con cui ha egregiamente contribuito alla sicurezza, al benessere e alla coesione sociale della nostra comunità».
«A nome dell’Amministrazione comunale e della Città di Imola ho voluto esprimere al capitano Giacomo Costantini un sentito e sincero ringraziamento per il lavoro svolto e la dedizione che ha dimostrato in questi anni alla guida della compagnia della Guardia di Finanza di Imola – commenta Panieri -. Si è trattato di una collaborazione preziosa, costante e di alta professionalità, su cui la Città di Imola ha potuto contare e che ha contribuito in modo determinante allo svolgimento nel nostro territorio di importanti eventi internazionali a partire dal Gran Premio di Formula 1 con il ritorno del pubblico e i grandi concerti. Anche la Compagnia della Guardia di Finanza di Imola è stata coprotagonista in un gioco di squadra fra istituzioni».
Il sindaco ha infine formulato le congratulazioni per il nuovo incarico e gli auguri di benvenuto al nuovo comandante, capitano Santolo Perrotta. (r.cr.)
Nella fotografia del comune, il sindaco con i capitani Perrotta (sinistra) e Costantini (destra)
Estorce 60mila euro ad un anziano per non rivelare la loro relazione, denunciata una trentenne
Una 30enne residente a Roma è stata denunciata dalla guardia di finanza per aver estorto più di 60mila euro ad un 70enne imolese.
Le indagini sono state avviate dai militari a seguito di una «segnalazione di operazione sospette» che evidenziava un anomalo andamento dei flussi finanziari riconducibili ad un cittadino imolese. In un breve arco temporale, infatti, l’uomo aveva ricaricato frequentemente carte PostePay intestate a diversi giovani ed aveva trasferito elevate somme di denaro tramite i circuiti Western Union e Moneygram.
Dagli approfondimenti, i finanzieri hanno accertato che l’anziano aveva versato alla donna somme non dovute per oltre 60mila euro, arrivando persino a contrarre un finanziamento necessario a far fronte alle insistenti richieste della giovane. I due si erano conosciuti in una chat online ed incontrati per la prima volta nel
settembre del 2018 nella Capitale. Da quel giorno, la trentenne aveva iniziato a chiedere all’uomo somme di denaro sempre più elevate sotto la minaccia di rivelare la loro relazione alla sua famiglia. Nonostante ciò, la donna era riuscita a convincere l’anziano a incontrarsi nuovamente a Roma e anche a seguito di questo
secondo incontro lo aveva intimorito, minacciandolo di poterlo denunciare per violenza sessuale, paventando l’esistenza di un referto di un ospedale che lo potesse attestare.
La trentenne è stata così deferita alla Procura della Repubblica di Bologna che ha ordinato il sequestro della somma illecitamente ottenuta per estorsione. (da.be.)
Foto d’archivio
Sequestrato patrimonio di 12 milioni di euro ad un pluripregiudicato, tra gli immobili anche un appartamento a Imola
I finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di un patrimonio del valore di oltre 12 milioni di euro nei confronti di un 65enne originario di Misterbianco, provincia di Catania, R.S. le iniziali, che dal 1991 fino al 2014 era residente a Imola. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bologna su proposta della locale Procura della Repubblica, nella persona del dottor Marco Forte, ha riguardato beni mobili e immobili, rapporti finanziari e partecipazioni riconducibili al proposto e ai suoi familiari. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e gravato da numerosi precedenti penali per reati commessi in Emilia Romagna e nel Centro-sud Italia. Tra gli immobili sequestrati anche un appartamento a Imola di sua proprietà del valore di 200mila euro.
La sua lunga carriera criminale è stata contraddistinta da denunce, arresti e condanne per gravi reati come traffico di sostanze stupefacenti, ingiuria, minaccia, mancato rispetto della disciplina sull’immigrazione, estorsione e usura, nonché per violazioni tributarie. Nell”ottobre 2013 è stato inoltre arrestato e tradotto in carcere quale mandante di un tentato omicidio aggravato verificatosi a Faenza nel 2009, commesso in concorso con pregiudicati affiliati a una nota cosca mafiosa siciliana e per il quale, in secondo grado, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Uscito di prigione dopo pochi mesi nel gennaio 2014 gli sono stati concessi i domiciliari a Dozza, prima di tornare presto a Misterbianco dove si trova tuttora.
Con i proventi delle attività delittuose, a fronte di redditi modesti, il 65enne ha realizzato, per il tramite dei familiari, un vero e proprio impero economico costituito da numerosi immobili, alcuni dei quali di rilevante valore e pregio, ora sottoposti a sequestro. L”attività dei finanzieri rientra in un ampio monitoraggio che le fiamme gialle operano nei confronti di soggetti pericolosi, sulle quali gravano condanne o fanno parte della criminalità organizzata. In pratica si tratta di un”indagine ricognitiva sui beni che posseggono confrontandoli con le disponibilità dichiarate. (da.be.)
Foto d’archivio
Sciarpe e maglie dell'Inter contraffatte, maxi sequestro e denunce a Imola
Durante le attività di controllo sul territorio, lo scorso 7 maggio, i finanzieri della Compagnia di Imola hanno ispezionato, nella zona industriale sulla Selice, un furgone carico di scatole contenenti diverse maglie e sciarpe con i loghi dell’Inter visibilmente contraffatti e pronti per essere commercializzati approfittando verosimilmente del particolare momento legato alla recente conquista del titolo di campione d’Italia della squadra meneghina.
In seguito, attraverso un rapido e mirato approfondimento investigativo, i militari si sono recati in un’azienda tessile poco distante al luogo del controllo dove hanno rinvenuto altro materiale contraffatto. In particolare, le Fiamme Gialle imolesi hanno suquestrato 430 articoli tra sciarpe e magliette riportanti alcuni dei marchi registrati dell’FC Internazionale Milano, tra cui il nuovo logo, presentato al pubblico solo a fine marzo. Inoltre, i finanzieri hanno interrotta una già avviata attività di riproduzione di merci contraffatte all’interno dell’azienda tessile, sequestrando anche un rotolo di carta speciale, di oltre 45 metri, con impresse 280 stampe che sarebbero state riportate su altrettanti accessori di abbigliamento. Al momento dell’accesso, inoltre, le Fiamme Gialle hanno identificato i dipendenti presenti, scoprendo che due di essi, uno dei quali beneficiario del reddito di cittadinanza, non avevano alcun contratto di lavoro.
Oltre al sequestro della merce rinvenuta, i finanzieri hanno denunciato due persone alla Procura della Repubblica, rispettivamente per la produzione ed il commercio di merce contraffatta. Si tratta del titolare dell’azienda, un 40enne imolese ed il commerciante alla guida del furgone, un 47enne residente nella provincia di Ravenna. (da.be.)
Nella foto: la merce sequestrata dai finanzieri di Imola
Autocertificazioni false per ottenere i buoni spesa Covid, venti persone indagate
I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito del dispositivo di vigilanza predisposto per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto, hanno avviato specifici controlli nei confronti dei beneficiari dei buoni spesa erogati dai Comuni alle famiglie in difficoltà e destinati all”acquisto di generi alimentari e di prima necessità.
Le attività di verifica, svolte con riferimento ai dati acquisiti presso il Comune di Castel San Pietro, hanno finora riguardato oltre 300 posizioni, mediante il riscontro delle informazioni dichiarate in sede di autocertificazione da parte dei richiedenti, con riferimento sia ai medesimi che a ciascun componente del relativo nucleo familiare. I controlli, condotti nello specifico dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Imola, hanno permesso di accertare la presentazione da parte di 20 persone di autocertificazioni riportanti dati non veritieri in ordine alla posizione reddituale e quindi non compatibili con i requisiti dell”avviso pubblico indetto dall”ente erogante.
Nel corso dei controlli svolti dalle Fiamme Gialle imolesi, inoltre, è emerso che uno dei richiedenti stava percependo indebitamente anche il reddito di cittadinanza.
Per questo motivo lo stesso è stato deferito alla Procura della Repubblica di Bologna.
Le irregolarità riscontrate saranno sanzionate amministrativamente per un valore pari all’indebito importo percepito, che può superare i 500 euro, e saranno segnalate al Comune di Castel San Pietro per il recupero dei contributi erogati. « Il meccanismo del bando per i buoni spesa prevedeva che ogni partecipante autocertificasse la propria posizione e che le dichiarazioni fornite corrispondessero al vero – spiega il sindaco di Castel San Pietro Terme Fausto Tinti –. Un metodo con cui siamo riusciti ad aiutare 314 famiglie. Ovviamente, i “furbetti” devono essere repressi e ci congratuliamo con la Guardia di Finanza per il lavoro svolto con successo. Sarà nostra cura cercare di recuperare i crediti frodati». (da.be.)
Foto concessa dalla guardia di finanza
Guardia di finanza sequestra 1.000 prodotti di bigiotteria e cura della persona non sicuri
La guardia di finanza, durante l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di sicurezza dei prodotti, ha sequestrato, in un esercizio commerciale cinese di Ozzano Emilia, circa 1.000 prodotti di bigiotteria e di cura della persona non sicuri, pronti per la vendita e privi dei requisiti di conformità e sicurezza.
In particolare, i militati hanno impedito la vendita di prodotti privi dei contenuti minimi d’informazione o delle indicazioni in lingua italiana, previsti dalla legge a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini. Le anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura Ce (sinonimo di qualità certificata), nonché di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione, rispetto a quanto previsto dalla legislazione nazionale ed europea per poter mettere in vendita dei prodotti nel nostro Paese, hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo. Il titolare dell’esercizio è stato poi segnalato alla Camera di Commercio di Bologna per l’adozione dei provvedimenti di competenza. (da.be.)
Foto concessa dalla guardia di finanza
Vendeva capi di abbigliamento contraffatti su WhatsApp, denunciata
Anche in questo periodo di emergenza sanitaria proseguono i controlli della guardia di finanza per contrastare la produzione e la vendita di prodotti contraffatti, destinati ad essere immessi nel mercato violando la normativa a tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
In tal senso, i militari della Compagnia di Imola hanno svolto mirate attività investigative a contrasto del fenomeno che molto spesso si avvale di network creati per mezzo delle principali applicazioni social, come appurato circa un mese fa e che portò alla denuncia di due giovani coniugi imolesi. Non è questo il caso, però, accaduto lo scorso 6 novembre quando i finanzieri di Imola, durante un normale controllo sul territorio, hanno fermato una donna imolese sulla sessantina nella cui autovettura sono state rinvenute diverse maglie e scarpe recanti note marche palesemente contraffatte. La donna aveva parcheggiato il veicolo sulla Montanara per fare delle commissioni ma al suo ritorno ad attenderla c’erano i militari, insospettiti dal numero di sacchi presenti nell’auto contenenti capi visibilmente falsi.
La successiva perquisizione del domicilio della fermata, situato nelle vicinanze, ha permesso, nel complesso, di rinvenire e sequestrare di più di 200 articoli, tra i quali borse, scarpe, giubbotti e tute recanti note marche come Louis Vuitton, Prada, Chanel, Moncler, Nike, Adidas e Puma, oltre a numerose ricevute e documenti relativi a spedizioni postali e ricariche di carte prepagate. Da ulteriori indagini, infine, si è scoperto che la donna, denunciata alla Procura della Repubblica di Bologna, utilizzava WhatsApp per i suoi traffici illeciti. (da.be.)
Foto concessa dalla guardia di finanza